Casa Vidaschi Roma, a Monteverde il locale all day long con cucina, drink e fiori

casa vidaschi roma - fioraio
Foto di Emanuela Rizzo

Casa Vidaschi Roma. Un locale di quartiere dalle tante anime e dai tanti ambienti. Un indirizzo all day long, che ha come grandi protagonisti fiori e piante (all’interno della struttura c’è, infatti, un fioraio). Casa Vidaschi ha accolto i suoi ospiti per la prima volta il 17 dicembre 2022 a Monteverde. Un’apertura in sordina, per testare nei primi mesi l’approccio con gli abitanti del quartiere. Adesso, finalmente, il locale di Simone Pellegrino e Mariangela Pagone è pronto a raccontarsi e mostrarsi a tutti.

proprietari casa vidaschi
I proprietari Simone Pellegrino e Mariangela Pagone. Foto di Emanuela Rizzo

Il progetto, dice Mariangela “ha preso vita in un caldo pomeriggio di luglio. È la mia prima esperienza in tal senso, dopo aver lavorato a lungo nel marketing, e mi affascina molto questo mondo, il potermi cimentare nel costruire un’esperienza per i clienti che abbia caratteristiche di unicità e che possa renderla inconfondibile in un panorama assolutamente ricco di offerte”. Simone ha messo qui tutta la sua esperienza, oltre vent’anni nel settore, tra Italia ed estero: “Mi piaceva l’idea di un progetto di quartiere che offrisse ai residenti una proposta nuova, originale, all day long. Da tempo immaginavo un luogo del genere, che potesse andare oltre il consueto concetto di ristorazione, e quando abbiamo trovato questa location, ho capito che era giunto il momento di trasformare quel sogno in realtà”.

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Tutti gli ambienti di Casa Vidaschi 

interni casa vidaschi
Foto di Emanuela Rizzo

La struttura, che si sviluppa come una villetta, di certo comunica bene il concetto di locale all day long, il cui progetto architettonico è stato curato dallo Studio GAD. Un ambiente dalle linee naturali, dove predomina il legno, adatto ad accogliere gli ospiti per ogni momento della giornata. Casa Vidaschi, infatti, è aperto dalla mattina alle 10 fino all’una di notte, con le sue numerose proposte, diverse a seconda dello spazio in cui ci si accomoda: il Salotto, la Veranda, il Patio, il Pergolato, la Corte e il Roseto, con 90 posti per la ristorazione e 200 in totale.

Il nome scelto non è un caso. E vista la struttura del locale, tutto ha un senso: quello di casa. E infatti all’ingresso troviamo subito la scritta “Casa Vidaschi” a dare il benvenuto, che anticipa le varie sale. Subito troviamo il Patio, un’area verde con sedute colorate, ideale per una colazione, un pranzo veloce o una merenda. Si passa poi alla Veranda, un ambiente che può accompagnare i vari momenti della giornata, e al Salotto, il centro di Casa Vidaschi, con i suoi toni caldi, la cucina a vista e il laboratorio di pasticciera da cui vengono sfornati i prodotti (disponibili anche da asporto) che vanno a riempire il bancone. Procedendo, si incontra il Pergolato.

cocktail Casa Vidaschi
Foto di Emanuela Rizzo

Questa zona è stata pensata in particolare per l’aperitivo e il dopo cena. Qui infatti sono protagonisti i cocktail, dai classici ai signature “floreali”, come l’Oriental Indian Company, a base di ginepro, fiori di sambuco e foglie di kaffir lime. Infine, gli ultimi due ambienti: la Corte, all’aperto, con tavoli in radici di albero naturali, e il Roseto, quella che possiamo definire la “sala romantica” del locale, ovvero uno spazio più intimo allestito per ospitare un evento riservato e importante.

