Milano design Week 2024, dove mangiare nel Fuorisalone

Milano Design Week 2024, dove mangiare a Milano nel Fuorisalone, a Brera, Solferino, Tortona e Porta Venezia. L’aria vibrante e creativa di Milano si accentua durante la design week, quando la città diventa il centro mondiale dell’innovazione, dell’estetica e dell’ispirazione. Dal 16 al 21 aprile 2024, il Fuorisalone 2024 animerà tutta la città. Oltre alle esposizioni di design avvincenti, Milano offre un’esperienza culinaria straordinaria che riflette la stessa passione per l’estetica e la creatività. La Design Week 2024, è l’occasione per viaggiare attraverso i sapori e le atmosfere uniche dei migliori ristoranti, bistrot e caffè della città. Ecco i locali che fondono sapientemente il gusto e il design per creare esperienze gastronomiche indimenticabili. Zona per zona, spunti e ispirazioni per fare una pausa durante le giornate del design milanese. A cominciare dalla colazione, magari al nuovissimo Rivoire, in piazza Oberdan, con le atmosfere rinascimentali. Prenotazione d’obbligo.

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Milano Design Week 2024 Fuorisalone

Eggs – Solferino – Brera

Ovosodo Eggs Design Week 2024 FuorisaloneÈ il nuovo ristorante di Barbara Agosti aperto dall’8 marzo 2024, sulle orme dell’Eggs romano di Trastevere e in partnership con Puntarella. Un locale moderno e piacevole che offre un’esperienza gastronomica diversa dal solito. Il menu, molto raffinato e strutturato, gira tutto intorno alle uova in tutte le sue forme. C’è una Carta delle carbonare, con dodici varianti: la classica (15 euro), più le versioni con i carciofi, con il tartufo nero, con ‘nduja e stracciatella. C’è anche la ricetta del 1954, la prima pubblicata dalla Cucina italiana con aglio, gruviera e pancetta. E una versione vegana, chiamata “La Carbonara che non c’è“, fatta con tonnarelli acqua e farina, crema di zucca, pomodori secchi, pinoli tostati, erbe aromatiche. Tra i piatti da provare, il Gioco dell’Ova e lo Strapazzo.

Per la design week 2024, la chef Agosti propone l’Ovosodo (9 euro). Che non è un uovo sodo, ma un dolce, che è quanto di più vicino alla perfezione. Perché unisce un design impeccabile, con l’ovale candidamente bianco delle uova di gallina livornese a un sapore piacevole e delicato, costruito con una mousse di yogurt greco e cioccolato bianco e un interno con crema di mango.

La carta dei vini è particolarmente ricca e originale. Non ci sono le solite etichette, i grandi marchi commerciali, ma una proposta approfondita, con molti vini naturali e artigianali, rifermentati, macerati e bottiglie introvabili.  Per chi non beve alcol, birra analcolica e kombucha.

Eggs Milano, via Solferino 35. Prenotazioni qui. Il sito. Instagram

Trattoria del Ciumbia – Brera

In via Fiori Chiari, cuore del Brera Design District, troviamo la Trattoria del Ciumbia, terza insegna del gruppo di ristorazione Triple Sea Food (Vesta, Casa Fiori  Chiari). Il ristorante si ispira alla tradizionale osteria milanese rivista in chiave contemporanea. Tutto ricorda la Vecchia Milano degli anni ’60 e ’70 quando il quartiere era punto di riferimento per intellettuali e bohémien. In cucina c’è lo chef Paolo Rollini, e il menu propone piatti simbolo di Milano come il risotto (19 euro), la costoletta alta con l’osso (37 euro), la trippa e le lumache della Valtellina in umido (17 euro), mondeghili (9 euro) e cassoeula (19 euro).

Trattoria del Ciumbia. Via Fiori Chiari 32. Milano. Tel: 0249596056 Sito web Instagram Facebook

Caffè Fernanda – Brera

Caffé Fernanda, la deliziosa caffetteria bistrot dell’Accademia di Brera, è Il posto perfetto per fare una sosta dopo un giro nel Brera Design District. Dedicata a Fernanda Wittgens, visionaria direttrice degli Anni Cinquanta, ha uno stile che si rifà al bon ton milanese ed espone grandi opere d’arte tratte dalla collezione di Brera. Nel menu, la “piccola cucina” propone primi piatti (tutti a 14 euro) tra i quali parmigiana di melanzane, carbonara, gnocchi alla romana e malloreddus.

