Trapizzino a Roma, sesto locale nonostante il Covid a piazzale delle Provincie

Trapizzino a Roma, sesto locale nonostante il Covid a piazzale delle Provincie. Tra notizie di chi chiude temporaneamente e chi per sempre, in un periodo storico amaro che va verso un futuro ancora più incerto, qualche sprazzo di speranza – quasi non ci si crede – si manifesta davanti a noi. Il 12 novembre 2020 Trapizzino apre il sesto locale a Roma, a piazzale delle Provincie, in piena zona universitaria (che ormai tanto universitaria non lo è). Il format di successo dell’angolo di pizza farcito è partito nel 2008 da Testaccio e poi ha preso il volo: l’intuizione di Stefano Callegari ha portato lui e Paul Pansera ad aprire ben 14 locali nel mondo (oltre a Roma, anche Torino, Milano, Firenze, Trieste e addirittura New York).

L’angolo di pizza, preparato con lievito madre e a lunga lievitazione ripieno delle ricette tradizionali della cucina romanesca e italiana, è diventato in pochi anni simbolo dello street food romano. Dal trapizzino alla coda alla vaccinara fino a quello alla trippa alla romana, senza dimenticare il più apprezzato e venduto, il trapizzino al pollo alla cacciatora.

Verso un futuro incerto

Aprire un nuovo punto vendita adesso è una scommessa: orari ridotti e il fantasma della chiusura che si fa sempre più minaccioso. “Condividiamo le stesse difficoltà che stanno vivendo tutti i ristoratori di Roma: il pesante senso di incertezza, una forte variabilità nell’attività, la difficoltà nella gestione del personale. – fanno sapere da Trapizzino – Ma sentiamo di poter sostenere la sfida per i nostri clienti, sia per i nostri dipendenti, continuando ad essere aperti nonostante le difficoltà, perché crediamo nel futuro e pensiamo che lavorando con impegno arriveremo ad un domani migliore… insieme!”.

Il nuovo Trapizzino

Dalla parte di Trapizzino c’è la certezza di un format solido, apprezzato e molto forte anche nel delivery e take away. Ma come sarà il nuovo locale di piazzale delle Provincie? Bancone del bar, tavoli interni e a breve anche esterni, nel dehors. Alle pareti tante foto che ne raccontano la storia, fatta di momenti e persone. Oltre all’angolo di pizza farcito, l’offerta spazia dai supplì (il classico Supplì al telefono, il Tortellino, il Punto G al gorgonzola assoluto e il supplì Amatriciano) alle crocchette, passando per i dolci fatti in casa (tiramisù, dolce triplo cioccolato, ciambelline al vino). La carta dei vini, in abbinamento allo street food romano, privilegia i piccoli produttori laziali le cui etichette possono essere provate sia al calice che in bottiglia. Infine, una drink list che va dai grandi classici, come Gin Tonic e Martini, al Negroni e l’Americano, a base di Vermouth del Professore Riserva Speciale Trapizzino.