Ristoranti a Milano, i migliori per qualità e prezzo di Er Murena

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Ristoranti a Milano, i migliori per qualità e prezzo di Er Murena.

Ogni tanto un riepilogone ci sta e a Er Murena (che sono io) piacciono i listoni. E allora eccolo: senz’altro criterio che non siano questi tre, che sono scolpite nei miei Comandamenti: mangiare bene, bere bene, stare bene. Sembra semplice, ma chi va un po’ in giro per locali lo sa bene.

E così questa è una lista di ventuno ristoranti a Milano che uniscono queste tre categorie, con un occhio al rapporto qualità prezzo.

Non ci sono stellati, non ci sono bettole, ci son posti buoni, quasi tutti con vini artigianali e naturali, come piacciono a me. Eccoli.

La lista (in ordine casuale)

Rost – Bistrot in carpione / via Melzo
Gloria – Nell’alto dei cieli / Navigli
Silvano – Amami stringimi sgonfiami / Nolo
Propaganda alimentare – Ideologia mangiabile / Casoretto
Remulass – Radici croccanti / via Bixio
Le nove Scodelle – Raviolo sublime / viale Monza
Bentoteca – Giappone fino al midollo / Corso Genova
Vasiliki Kouzina – La Bocconi del Peloponneso / viale Montenero
Mestè – Comfort Daniele / Morivione
La Sala Bistrot – Bistrot à vin / Sempione
Ratanà – La cotoletta verticale / Isola
Nebbia – Scighera caramellata / Navigli
Trippa – La Trattoria Rock&Roll / Porta Romana
Altatto – Veg d’alta quota / Greco
Ciciarà – O mia bela madunina / Santo Stefano
Trattoria del Nuovo Macello – Borghesia con l’0sso / Molise
Osteria alla grande – Bella ciao/ Baggio
Spore – Fermentando / Porta Romana
Masuelli San Marco – Neoclassicismo / Viale Umbria
Macelleria Popolare – Frattaglie d’infinito / Navigli
Osteria Lagrandissima / Quasi Campagna / Gorla

 

Ristoranti a Milano, i migliori

Rost – Bistrot in carpione / via Melzo

rost milanoMenu corto e scomposto, sala calda e piccola, materie prime d’eccellenza, gusti decisi, accostamenti audaci, piatti in condivisione, ottimi vini naturali e dehors riparato. Che volere di più? Astenersi “c’ho fame, qua nun se magna niente”, “aò, ma due porpette cinque euri?”.

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Gloria – Nell’alto dei cieli / Navigli

E’ l’ultimo arrivato e per me è già Gloria in alto dei cieli. Che ci voleva a fare un bistrot parigino, con il suo bel bancone di zinco, i suoi piatti normalmente speciali, i vini naturalmente buoni, la clientela alternativamente ordinaria? Ci volevano Tommaso Melilli e due amici, tre teste pensanti, gente che si intende di cibo ma conosce anche il mondo. Non sembra, ma per fare un ristorante non serve solo saper cucinare. Se volete fare i ristoratori, leggete, studiate e non fate gli asini.

Gloria a Milano, via Mario Pichi, 5 Tel 02.45474710. Prenotazioni qui
Chiuso a pranzo dal mercoledì al venerdì e chiuso tutta la giornata lunedì e martedì

Silvano – Amami stringimi sgonfiami / Nolo

Silvano Milano Nolo internoCesare Battisti ci ha scodellato una vineria con l’anima, tanto calore, tanta qualità, niente fornelli, solo un forno da pane e gente miracolosa che “esce” tartare di alici, porchetta, patè/saba/prugne, lingua in salsa verde. Cento vini tutti naturali, da 23 euro, una gran confusione, giardiniera, bagna cauda, felicità, vita.

Silvano a Nolo, piazza Morbegno 2, tel 390272193827 (ma le prenotazioni si fanno online, qui)

Propaganda alimentare – Ideologia mangiabile / Casoretto

Propaganda alimentare a Milano manifesto

Appollaiati sul bancone o immersi nel tavolone sociale, si medita su futurismo e costruttivismo, ingurgitando barbabietole arrosto, trecce sfogliate di cicorie/mandorle/caciocavallo podolico e kimchi. Poche etichette, artigianali, buone. Una sorta di bistrot sovietico, ma a Lambrate.

Propaganda alimentare a Milano, via Accademia 56, Da martedì a sabato 18—24. Chiuso domenica e lunedì

Remulass – Radici croccanti / via Bixio

Già noto come “il fratellino minore” del Ratanà (stessa proprietà), è cresciuto alla grande. Il remulass è un tupero tipo rapa, un ramolaccio aspro, amaro, piccante. Sembra di stare al Marais, ma stiamo in via Bixio con il tram e con Francesco Vitale, brindisino 1988, apprendistato tra Robuchon e Blumenthal, che lavora di acidità e fermentati e spacca. Qui si osa alla grande: spaghetti con saor di cipollotto stufato, uvetta, garum di tonno, pinoli tostati. Ambiente stiloso, bistrot di ringhiera, colorato di viola e blu, con vin nature a vista sulla bella carta da parati a tema remulass di Gianluca Biscalchin.