Cosa si mangia da Casa Vidaschi 

colazione
Foto di Emanuela Rizzo

La cucina è affidata all’executive chef Alessandro Remondi, che a Casa Vidaschi porta l’esperienza acquisita nelle cucine di diversi hotel. La proposta è piuttosto varia, come si conviene a un locale aperto tutta la giornata, e si amplia per la cena e nel weekend. Durante la settimana, a pranzo il menu comprende insalate, come la Primavera (12 euro), con feta greca, datterini rossi, olive taggiasche e origano, o la Vidaschi (12), con salmone marinato agli agrumi con erbe aromatiche; oppure si può scegliere un toast (8), un club sandwich (15) e una tartare di ricciola (15) o di Scottona (15). Tra i primi, non solo tradizione romana, ma anche il Picio con salsa di pomodoro paglione e stracciata (15) o il Tagliolino fresco al burro di Fobello, alici del Cantabrico e limone candito (16). Il menu spazia senza limiti tra mare e terra, con il Polpo rosticciato su crema di cannellini e chutney di peperoni (18), il Galletto alla diavola cotto a bassa temperatura servito con mayo alla siracha e paprika (16), e poi ancora tagliata (26) e hamburger (15, sia di manzo che vegetariano).

Tagliolino fresco al burro di Fobello, alici del Cantabrico e limone candito
Foto di Emanuela Rizzo

A cena e nei weekend si aggiungono altri piatti come l’Antipasto Vidaschi (5 portate a scelta dello chef, sia di mare che di terra, 25 euro), il Baccalà mantecato con spuma di patate, cipolle agrodolci e olive disidratate (15), le Polpette di brasato di manzo dal cuore fondente con salsa verde (12), lo Spaghettone Mancini con crema di aglio nero, tartare di gambero rosso e la sua bisque (19) o il Guancialino di manzo brasato al vino rosso con soffice di tobinambur (19). Le materie prime arrivano dall’azienda Cibaria per quanto riguarda salumi e formaggi, la frutta e gli ortaggi sono forniti da Meglio Fresco, e la carne dal Gruppo Galli.

aperitivo Casa Vidaschi
Foto di Emanuela Rizzo

Da Casa Vidaschi c’è spazio anche per l’aperitivo, con varie formule. Si può scegliere l’opzione drink/calice di vino insieme a un tagliere di salumi e formaggi (15), oppure abbinare la bevuta a golosi assaggi tra cui nachos e salse homemade (8), bao di tonno scottato con maionese allo yuzu e porro fritto (10) o polpetta di pulled pork con salsa verde e mayo piccante (10). A proposito di bere, in carta una nutrita lista di vodka e gin, rum, tequila e mezcal, ma anche whisky e amari. Al vino, invece, ci pensa il sommelier e maître Miro Caruso che spiega: “La carta nasce con l’obiettivo di proporre soprattutto vini prodotti da piccole cantine, in qualità ridotte”.

dolci casa vidaschi
Foto di Emanuela Rizzo

Infine, i dolci, realizzati dal pastry chef Roberto Semerano, che accompagnano tutti i momenti da Casa Vidaschi. Non solo dessert di fine pasto, come il Croquembouche, bignè farcito alla crema pasticcera con caramello (8) o il Casamisù, sfera al cioccolato con crema al mascarpone e gentilini bagnati al caffè (10). I dolci da Casa Vidaschi li troviamo fin dal mattino, per la colazione o per l’ora del tè (anche tè e tisane in carta): lievitati, cornetti farciti al momento con cioccolato, crema, marmellata di visciole, e poi pancake, crostate e ciambelloni.

Il fioraio di Casa Vidaschi 

fioraio Luca Terracina
Il garden designer Luca Terracina. Foto di Emanuela Rizzo

Il fiore è il simbolo di Casa Vidaschi, tanto da ospitare all’interno della struttura un fioraio, il regno di Luca Terracina, garden designer. Luca cura la Flower Boutique del locale, dove i clienti possono acquistare composizioni di fiori freschi, stabilizzati e piante in vaso. Con la bella stagione, ogni mese saranno in programma all’ora dell’aperitivo le masterclass “Componi la tua box”, dove Luca illustrerà al pubblico come realizzare la propria composizione, partendo da zero con il kit che fornirà ai partecipanti.

Casa Vidaschi. Via Lorenzo Vidaschi 59, Roma. Tel. 334 2471016. Sito. Facebook. Instagram 
Aperto dal martedì alla domenica dalle 10 all’1