Galeotta fu la cena, si dice in certi casi; e questo è proprio il frangente adatto, anche se il romanticismo c’entra ben poco. Da quasi sei anni presso la casa circondariale di Volterra (Pisa) i detenuti hanno messo in piedi un ciclo di cene, le Cene Galeotte appunto, organizzate con l’aiuto di chef professionisti qualificati: da Angelo Torcigliani a Giancarlo Morelli, da Riccardo Agostini e Alessia Morabito a Nicola Schioppo e Simone Cipriani. Gli appuntamenti sono mensili e, nel 2013, hanno aderito oltre mille persone, desiderose di sperimentare le capacità e la cucina dei cuochi ‘galeotti’.
Le cene hanno un costo medio (35 euro) e il ricavato verrà devoluto interamente in beneficenza, alla fondazione ‘Il cuore si scioglie’ Onlus. Ma non è l’unico effetto benefico delle Cene Galeotte: grazie a quanto appreso durante la realizzazione del programma (che è realizzato in collaborazione con il ministero di Giustizia, la direzione della casa di reclusione, la Fisar-Delegazione Storica di Volterra, la Unicoop Firenze, il supporto comunicativo di Studio Umami e la supervisione del giornalista e critico Leonardo Romanelli) ben 16 detenuti sono riusciti ad ottenere un lavoro presso alcune strutture ricettive locali.
Il ciclo di incontri del 2014 partirà venerdì 24 gennaio e andrà avanti fino a giugno con, come ospiti, i sei chef sopracitati. Un modo creativo per avvicinare la gente comune a una realtà difficile come quella carceraria e, al tempo stesso, offrire ai detenuti una possibilità in più di perseguire quelle finalità di rieducazione e risocializzazione che troppo spesso restano solo sulla carta dei codici.
(Immagini originali cenegaleotte.it)