Remulass, via Nino Bixio 21, tel 02 5251 7356

Le nove Scodelle – Raviolo sublime / viale Monza

Le nove scodelle Milano ravioliCucina del Sichuan, ma scordatevi il  cinese triste con la musichetta, la chincaglieria e il biscottino della fortuna. Del resto, a mettere in piedi il locale, caldo, vivace, bello, è stato Hujian Zhou detto Agie, il bocconiano che ha creato la Ravioleria Sarpi. I ravioli più buoni del mondo sono qui. La nostra via della Seta, a due passi da Loreto.

Le Nove Scodelle, viale Monza 4, tel 331 800 1116

Bentoteca – Giappone fino al midollo / Corso Genova

bentoteca milano

Quando il Giappone incontra l’Italia, di solito succede un disastro, qui invece ne esce un ibrido meraviglioso. Lo stellato Tokuyoshi si diverte e noi pure. Il nostro giapponese preferito. Colorato, creativo, minimal, originale, easy, divertente. Katsusando (non è una parolaccia) e gyoza, midollo e pecora.

Bentoteca, via San Calocero 3, Milano, tel 02 8425 4626

Vasiliki Kouzina – La Bocconi del Peloponneso / viale Montenero 

Vasiliki Kouzina milano

Siete stati in qualche isoletta greca e avete mangiato malissimo? Normale, ma qui siamo da Vasiliki e si fa cultura, gastronomica e non solo. Una cucina perfetta e perfino i vini greci sono ottimi. Vasiliki Pierrakea è del Peloponneso e dopo un passaggio in Bocconi ha deciso che il suo destino era qui, per fortuna nostra, e non in qualche ufficio triste a fatturare (fattura anche qui, si spera, ma probabilmente meno).

Vasiliki Kouzina, via Clusone 6, tel 02 9438 1405

Mestè – Comfort Daniele / Morivione

mestè milano dehors

Appena varchi la soglia, che dico appena, prima, appena arrivi in quella piazza bislenca e potenzialmente splendida che è a Morimondo, ti senti già a casa. Poi fai due chiacchiere con Daniele, senti Bertoli in sottofondo, guardi la lavagna, assaggi il primo sorso di vino e tutta la frustrazione della giornata si sgonfia in un minuto. Cucina casalinga, ambiente anche, cura e passione. A volte basta poco. Vini naturali non casuali, come si evince anche dai manifesti di Sarfati. E poi lumache, frittelle, friggitelli, midollo arrosto, pastrami di lingua, zucca brasata.

Mestè, via Corrado il Salico 12, tel 346 806 1538

La Sala Bistrot – Bistrot à vin / Sempione

Un locale piccolo, ma ambizioso, metà virtuale della Sala del Vino dell’Ortica (splendido anche questo!), visto che a gestirli sono marito e moglie. Di qua  Carlo Maldotti, di là Noemi Sala. Menu corto e frizzante: trovi cose come la melitzanosalata, le melanzane perline e piatti come Coda di rospo/carota/zenzero, Entrecote/ponzu/mizuna/ cipollotto. Vini naturali.

La Sala Bistrot, via Prina 2/a, tel 340 219 5759

Ratanà – La cotoletta verticale / Isola

E’ il capostipite della cucina milanese contemporanea, come l’ha chiamata in un libro il patron e chef Cesare Battisti. Gran bella atmosfera, in una splendida villetta di fronte al Bosco Verticale, gran bei piatti. I più snob dicono che non è più come una volta, ma turisti e modaioli non ci hanno rovinato il piacere. Cotoletta su ordinazione (meravigliosa, con la salvia). La villetta liberty è stata l’avanguardia della rinascita di Isola-Porta Nuova. Corposa carta dei vini, con bel focus lombardo.

Ratanà via de Castillia 28 –tel 02 8712 8855 Milano

Nebbia – Scighera caramellata / Navigli

nebbia milano

Locale elegante ma informale, dal decor pulito, bianco, piacevole, tranquillo. Sulla scia di Rost e e di Remulass, un menu originale e scomposto, con vini naturali per lo più francesi. Sapori diversi: testina di vitello fritta, pollo fritto e arachidi, salsiccia di Bra e friarielli, seppie al nero cavolfiore e cedro, mora romagnola alla milanese, trippa all’amatriciana, zucca arrosto gorgonzola e chiodini.

Nebbia, via Torricelli 15, tel 02 8278 1557

Trippa – La Trattoria Rock&Roll / Porta Romana

trippa milano chefLa trattoria moderna per definizionevenerata e additata come il miglior esempio per uscire dalla strettoia del binomio tra trattoria tradizionale e fine dining. Una via di mezzo c’è e che via (ma la fama si paga e bisogna prenotare con largo anticipo). In cucina tatuaggi, bicipiti e cervello.

