Romeo a Prati: cose che voi umami…

Non suoni esagerato chiamarla novità più importante di questa fine d'anno, perché Romeo chef&baker – il nuovo ristorante inaugurato in via Silla il 15 novembre da Cristina Bowerman, gran chef di Glass, e dai fratelli Roscioli, che non hanno bisogno di presentazioni – è davvero un luogo originale per architettura e per concept. Costruito al posto di una vecchia officina Alfa Romeo (da cui il nome Romeo), è un locale ampio e luminoso, che sin dalla mattina sforna pane e pizza e spaccia salumi e prodotti da gastronomia targati Roscioli. Ma a pranzo e cena, ecco la mano di Cristina, per l'occasione un po' meno creativa che da Glass, ma sempre sorprendente. Basti guardare al tortello da intingere nella crema di nocciole e all'hamburger all'umami. Tutta da verificare, naturalmente, l'amalgama e il feeling tra il forno di Roscioli e i fornelli di Bowerman. La prima sensazione è ambivalente, un misto di attrazione e curiosità, il riconoscimento della straordinaria bravura della Bowerman e della qualità indiscutibile di Roscioli, mitigate da una certa freddezza dell'ambiente del ristorante. Ma per ora salutiamo l'avvento di Romeo e cominciamo a scoprirlo.

Ecco una parte del lungo bancone di gastronomia che vi accoglierà all'ingresso. In alto si intravede lo straordinario soffitto che si compone di strutture rosse, lucernari, strane nuvole bianche circondate da grappoli di diodi.

Un concept moderno, che ammicca alle struttura dei musei di arte contemporanea e che è stato realizzato dall'architetto e designer Andrea Lupacchini, già autore di Glass, il ristorante della Bowerman. Nella foto sopra la  voragine centrale, dal quale filtra la luce nel ristorante.

Il bancone del forno, con gli straordinari prodotti di Roscioli, pane e pizza su tutti, della stessa qualità di quelli venduti nel forno di via dei Chiavari. Romeo è aperto fin dal mattino e quindi è a pieno diritto anche una panetteria, oltre che ristorante.

Il menu Tra i primi troviamo mezzelune ripiene di coppa, salsa di pomodoro confit al gin e alici (11 euro); spaghetti aglio, olio, peperoncino e panettone (10);  ravioli ripieni di Castelmagno, spuma di zucche e nocciola (13); spaghettoni Cavalieri alla carbonara (15); pasta e fagioli borlotti in brodo di triglia (14); risotto al nero, seppioline, pesto al dragoncello e pecorino romano (17 euro). Naturalmente ci sono i salumi e i latticini che avete conosciuto da Roscioli, se ci siete stati: tra gli altri la Bufala di Pestum, con patanegra o con alici del mar Cantabrico. Tra i dolci c'è Latte e Gentilini, crumble di latte e cioccolato (8), cheesecake di zucca e cioccolato (9); montblanc (9), strudel di castagne e vaniglia con salsa di cachi (8), fondant di cioccolato all'orzo e salsa al caffè (9). Il cestino di pane (ovviamente ottimo) costa 3 euro, come il caffè (purtroppo).

Quelli che vedete sono ravioli ripieni di Castelmagno, pregiato formaggio erborinato piemontese. Sopra, una crema di zucca e granella di nocciole. Un piatto delicato, morbido, suadente.

E questa è la crema di zucca, cosparsa di petali: sapore vellutato, ottima. Tutti da scoprire gli spaghetti aglio, olio, peperoncino con il panettone sbriciolato sopra. Così come l'hamburger all'umami (il quinto gusto, dopo dolce, salato, amaro e aspro, i giapponesi lo identificano con il glutammato, che è presente in formaggi e carni).

Il bancone del caffè che, a dir la verità, dà un'aria vagamente e immeritatamente da stazione di servizio al locale. Che piacerà molto a chi ama il design contemporaneo e forme originali e ben poco a chi vuole ambienti piccoli, caldi e tradizionali.

Ritratto di tavolo in un interno: sedie eleganti di pelle, mura possenti, divani con alte spalliere tricolori.

Lo straordinario affaccio su una casa di cortile e la struttura post moderna, un insettone bianco con tentacoli: antico e moderno che si abbracciano e in questo caso l'abbraccio è particolarmente caloroso.

Bonus: l'ottimo rapporto qualità / prezzo del ristorante. Anche se il caffè a 3 euro è inaccettabile.

