Nuove aperture Roma 2016, da Nest a Officine Naturali, da Brasserie 28 Caulier a Pasta e vino

Food design

Nuove aperture Roma 2016 Ville medicee, mercati rionali, maisons di moda e riscoperte salumerie: nuove soste si aggiungono sulle vie del gusto della geografia capitolina. E Roma riscopre sogni da metropoli e ardite fantasie, sempre in bilico tra una sottaciuta francofilia e un esasperato amor di casa. A febbraio arriva il primo ristorante del terribile avvocato di Masterchef Tiziana Stefanelli: si chiamerà Nest, a Fontanella Borghese. Si potrà mangiare sushi in un’elegante terrazza del centro, da Zuma a Palazzo Fendi. Sentirsi Marie Antoinette con Colbert tra gâteaux e choux à la crème dell’Accademia; riscoprire il fascino dell’antica Roma dimenticato in una vecchia drogheria del ghetto, da Su Ghetto. E ancora, altri di cui si parla da tempo sulla rete: sono in arrivo il nuovo Romeo della Bowerman, le nuove sedi dellOsteria Mavi, di Marco Polo e di Les Vignerons,  Hygge alle Officine Farneto (con Gigi Nastri), Sbanco di Stefano Callegari, il nuovo Roscioli Caffè,  la frutta e verdura di Jimmy Juice, il cibo sano di Officine naturali. Infine, due progetti ancora senza nome, che siamo in grado di anticipare. Sono di Laurenzi Consulting e promettono bene: un Pasta bar a Trastevere e un locale in Via Chiana che unirà la passione per il grande vino alla cucina naturale con il forno-griglia Josper. Ma guardiamo un po’ più nel dettaglio (non tralasciando il restyling della celebre gastronomia testaccina Volpetti e aspettando news dal nuovo Alloro e dal nuovo ristorante di Daniele Usai, del Tino, a Ostia).

Foto d’apertura: I C Mottola/foodhouse

Nuove aperture Roma 2016: ristoranti e trattorie

Nest

Nest

Due giornalisti, un avvocato e un ristorante con vista su largo della Fontanella Borghese. Si chiama Nest, il nuovo ritrovo dei tre soci legati dall’amicizia di una vita e la passione per la buona tavola. Paolo Dallorso (vicecapo del Politico dell’Ansa), David Nebiolo e Tiziana Stefanelli, avvocato e vincitrice di Masterchef Italia 2, inaugureranno verso metà febbraio un progetto trasversale che unisce l’alta cucina all’arte, con il cuore a Roma e uno sguardo all’estero.

Giudice de La prova del cuoco e nel programma Cuochi e fiamme su La7, Tiziana Stefanelli si era fatta conoscere per la sua schiettezza da Masterchef che la incoronò regina dei fornelli. Oggi Stefanelli diventa chef di Nest, a capo di un team di sous chef stellati. Una cucina gourmet che rivisita la tradizione romana con prodotti freschi e di alta qualità secondo le stagioni e le tendenze, è l’obiettivo dei tre soci. Ma “niente porzioncine scenicamente impiattate da ristorante stellato”, scherza Paolo Dallorso, “la tavola è un piacere da godere comodamente”.

A garantire professionalità ed eleganza il maître Daniele Gualtieri, primo maître dell’hotel Regina Baglioni di Roma. Tre piani di moderno fascino e buon gusto dagli 80 coperti separano i diversi ambienti: il ristorante vero e proprio, l’enoteca dove acquistare o degustare vini e prodotti da tutta Italia e l’angolo del bancone dove intrattenersi per un aperitivo o una veloce insalata vegana in tempura. Giardini verticali, come iniziano a comparire anche in Italia ma soltanto a Milano, aggiungono un po’ di verde tra boutique chic e sampietrini. Il tavolo sociale, invece, promette una programmazione di eventi che faranno di Nest non solo ristorante ma anche scuola di cucina, diretta da Tiziana Stefanelli, e spazio espositivo di opere d’arte.

Nest, via del Leone 23, Roma

Brasserie 28 Caulier

Brasserie 28

La Brasserie 28 Caulier in Via Flaminia festeggia l’inaugurazione il 14 gennaio, alla presenza di S. E. Patrick Vercauteren Drubbel, Ambasciatore del Belgio in Italia. La sintesi del progetto si racchiude nel motto extra taste – extrafit: alta qualità e benessere, senza rinunciare al gusto. La Brasserie offre tutta la gamma di birre di produzione propria (Low-carb e Gluten Free), oltre a una selezione di birre artigianali belghe, italiane e americane da degustare nel locale d’ispirazione nord europea o da portar via. La tradizione belga e la fantasia italiana si ricongiungono nella collaborazione tra la Brasserie 28 Caulier e il birrificio Toccalmatto. La cucina ruota intorno al forno di Paolo Parisi, alimentato con carbonelle di mangrovia cubana biologica, che infonde aromi e sapori unici alle carni ed alle verdure, senza dimenticare la sua vera passione: le uova. Una selezione di vini francesi e il sodalizio con due piccole cantine italiane (Zanchi e Cà dei Maghi) completa una vasta gamma di distillati di altissima qualità.