Caffè Fernanda. Via Brera 28. Milano. Tel: 3450504846 Sito web Instagram Facebook

Caciara – Porta Venezia

Il locale ha un design ispirato al futurismo mediterraneo degli anni ’30 e ’50, con grafiche pubblicitarie originali e lampadari vintage. Il menu celebra i piatti tradizionali italiani con ingredienti di alta qualità provenienti da artigiani locali, mentre il servizio include piatti preparati al tavolo. Come la Scostumata, amatriciana preparata con soli ingredienti di Amatrice, che viene flambata direttamente al tavolo (24 euro); il Cubamisù (12 euro), un dessert che si gusta con sigaro cubano e, nelle orecchie, il sound dell’isola caraibica. Tra gli antipasti da provare la pizza al padellino, anche in versione vegana e senza glutine.

Caciara. Via Alessandro Tadino 5. Milano. Tel: 3513428456. Sito web Instagram Facebook

Al Fresco – Tortona

In una posizione strategica per una pausa tra una esposizione e l’altra del Fuorisalone 2023, all’interno di una ex fabbrica del novecento, questo ristorante in cui lo stile industriale incontra gli elementi bohémien è perfetto per gustare piatti inediti e sorprendenti che accostano ingredienti mediterranei ad una cucina di tipo fusion (ve ne avevamo già parlato qui). Menu: gli antipasti vanno dai 13 euro della Caponata di verdure alla Siciliana e crumble al basilico, ai 26 euro della Catalana di gamberi rossi e gamberi Reali marinati al pompelmo rosa. Tra i primi tortellacci fatti a mano di gamberi rossi e coulis di datterino giallo a 27 euro e rigatoni con cacio, pepe nero del Madagascar e guanciale croccante a 15 euro. Nel menù dei secondi Filetto di branzino alla griglia con piccola Parmigiana di melanzane (27 euro) e Costoletta di vitello a 29 euro.

Al Fresco. Via Savona 50. Milano. Tel. 02 4953 3630. Sito Instagram

10_11 (Ten Eleven) – Portrait – Quadrilatero

Il Portrait Milano, nuovo approdo di Lungarno Collection, è già entrato nel salotto buono della città anche per un design curatissimo e molto caldo. Il casual dining ha in regia il talentoso Alberto Quadrio. Molto bello anche il cocktail bar.

10_11 Portrait Milano. Via Sant’Andrea 10. Milano. Tel: 02 367995850. Sito web Instagram Facebook

Cortile Flora – Moscova

Tra i locali di design da provare durante il Fuorisalone c’è anche Cortile Flora, in zona Moscova. Un piccolo giardino nascosto dove è possibile fare brunch, pranzo e aperitivo. Il brunch costa €35 a persona e include una bevanda (alcolica o analcolica), uno starter, un main, dessert, caffè e te. Le proposte per l’aperitivo includono sfizioserie e cocktail raffinati, mentre a pranzo trovate burger e bowl ma anche piatti caldi e freddi più tradizionali.

Cortile Flora. Via Alessandro Flora 7/A. Milano. Tel 39 345 69 69 495 Sito web Instagram

Aimo e Nadia BistRo– Magenta

Aimo e Nadia Bistrot, in via Magenta, è il punto di incontro di due avanguardie: l’eccellenza gastronomica dei due fondatori e gli oggetti d’artista di Rossana Orlandi. Il team di ristorazione condotto da Stefania Moroni con gli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani ha concepito un bistrot, un format più semplificato e accessibile rispetto all’alta cucina del Luogo di Aimo e Nadia. Gli oggetti della galleria, i tessuti e le carte da parati firmate Etro hanno fatto il resto ed è nato il BistRO, senza la “t” finale e con la desinenza “RO” che sta a significare manco a dirlo Rossana Orlandi. Nel menu: Capunét con Fassona piemontese, bagna càuda, aceto balsamico di Modena (23 euro) Pan brioche caldo, mazzancolla del Mar Tirreno, lardo di Colonnata, puntarelle (22 euro), lasagnetta di grano saraceno (25 euro), stinco di maiale (28 euro).

Aimo e Nadia BistRo. Via Matteo Bandello 14. Milano. Tel: 0248026205 Sito web Instagram Facebook

ZAÏA – Darsena

ZAÏA è un elegante salotto gastronomico che trasporta i commensali in un viaggio attraverso i sapori mediterranei, immersi nell’atmosfera rilassata di un club internazionale. Situato all’interno del boutique hotel Aethos Milano, gli ambienti sono stati progettati da uno studio di interior designer di Barcellona. Lo stile è contemporaneo, ricercato ed elegante. I piatti di ZAÏA prendono ispirazione dai gusti delle vivaci strade di Tel Aviv, della Puglia e di Beirut, esplorando le radici della cucina mediterranea con un tocco contemporaneo. Nel menu si trovano Capesante al beurre blanc con caviale di storione, gli Agnolotti del plin ai 4 brasati con spuma al timo e vino rosso, e per concludere in dolcezza, la Mousse al cioccolato con mandorle e champagne.

ZAÏA. P.za Ventiquattro Maggio 8. Milano. Tel: 02 89415901 Sito web Instagram

Milano Design Week 2024 Fuorisalone