Malus: l'architettura moderna può non piacere del tutto, anche se è di gran qualità e alcuni scorci sono molto belli. La formula ristorante-gastronomia è originale e interessante ma rischia di indebolire l'aspetto più gourmet della cucina della Bowerman. Il servizio da rodare, ma siamo all'inizio.

I voti di Puntarella

Cucina: 7,5

Ambiente: 7

Servizio: 6,5

Romeo Chef&Baker, via Silla 26/a, Roma, Tel 06-32110120

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12 Commenti

  1. mi sembra un bel posto, ma quelli sono esattamente 6 ravioli di numero. Mi piacerebbe un ristorante che non ha timore nelle porzioni.

  2. Con l'entusiasmo dei bimbi quando arriva il momento di scartare i regali ci rechiamo nel nuovo tempio della gastro-ristorazione romana. Primo giorno di apertura al pubblico, quasi emozionati ci accingiamo a varcare la soglia del tempio e lì affrontiamo un  ostacolo inaspettato: una rampa di scale (eppure l'ingresso è ampio e si sarebbe potuto sacrificare l'ennesimo divanetto quasi sulla strada per realizzare una rampa di accesso per disabili e genitori muniti di prole al seguito!). Appena entrati ci lasciamo affascinare dal banco dei pani e dei formaggi, ci colpisce la gentilezza del personale, sorrisi e tanta voglia di far bene. Per fortuna avevamo prenotato, il locale è pieno, accanto a noi altri gastro-frequentatori animati dallo stesso entusiasmo esplorativo e dotati di macchinetta per immortalare il pasto (nell'era di internet e della gastro-navigazione un pasto non documentato e un pasto non consumato!). Ordiniamo due antipasti: un tortino di verdure con prosciutto croccante e l'insalata di tuberi, a seguire il famoso hamburger umami.  Fiduciosi possiamo finalmente rilassarci e godere del  contesto, che è piacevole: alla modernità degli arredi fa da contraltare l'ulivo posto al centro della sala ristorante, una perfetta simbiosi tra tecnica e natura, anche se su tutto prevale, romantico e commovente, l'effetto trompe l'oeil realizzato grazie alla vetrata ben allestita a incorniciare il cortile interno. Intanto il tempo passa, prima minuti poi decine di minuti, neanche il cestino del pane, ottimo per carità, arriverà a lenire i gorgoglii dello stomaco prima degli antipasti. Su questi ultimi c'è da dire che, mentre l'insalata di tuberi non ha deluso le nostre altissime aspettative, il tortino era inaspettatamente freddo al suo interno, come fosse uscito in quell'istante dal frigorifero. A seguire l'hamburger: anche qui aspettative forse troppo alte, tempi di attesa esageratamente lunghi, prezzo non certo modesto (14 euro), hanno fatto sì che l'assaggio non sia risultato stupefacente. Forse il pane leggermente dolce serve a realizzare proprio il gusto umami, ma personalmente non mi ha entusiasmato, ho percepito netto il sapore dolce che non si fondeva ma si sovrapponeva al salato della carne, quest'ultima invece sì di straordinaria qualità, sapore e cottura. Per concludere, il complessivo giudizio sulla prima esperienza in questo locale  non è stato del tutto positivo, almeno per quanto mi riguarda. Sicuramente ha coinciso il fatto che si trattava dei primi giorni, ma il servizio, seppur cordiale e sorridente, è risultato lento, in affanno e caotico. Riguardo ai prezzi, devo ammettere che 30 euro a persona, a pranzo, per aver consumato antipasto e hamburger, seppur forse giustificati dalla qualità delle materie prime e dallo sforzo organizzativo che c'è dietro un'iniziativa del genere, semplicemente non me li aspettavo. Del resto il caffè a 3 euro è un funesto rivelatore. Forse si potrebbero immaginare menu differenti per il pranzo e per la cena. E' un' opinione condivisa che certi conti si pagano volentieri quando tutto funziona bene e quindi, quando il locale è da rodare, alle scuse dei proprietari per il disagio o l'attesa, seppur gradite ma anche dovute (ci mancherebbe!), potrebbe affiancarsi uno speciale sconto, un caffè offerto, insomma uno scontrino meno "fiscale" (mi si passi il gioco di parole), anche se, nel caso specifico, i protagonisti non mancano di esperienza di ristorazione, ma tant'è. In ogni caso, da Romeo, più "chef" che "bakery", ci tornerò sicuramente, con il mio piccolo gnomo degustatore (15 mesi) che si è divorato tutto il mio piatto di tuberi!!!

