Il Tagiura a Milano: pisarei e fasò, ossobuco e risotto da mangiare in veranda (o davanti al caminetto d’inverno)

tagiura veranda

Il Tagiura a Milano. Se volete mangiare bene in un luogo tradizionale e ricco di scorci (e di qualche contrasto estetico) il Tagiura fa per voi. In questo bar (tabacchi) – trattoria – ristorante si miscelano bene ingredienti differenti: cibo buono ed economico, attenzione alla clientela, ambiente tradizionale ma non eccessivamente impostato. 

tagiura-bar-ok

La famiglia Angelotti è attiva dal 1963 quando la zona vicina a Piazzale Tripoli era ancora periferica e il locale era un semplice bar dove si poteva giocare a carte e a biliardo: la zona del bar e la parte della cassa, con la parete dei tabacchi risale al 1968, anno di una parziale ristrutturazione del locale.

tagiura-vetrina-ok

Il sapore degli anni che sono trascorsi lo trovate nel registratore di cassa dei primi anni di attività, negli arredi delle 5 sale, nel dehor e nei particolari: dall’insegna d’epoca alla locandina Campari e alla molta e diversificata oggettistica (lampade, quadri, porcellane, credenze) che caratterizza l’ambiente.

sala affresco tagiura

Nella Sala Rossa e nella Sala Affresco c’è anche il camino che d’inverno crea un’incredibile atmosfera. La Sala Affresco è detta così perché ospita lo “strappo” di un affresco quattrocentesco di una villa veneta donato da un cliente affezionato.
Oggi come allora è attivo il bar che apre alle 7 per le colazioni con brioche oppure torta fatta in casa, mentre il pranzo viene servito dalle 11,30 alle 16. Quindi, nelle ore successive, viene servito l’aperitivo con vini al calice, gli affettati e i taglieri di formaggio con le marmellate. La cena è disponibile solo il giovedì e venerdì e nelle cosiddette "serate extra", segnalate sul sito.

Al Tagiura la cucina è ricca e spazia con fantasia fra la tradizione piacentina (la famiglia Angelotti è originaria di Farini d’Olmo) e quella milanese: potete partire con gnocco fritto (1,50 euro) e salumi (prosciutto crudo, coppa e salame, 8 euro) e continuare con le paste fresche, ravioli o gnocchi (8,50) rigorosamente fatte in casa con le farine selezionate da mulini di fiducia, oppure con il classico risotto nella versione alle zucchine e menta (8 euro).

gnocchi-tagiura

Gli gnocchi di patate in versione primaverile sono con asparagi freschi, affettati grossolanamente nell’impasto e serviti con vellutata di formaggio: una goduria. Potrete scegliere anche una minestra di legumi (8 euro) o un piatto unico a scelta fra involtino di pollo con risotto (9,50 euro) o gli straccetti di manzo alla griglia con verdure scottate e risotto (10 euro).

verdure-bufala-tagiura

Fra i secondi potrete optare fra quelli di mare o di terra: ottime le verdure di stagione saltate con patate e crescenza di Carena e mozzarella di bufala (8,50 euro), molto consigliata è la famosa orecchia d’elefante (di maiale) servita con rucola, pomodori pachino e patatine (9 euro). D’inverno la tradizione piacentina e quella milanese fanno capolino nei piatti più ricchi: potrete trovare pisarei e fasò e tortelli di zucca ma anche ossobuco e risotto, cassoela e rustisciada da mangiare davanti al crepitìo del fuoco nel caminetto.

Disponibili anche piatti freddi per chi avesse fretta di pranzare: la bresaola con rucola e grana costa 8,50 e il vitello tonnato 8 euro. Il menu del Tagiura cambia continuamente: ogni giorno torverete piatti nuovi per accontentare i molti clienti fedelissimi. L’attenzione alla materia prima è un requisito fondamentale, anche nella scelta delle carni che provengono da un “artigiano di macelleria”.

Fra una portata e l’altra, soprattutto il sabato a pranzo, non avrete molto tempo: il Tagiura è sempre strapieno e richiestissimo, l’unica pecca dunque è il brusio che anima le sale gremite di famiglie e habitué. Il servizio è di una velocità e una cortesia impressionanti: il Tagiura è una macchina oliatissima e lo dimostra in ogni istante.

tagiura-dehors-ok

Nella bella stagione ambitissime sono la veranda e il dehor, sotto il portico, dove il pranzo del sabato può diventare un momento di svago per soffermarsi sul dessert.

torretta-mele-cannella-tagiura

Noi abbiamo provato la torretta di mele e cannella con crema e un tronchetto di cioccolato fondente e caffè molto buoni, rigorosamente fatti in casa. Come in ogni posto d’antan che si rispetti, a fine pasto potrete scegliere fra un elenco di vini da dessert al calice: Vermouth classico, Moscato di Santo Stefano Belbo e Barolo Chinato (4 euro).

Il Tagiura è un angolo di una Milano che conserva le tradizioni con orgoglio senza insistere troppo. Qualcosa di bello che rimane nel tempo e che tutti continuano ad apprezzare. Da vedere.
 

Piatto consigliato: i primi di pasta fresca, l’orecchia di elefante e lo gnocco fritto con salumi
Se vi piace: Trattoria La Madonnina, Antica Trattoria della Pesa
Bonus: il dehor nei mesi caldi
Malus: il servizio frenetico e l’ambiente gremito del pranzo

I voti di Puntarella:
Cucina: 8

Ambiente: 8
Servizio: 7+

Tagiura, Via Tagiura 5, Milano. Tel. 02 4895 0613. Sito.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*