Trattoria Trippa, via Vasari 1, tel 327 668 7908

Altatto – Veg d’alta quota / Greco

Al Tatto MilanoVegetariano d’alta quota, nel senso che qui la cucina veg decolla e raggiunge grandi vette. Tra i ristoranti a Milano che abbiamo scelto, costa un po’ di più, ma li merita tutti. Per di più, è un locale tutto al femminile che con tanto machismo nella ristorazione non guasta. Vissani, stai alla larga.

Altatto, via Comune Antico 15, tel 328 664 1670

Ciciarà – O mia bela madunina / Santo Stefano

ciciarà milano sala

Se sei in Duomo e non sai dove mangiare, smettila di ciciarà (chiacchierare) e fai due passi verso piazza Santo Stefano. Da Ciciarà niente cotolettone monstre, niente risottini: questa è una trattoria contemporanea, dove si mangiano cose come caco mela, bottarga e crema di cavolfiore, cruda delle vacche erranti, noci verdi, salmerino in guazzetto, coscia di faraona, tagliata di diaframma (taglio povero, come il ganascino, ma viva la povertà).

Ciciarà Milano, piazza santo Stefano 8. Tel 02 8417 8681
Aperto pranzo e cena (chiude alle 22.30), chiusura lunedì e domenica sera

Trattoria del Nuovo Macello – Borghesia con l’0sso / Molise

cotoletta nuovo macello 2

La bella tradizione, che sa di calore di caminetto borghese, di tavola al tempo stesso opulenta e sobria, come sa essere Milano (bauscia e imbruttiti a parte). La cotoletta alta più buona di Milano, dello chef Giovanni Traversone. Da portarci la famiglia, anche quella allargata.

Trattoria del Nuovo Macello, via Cesare Lombroso 20, tel 02 5990 2122

Osteria alla grande – Bella ciao/ Baggio

Un posto che mette allegria, senza fronzoli, senza fighetterie estetiche, tutta sostanza e vecchia Milano, con la simpatia ruvida della coppia che lo gestisce, lo Smilzo, in sala, e Santa Pazienza, in cucina. Ultimo baluardo di una Milano che non c’è più. L’ultima volta mi sono ubriacato e ridevo come uno scemo, non mi capitava dal ’71.

Osteria alla Grande a Milano, via Forze Armate 405, tel 02.489.11166

Spore – Fermentando / Porta Romana

spore mariasole cuomo e giacomo venturoli

Un locale che non smette di lievitare, un ristorante che fa delle fermentazioni il suo punto di forza e che, con la cucina della giovane Mariasole Cuomo unisce Asia e Scandinavia. Non fatevi spaventare, ogni giorno da secoli viviamo di fermentati (tipo pane, caffè, cioccolato) e non lo sappiamo.

Spore, corso Lodi 26, Milano. Tel 389 919 1929

Masuelli San Marco – Neoclassicismo / Viale Umbria 

masuelli san marco milano

Mura che trasudano tradizione e classicità, ma anche eleganza sobria (tranne un cameriere storico che ogni tanto smadonna). Non vedo l’ora che sia gennaio per buttare le gambe sotto il tavolo e gustarmi una cassoeula con polenta.

Masuelli San Marco – Viale Umbria 80 – Milano Tel 02 5518 4138

Macelleria Popolare – Frattaglie d’infinito / Navigli

macelleria popolare milano panino con brasatoNon un ristorante ma si mangia eccome, pure seduti per terra se necessario. Macelleria popolare sta dentro la Darsena e fa capo a Mangiari di strada, il format creato ormai 10 anni fa da Giuseppe Zen. Qui trovate dei panini straordinari, tra i migliori di Milano. Il più gettonato è la Svizzera, un hamburger ma poi c’ il pastrami, con il morzedduh e con il brasato. Hanno sbagliato solo il nome, che consente a chi fa le recensioni di dire: popolare una ceppa, costa un pacco di soldi (costa, ma la roba buona costa, amici, fatevene una ragione).

Macelleria Popolare, piazza XXIV maggio, tel 02 3946 8368. Chiude alle 22

Osteria Lagrandissima / Quasi Campagna / Gorla

lagrandissima a milano viniIl centro di gravità permanente si può trovare pure fuori dai percorsi noti e anche senza effetti speciali, tricchettracche, emulsioni, polveri e spume. Qui si mangia bene in un ambiente tranquillo, giovane senza essere giovanile, moderno senza essere contemporaneo, pacato senza essere freddo.

Lagrandissima a Milano, via Ponte Nuovo 25, tel 3425593532. Dal martedì alla domenica, dalle 18 fino a mezzanotte

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Già finito? Andrei avanti ore e ci metterei mille enoteche e certi cinesi bui, certe gastronomie di periferie, certi stellati da paura. Ma questo è il mio mangiare quotidiano, il fior da fiore che ho estratto per questo autunno milanese e 21 locali, forse, posson bastare.

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