Va.do al Pigneto Roma. Crudo di salmone, spigola e tonno con verdure croccanti in tempura. Paccheri “Mancini” al crudo di zucchine e colatura di alici di Cetara burrata. Il primo è Crudo e croccante, antipasto sfizioso e leggero, il secondo invece sono i maccheroni giganti alla “nonno ladro” serviti con la bottarga di Muggine. Entrambi sono preparati nella cucina creativa di Va.do, una delle ultime novità della vita gastronomica del Pigneto.
La cucina del ristorante di via Braccio da Montone, a due passi da Burro e Dalodi, è un insieme di stili che si incrociano. In menu trovate sia i piatti classici della tradizione romana (o milanese) sia proposte più innovative, con risultati davvero interessanti. Valentina e Guido (da qui il nome Va.do) sono i proprietari. I “creativi”, in cucina, sono Andrei Dondin e Federico Pellati, sotto la supervisione e la consulenza dello chef Giorgio Baldari.
Gli antipasti. La selezione di pesce Crudo e croccante è la prima specialità di Va.do. Ma potete partire anche con le melanzane dal cuore caldo (7,5 euro) oppure con la fritturina di calamaretti e verdure (9).
Tra gli antipasti viene proposta la tartare di salmone agli aromi mediterranei – pomodori, olive e capperi – che in menu trovate sotto il nome di Capricciosamente controcorrente (10 euro). Per un breve “passaggio in India” potete provare lo spiedino di gamberi e pollo con riso Venere e insalata di frutta al curry (12).
I già nominati paccheri alla nonno ladro, tra i primi, rispecchiano parte della cucina creativa del ristorantino romano e della sua attenta scelta degli ingredienti: la pasta è quella del pastificio Mancini e viene servita con crudo di zucchine, colatura di alici di Cetara burrata e bottarga di Muggine a 12 euro. Per Tunnus, invece, viene utilizzata la pasta fresca di Mauro Secondi (fettuccine al ragù di tonno e pomodorini appassiti a 10 euro). Il menu accontenta anche i più tradizionalisti con gli spaghetti del pastificio marchigiano “a modo vostro”: cacio e pepe, carbonara, amatriciana, gricia e così via (9). Infine, un semplice ma gustoso Per Alice con alici e finocchietto selvatico (10).
Tra i secondi fa capolino un’intrusa lombarda: l’Orecchia d’elefante, ossia la doppia cotoletta di vitello da latte panata tipica della gastronomia milanese (26 euro per circa un kilo di carne). “Come a Parigi” è un tournedos di salmone con rucola croccante e senape e Il vecchio e il mare un filetto di spigola in guazzetto di pomodori, olive taggiasche e capperi. Entrambi a 14 euro. Tra i secondi spicca infine Vado e tonno il filetto scottato in foglia di porro con insalata di pompelmo e finocchi (16).
I dolci, quasi tutti classici, costano 5 euro. Noi consigliamo il tatìn di mele con crumble al pistacchio. E se vi chiedete cosa bere Va.do non vi deluderà: il menu è declinato in bollicine, vini, liquori&distillati. Si va dallo champagne Louis Lamar Brut (40 euro) al friulano sauvignon Picol Lis neris (30), dall’aglianico del Velture Gudarrà (18) al veneto amarone valpollicella classico Passo del Bovaro (35).
Va.do al Pigneto, via Braccio da Montone 56 Roma. Tel. 0645553582. Aperto tutte le sere a cena (dalle 18 alle 20 aperitivo con drink e piatto a 8 euro). Sito