Brasserie 28 Caulier, via Flaminia 525, Roma 

Colbert, Villa Medici

Villa Medici

A tavola con il ministro del Re Sole. Si chiamerà Colbert il nuovo ritrovo gastronomico sulla collina del Pincio in onore di quel Jean-Baptiste che fu ministro di re Luigi XIV e tra i fautori della fondazione dell’Accademia di Francia a Roma nel 1666. Apre in questi giorni Colbert che celebra il trionfo di un tris d’eccellenza tutto romano. Fonderia, tra le emergenti e talentuose pasticcerie romane, si dedicherà a dolci e design, la cucina sarà affidata a Arcangelo Dandini, chef e proprietario de L’Arcangelo in Roma Prati. Mentre lo staff di Mezzi si occuperà dell’organizzazione di eventi gastronomici in relazione alla programmazione dell’Accademia di Francia. Ingredienti e ricette della tradizione italiana non mancheranno di un’apertura internazionale in omaggio al crocevia di culture che è stata l’Accademia nei secoli. Una sorpresa per la Capitale, un ristorante da museo di alta qualità che in primavera potrebbe anche servire qualche portata nel Giardino dei Limoni.

Colbert, Villa Medici, Viale della Trinità dei Monti 1a, 00187 Roma 

Osteria Mavi

osteria mavi a romaL’oste di sempre ma l’osteria è nuova, più fusion e senza orari. Cinquanta coperti non bastavano più per tutti i clienti in fila per le farfalle di gamberi e fiori di zucca. L’Osteria Mavi non cambia nome, ma locale. Noiose procedure burocratiche hanno fatto slittare l’apertura della nuova Mavi, dall’altra parte del marciapiede di via Enrico Fermi, che entro la prossima settimana dovrebbe riaprire con un nuovo menu e molti drink, in un grande loft con sei vetrine e vista sul Gazometro. Intanto, gli aficionados troveranno ancora fino a fine mese dalla vecchia Mavi i loro piatti preferiti, dal sapore di casa e gli aromi di lontano.

Nata nel 14 ottobre 2010 dall’amicizia Cristiano Ciaralli e Valerio Spadaro Guerra, Mavi  oggi accoglie un terzo socio, Stefano Costi e rinnova il menu. Nuove spezie ed esotici aromi entreranno in cucina per accompagnare i classici cacio e pepe e le storiche farfalle di gamberi. Merito di Mauro Briani, il giovane chef di 37 anni e varie esperienze da star dei fornelli. Un ristorante stellato a Milano e poi i viaggi tra l’America e l’Europa, tra il nord e il sud, gli hanno fatto conoscere i sapori del mondo che oggi porta sulle tavole di Mavi. Poi nuovi fritti e burger gourmet terranno Mavi sveglia fino alle due di notte. L’osteria sarà aperta 24/7. L’orgoglio, però, dei due amici sarà il brunch. Rigorosamente american la domenica e gluten free il sabato. Quindi se burger, bacon, cake e cupcake riempiranno il pigro buffet dei pasionari del fine settimana, il sabato è dei celiaci. Il lunedì invece, continua a essere vegano. A settimane alterne, Mavi propone un menu speciale per iniziare la settimana con crocchette di fagioli Azuki e strudel di bieta ripieno di quinoa e zenzero. (costo medio di 30/35 euro). Un po’ caffetteria, un po’ lounge bar, Mavi è l’osteria per tutte le ore.

Osteria Mavi, via Enrico Fermi 71, tel. 065584801

Hygge alle Officine Farneto

Officine FarnetoHa conquistato Parigi e ora ritorna alle origini. Gigi Nastri rientra a Roma e prepara i festeggiamenti. Il suo progetto è ancora work in progress, ma si chiamerò Hygge e sorgerà alle pendici di Monte Mario, all’interno delle Officine Farneto, spesso utilizzate per eventi gastronomici. Il bistrot comunque lavorerà autonomamente.

