Acacie & pepe a Roma. I proprietari l’hanno definito un “cantiere dei sapori“: Acacie e Pepe ha aperto nel 2018 aggiungendosi all’inarrestabile macchina della ristorazione che viaggia ormai da qualche anno nella zona di Centocelle. Il ristorante propone, oltre ad una carta classica fatta di portate principali, una “sottocarta“esclusivamente dedicata ai cicchetti, la versione italiane delle tapas spagnole (già molto in voga a Centocelle) e alle piccole e medie porzioni, più adatti all’aperitivo ma disponibili anche negli orari principali. Un menu che soddisfa diverse esigenze tra cui l’utilizzo di tutte le parti del singolo prodotto, vegetale come animale, con un’alta riduzione di spreco. Una cucina studiata per un pubblico amante della carne, del pesce ma anche vegetariano.
Edoardo e Valerio, proprietari del ristorante, romani e amici di sempre, hanno entrambi alle spalle un passato trascorso tra tavoli e fornelli che dopo tanti anni di sacrifici li ha finalmente spinti alla realizzazione di un sogno troppe volte rimandato. Sostenitori non solo del buon cibo ma anche del convivio e dell’unione che nasce dal tradizionale momento del pasto, hanno raccolto tutti questi ingredienti e li hanno uniti in unico luogo situato nel cuore di Centocelle (via delle Acacie) aggiungendo un pizzico di “pepe”. Acacie & pepe Roma dà sfogo alle loro più grandi passioni: il cibo della tradizione e l’ospitalità.
Priorità a cotture rapide e fiamma viva per sapori più rustici, viaggiano insieme a preparazioni lente e a bassa temperatura per gusti più delicati. Occhio alla qualità, con un’attenta selezione dei prodotti che spaziano tra quelli di origine laziale, come la mozzarella, i formaggi e le carni ciociare di Amaseno e ingredienti internazionali, per lo più asiatici, reperiti nelle variopinte botteghe che popolano il quartiere. Creatività e gusto si incontrano in piatti come la guancia di razza Frisona con porri cotti a bassa temperatura, carota marinata con aceto di lamponi e polenta liquida (16 euro).
O come “pare carbonara“: un tonnarello con crema di peperone giallo stufato nella birra , guanciale croccante pepe e pecorino Brunelli (10 euro). Giochi di consistenze e veracità per i cicchetti tra cui “cruda e cotta di Amaseno” (reale di bufala a bassa temperatura e tartare di filetto con maionese allo zenzero) e la zuppetta di zucca aromatizzata all’arancio con mandorle tostate, impepatina di cozze servita con biscotto di pomodoro e pecorino.
Ad addolcire il momento del pasto, breve o lungo che sia, ci pensano i dessert che prendono forma da vere storie di una vita passata. Tutti, o quasi, battezzati con nomi femminili appartenenti a donne che siano cuoche, amiche o parenti, ideatrici di ricette che hanno incrociato il palato dei due giovani imprenditori. Come il cioccolatino di Luisa, fatto di pan di Spagna soffice e sottile al profumo di cioccolato e caffè accompagnato da una spuma al limone e foglioline di menta (5 euro). Anche il vino gioca un ruolo importante: 16 etichette, 7 bianchi, 7 rossi e 2 bollicine, tutti scelti per rispettare l’armonia tra vino e pietanze, mentre per gli amanti del genere c’è una scelta di birra alla spina.
Acacie & Pepe – cucina e cicchetti, via delle Acacie 27, Roma Tel. 06.45421087 Pagina Facebook , Sito