  3. Non sembra più invitante di uno spolpatoio minimal per pellegrini fighetti.
    Continuerò a preferire la casa madre ai Chiavari.

  4. Ho avuto il piacere di visitare Romeo Venerdì scorso, pausa pranzo, dopo un primo giro di perlustrazione all’interno dell’locale decido di fermarmi per la pausa pranzo. Rimango piacevolmente colpito dalla gentilezza e cortesia delle ragazze del banco del pane, che in pochi minuti riescono a spiegarmi perfettamente come funziona il locale e quali siano le alternative proposte per il pranzo, decido quindi per un pranzo veloce visto il poco tempo a disposizione,pizza bianca farcita e qualche assaggio di pizze appena sfornate (zucchine, mozzarella e basilico, fior di latte e pepe, prosciutto cotto e carciofi). Il servizio è veloce nonostante l’ambiente un pò caotico visto l’orario della pausa pranzo. Dopo aver pagato 6 euro ( pizza bianca farcita con mortadella, diversi assaggi di pizza e bottiglietta d’acqua con tanto di bicchiere di vetro) mi siedo. Che dire, la pizza a mio avviso è fantastica, nulla a che vedere con la pizza che si trova comunemente in giro, sicuramente questione di gusti ma per me è stata sorprendente. Per quanto riguarda il locale molto particolare, sia sul lato architettonico che per l’offerta proposta. Si può scegliere di mangiare spendendo poco (cmq tutti prodotti di qualità, credo altamente superiori rispetto l’offerta comune ) oppure spendendo molto di più se si scelgono prodotti della gastronomia molto costosi tipo prosciutto spagnolo o formaggi molto particolari. Diciamo che ce nè per tutte le fasce di prezzo. Io personalmente ne sono rimasto piacevolmente colpito e sicuramente ci tornerò se non altro per assaggiare uno dei tanti panini gourmet che mi hanno molto incuriosito (costo intorno ai 9 euro). Per concludere la mia visita decido di portare a casa del pane, la scelta è veramente ampia, quasi ti si confondono le idee per tutte le varietà di pane che vengono proposte, decido per il classico rustico con lievito madre e mezzo rustico con le noci. Vi SCONSIGLIO vivamente quest’ultimo perchè crea dipendenza!!!  ) Per concludere il mio giudizio per una pausa pranzo veloce, non avendo provato il ristorante, è 10 +. Unica nota poco positiva è che entrando ti serve un pò di tempo prima di capire come funziona e quali siano le varie proposte…diciamo è poco intuitivo. Che dire da provare…magari un giorno anche il ristorante!!

  5. Non mi dilungherò sull'ambiente, come riportato in altri commenti è decisamente piacevole.
    Voglio solo descrivere la mia visita di sabato sera.
    Il personale, veramente molto cortese, ci fa accomodare.
    Arriva subito una buona bollicina italiana come aperitivo gentilmente offerto e, subito dopo l'ordine, un benvenuto consistente in squacquerone con olio e cannella, oltre al cestino di pane.
    Penso "Buon inizio!".
    Purtroppo ho dovuto ricredermi.
    Il nostro ordine prevedeva:
    1 – alici del cantabrico con burro alla vaniglia e crostini
    2 – ravioli al castelmagno
    3 – la famosa carbonara
    4 – la coda alla vaccinara con crumble di cioccolato e vellutata di sedano
    5 – hamburger umami
    6 – parfait di cioccolato.
    1 – il prezzo di tutto rispetto delle acciughe del Cantabrico (lo so, sono costose, ma sicuramente 21 € non sono pochi !) mi aveva sicuramente fatto sperare in qualcosa di più di 2 fettine di baguette, ciascuna arricchita da una piccola noce di burro alla vaniglia e da 1 (una) acciuga. In sintesi, 10,5€ ad acciuga !!!!
    2 – la quantità di ravioli di castelmagno (in tutto 9), anche se non una porzione da mangione, sarebbe stata adeguata; peccato che 3 di essi si fossero svuotati nella cottura e nel piatto ci fossero solo 6 ravioli e 3 tristi strati di pasta vuota.
    3 – veniamo alla carbonara: ingredienti ottimi, cremosità dell'uovo del mitico Parisi adeguata, ma guanciale tagliato a pezzi grandi un pollice e praticamente crudi. Alle nostre rimostranze, lo chef ha ammesso l'errore, tanto che il piatto non ci è stato messo in conto.
    4 – la coda era buona, leggera a dovere, ma il crumble al cioccolato era del tutto assente.
    5 – anche l'umami dell'hamburgher, peraltro di buona qualità e giusta cottura, era praticamente assente.
    6 – molto buono il parfait, peccato che la temperatura troppo bassa lo rendesse troppo duro.
    Conto totale 101 €, con una bottiglia di vino da 28 €, acqua minerale ed 1 cestino di pane (3€) (come già detto, la carbonara non ci è stata messa in conto).
    Riassumendo, qualità dei prodotti eccezionale, prezzi in alcuni casi assurdi (vedi acciughe), cucina da rivedere con attenzione.
    Spero che la defaillance sia dovuto al rodaggio iniziale, ma sicuramente, da cliente di Glass e di Roscioli, mi aspettavo molto di più.

