Ma Mi Mo Roma. Centocelle è la nuova frontiera enogastronomica della Capitale. Una zona meno turistica e frequentata, ma con un grande potenziale che sta trovando espressione attraverso l’apertura di diversi locali interessanti. Si può dire che la macchina della ristorazione, qui, abbia trovato il suo ingranaggio vincente negli ultimi anni. Basti pensare a posti come Menabó, Acacie&Pepe e 180gr Pizzeria Romana per farsi un’idea della variegata offerta del quartiere. Queste imprese trasformano una zona periferica, usualmente bistrattata dagli avventori, in un riferimento per cultori della buona tavola. Tra le novità più recenti di Centocelle si staglia luminoso Ma Mi Mo, aperto a giugno 2021 da tre giovani soci Nicola, Luca e Valentino. Un locale fluido, basato sulla cultura dell’accoglienza, incentrato sul mixology e caratterizzato da un design futuristico.
Location
Il concept di Ma Mi Mo è quello di un locale in continua evoluzione e trasformazione, il cui progetto architettonico è stato curato realizzato dal team Blankviz, il dipartimento di progettazione e 3D della content Agency Blank che, a sua volta, ne ha curato la brand identity. Realizzato come un “contenitore neutro“, attraverso volumi in cemento dal carattere industriale, l’ambiente si snoda all’interno di un’unica sala al centro della quale si trova il bar. Gli avventori sono liberi di sedersi al bancone, ai tavolini sparsi tutto attorno oppure occupare un posto al grande tavolo sociale. Quest’ultimo è stato concepito come spazio comune anche per ospitare live cooking e degustazioni.
Una porta, poi, si apre sul giardino segreto: uno spazio verde nascosto all’interno del contesto urbano. Il bancone bar è il fulcro dell’ambiente ma anche cuore del progetto stesso. Ma Mi Mo è, infatti, un cocktail e wine bar con laboratorio gastronomico. Un luogo ideale anche per djset, mostre e feste. Uno spazio polifunzionale di incontro, come si percepisce di primo acchito anche dalla scritta “meet me in the bathroom” sopra la toilette per signore. Una citazione (si tratta di un libro reportage della giornalista musicale Lizzy Goodman oltre che del titolo di una canzone degli Strokes) che esprime al meglio il background e il mood che si può trovare da Ma Mi Mo, unendo musica, cibo, drink, arte e architettura. In calendario sono già previsti diversi eventi, che verranno pubblicizzati attraverso il sito e i canali social del locale.
Bar e mixology
La parte beverage è, senza dubbio, il cuore pulsante del progetto. Da Ma Mi Mo troverete birre artigianali del birrificio Jungle Juice, una selezione di vini naturali e bolle ma, soprattutto, cocktail. Questi ultimi si suddividono in signature, classici o twist sugli intramontabili della miscelazione. Ogni giorno ci saranno nuove proposte estemporanee. I clienti sono invogliati a interagire con il barman non solo per conoscere la selezione quotidiana, ma anche per permettergli di farsi consigliare al meglio in base ai propri gusti. Si entra da Ma Mi Mo nell’ottica di poter sperimentare. Esprimere le proprie esigenze e peculiarità per far realizzare qualcosa di apposito e personalizzato, sul momento, è un’esperienza da non sottovalutare.
Le proposte in lista sono numerose: originali, come nel caso dell’Easy Peasy Nocciola Squeezy a base di orzata di nocciole homemade; in grado di trascinare su spiagge esotiche, pur rimanendo in città, come con Batida Cento arricchito da fatwash all’olio di cocco; per nostalgici come l’Old Fashioned Gold Pampered con whisky coccolato da shrub di mela. Tutti a 9 euro. C’è scelta per tutti i gusti, anche per chi non beve alcool, grazie a una fornita lista di analcolici invitanti, per niente barbosi, a 4 euro l’uno.
Menu
Il menu di Ma Mi Mo è digitale. Nel pieno rispetto della filosofia fluida dello stesso locale si aggiorna costantemente. Modifiche continue non solo per quanto riguarda drink e food, ma anche nell’estetica. Si tratta di un menu interattivo che permette al cliente di avventurarsi al suo interno sfogliando le varie sezioni, ma anche di navigare tra video, musica, animazioni. Realizzato attraverso la tecnologia Rubiq permette un’esperienza immersiva e innovativa. I piatti disponibili verranno preparati dal laboratorio gastronomico e la proposta sarà, anch’essa, mutevole e in costante trasformazione. Al momento consiste in una selezione ridotta. Ma che prevede già diverse ricette adatte ad accompagnare i drink, come pane burro e alici (5 euro) o il crostino toscano (7 euro). Ma anche più sostanziose come la selezione di formaggi o quella di salmone (15 euro). Nell’ottica anche qui di uno scambio costante con lo staff, il cliente è invitato a chiedere direttamente novità e piatti del giorno, per essere protagonista nella scelta delle proposte quotidiane.
Ma Mi Mo. Via degli Olivi 47, Roma. Tel. 346 8876555. Sito, Facebook, IG.
Aperto dal martedì alla domenica dalle 18 all’1, venerdì e sabato fino alle 2
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