La protesta silenziosa della pizzeria Frontoni, le foto con il termometro alla tempia

La protesta silenziosa della pizzeria Frontoni, con il termometro alla tempia. Crisi ed emergenza sono parole vaghe e spesso si fa fatica – mentre si fanno grandi discorsi su come affrontare il Covid e su quali strumenti utilizzare per i fantomatici “ristori” – a visualizzare la rabbia e la disperazione dei lavoratori. Quelli del commercio e non solo. Per questo colpisce quando dalla maggioranza silenziosa e afflitta emerge qualcuno che si fa sentire.

Daniele Frontoni, pizzaiolo e proprietario della storica Pizzeria Frontoni di Roma. è nipote del celebre fotografo delle dive Angelo Frontoni. Il nonno era il celebre attore e cantante Enzo Cerusico.  Da questi avi il giovane Frontoni ha preso ispirazione per la sua protesta. Che spiega con queste parole: “«Viviamo così, con un termometro puntato alle tempie. Siamo senza via di scampo. Ma non siamo soli».  Dodici scatti per esprimere la frustrazione, l’amarezza e la  rabbia per aver investito negli adeguamenti di un grande locale che ha deciso di chiudere, temporaneamente.

Le foto di Daniele e SbanMattia sono scattate all’interno della ex torrefazione che sorge nei pressi della Stazione Tuscolana, proprio dove oggi ha sede Pizzeria Frontoni e sono state anticipate da un video pubblicato durante la prima parte della pandemia. Una voce, anzi un volto e dodici scatti per ricordarsi che la crisi non colpisce “la ristorazione”, ma colpisce singole attività e persone, con un nome e un volto.

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