  6. Già, spolpatoio minimal per fighetti, è la sensazione che da anche a me…fortunatamente a Roma qualche posto dove la qualità non viene fatta pagare a caro prezzo c'è.
    Ah, una preghiera: evitate di "intristire" i vostri articoli con foto da smartphone….vi prego, anche l'occhio, soprattutto se quello di un fotografo, vuole la sua parte! Magari la prossima volta ve le faccio io le foto….

    • vero, le foto sono da smartphone, ma è il prezzo da pagare al fatto che ci presentiamo in anonimato, evitiamo (a differenza di altri) di farci riconoscere, coccolare, pagare la cena etc… i servizi fotografici con i piatti in controluce sono di solito organizzati d’intesa con il ristorante: legittimo, per carità, ma son servizi pubblicitari, questa è cronaca e le foto son spesso “rubate”

  7. dopo aver atteso 45 minuti per 4 carbonare ed 1 prosciutto e bufala mi è stato portato 1 piattino di mortadella e primo sale da dividere in 5. dopo altri 45 minuti di attesa, alle mia richiesta di notizie sui tempi mi è stato risposto dal proprietario: "eh, ma voi avete chiesto delle carbonare e per quelle ci vuole tempo". ora dico io, dimmi che avete appena aperto, dimmi che c'è stato un problema in cucina, dimmi quello che vuoi ma non mi dire che la colpa è mia perchè abbiamo scelto la carbonara!in ogni caso credo che un tempo di 90 minuti di attesa sia eccessivo per qualsiasi portata ed in ogni caso questa famose carbonare alla fine sono arrivate completamente crude (…forse ho messo loro troppa fretta??). esperienza mooolto negativa, mai più Romeo

  8. Io ci sono stato lunedì scorso verso le 18 ho provato la loro pizza devo dire ottima come quella del forno roscioli l'arredamento non mi ha convinto molto pero ogni uno ha i suoi gusti poi forse perché avevano appena aperto ma i dipendenti li vedevo un po' smarriti ma e troppo presto per dare un giudizio comunque osservavo che il campo della ristorazione non sembra risentire molto di questa crisi vedi le nuove aperture di locali fichi a roma  come caffe propaganda o rosti o lo stesso Romeo o baccano al rione trevi che per ora e il mio preferito speriamo che questa tendenza continui almeno qualcuno assume dei giovani in questa Italia in crisi ……

  9. Le aspettative sicuramente erano ai massimi livelli… ma:
    – eccessivamente lenti! nessuno ama ingozzarsi, ma nemmeno farsi venire l'acquolina in bocca perchè i piatti tardano (molto) ad arrivare… Riesci a finire con disinvoltura due cestini di pane… la pizza è ovviamente ottima!
    – il piatto di formaggi misti che abbiamo ordinato non è mai arrivato…
    – ci hanno chiesto per ben 3 volte se desideravamo l'hamburger con il panino o al piatto…
     dopo aver risposto per 3 volte la stessa cosa e cioè "hamburger al piatto" è arrivato con il panino… (mah!)
    erano entrambi al sangue, per uno dei due piatti la cottura era stata esplicitamente richiesta… 'ben cotto.'

    – la porzione dei dolci è minuscola.

    Gli ingredienti sono eccellenti, i piatti gustosi (quando arrivano…) e ben presentati. Ma questo ce lo aspettavamo!

  10. Buonissimo, Bellissimo, accogliente e personale ospitale!!! La Chef , stella michelin, number one !!!!! ciao a presto.

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