Fu lo chef di Settembrini e per oltre un anno ha guidato La Gazzetta di Parigi, neobistrot in zona Bastiglia che ha segnato l’ultimo decennio della bistronomia francese. Ma la qualifica di chef non gli basta, sebbene Luigi Nastri avesse subito trovato la sua dimensione a Parigi, scalando in poco tempo le vette della capitale gastronomica mondiale. Gigi vuole essere chef proprietario e ha bisogno della sua Roma. “Sicuramente a Parigi è più semplice aprire un’attività, ma l’idea di portare quello che ho imparato a Roma mi diverte molto di più”, racconta lo chef al Gambero Rosso.

Hygge sarà un concentrato della sua storia professionale: Roma, le origini amalfitane, la passione per il Giappone, la formazione nord europea, Parigi. Un vero bistrot con 25-35 coperti e una cucina all’insegna della materia prima, della freschezza e della semplicità. Hygge avrà un menu stagionale, secondo la cuisine du marché di chiara derivazione parigina. Ma anche quelle formule di menu fissi combinati che permettono al cliente di risparmiare e al ristoratore di ottimizzare sprechi. Ma per favore niente lavagne. “Sono la forma deteriore del concetto di bistrot: rappresentano l’assenza di idee. Metti due lavagne con i piatti del giorno e hai fatto un bistrot. È riduttivo”, asserisce convinto Gigi al Gambero Rosso. Dunque, la data di apertura ancora non si sa, ma siamo sicuri che da Gigi troveremo un angolo familiare, confortevole e caloroso pur nel loft industriale delle Officine Farneto. Hygge, lo definiscono appunto nei Paesi Scandinavi.

Officine Farneto, Via dei Monti della Farnesina, 77, 00135 Roma

Sbanco

Sbanco

A piazza Zama in uno spazio di 500 metri quadri un tempo occupato da un videonoleggio sorgerà una pizzeria con 9 vetrine su strada e un lungo bancone di 20 metri dedicato alla birra artigianale. Le premesse sembrano buone per gli amanti di pizza e birra di qualità. A garantirlo, il dream team di Sbanco che aprirà verso la fine di febbraio: Stefano Callegari, Marco Pucciotti e Birrificio del Ducato. L’inventore di Trapizzino, il patron di Sforno e Tonda, Callegari sarà il responsabile della linea cucina in cui sarà accompagnato dalla sua allieva Sarah Cicolini, fino a gennaio al fianco di Roy Caceres di Metamorfosi. L’offerta improntata sui classici da pizzeria con ingredienti e lavorazioni di qualità lasceranno spazio ai colpi di scena di Marco Mattana, chef di Epiro, in qualità di consulente aggiunto. A fare gli onori di casa nel grande loft in stile industriale sarà invece Marco Pucciotti, che ha all’attivo la Trattoria Epiro, il Barley Wine e un esperimento londinese che l’anno prossimo raddoppierà nell’East End. Le birre artigianali del Ducato confermeranno le premesse della super pizzeria.

Sbanco, piazza Zama, Roma 

Zuma, Palazzo Fendi

Palazzo Fendi

Dopo New York, Hong Kong e Dubai, il tempio della cucina nipponica internazionale taglia il nastro anche a Roma. Agli ultimi piani della storica maison Fendi di largo Goldoni, Zuma serve moderni piatti giapponesi con vista sui tetti della Capitale. Ideato e fondato nel 2002 a Londra dall’ex chef tedesco Rainer Becker sta conquistando il mondo a colpi di location spettacolari, interior design curati nel minimo dettaglio e una moderna interpretazione dello stile izakaya. Una cucina giapponese autentica, ma non tradizionale, è progettata per esser condivisa secondo tre diversi stili e ambientazioni: la cucina principale, il bancone del sushi e la lounge bar. Pur mantenendo l’etica del brand, elementi naturali e sapori locali celebrano l’energia del luogo in armonia con la magnificenza di Roma. Menu d’eccellenza, ambiente lussuoso, clientela raffinata, finalmente l’opportunità per una Roma più competitiva tra le capitali del gourmet internazionale.

Zuma, Palazzo Fendi, Largo Carlo Goldoni 00187 Roma 

Roscioli Caffè

Bar Roscioli

Quattro generazioni, undici fratelli, il forno vicino Campo de’ Fiori appartiene alla famiglia Roscioli da circa 80 anni. Noto come gastronomia-ristorante-enoteca nelle strette vie della Roma medievale, ora Roscioli è diventato anche bar per una pausa gourmet dove lasciarsi tentare dalla pasticceria dolce e salata dei fratelli. Al civico 16 di piazza Cairoli, in quello che era il bar Bernasconi, i fratelli Roscioli hanno ricavato un nuovo locale dall’antica storia che aprirà nei primi mesi dell’anno. Pur sempre fedele alla vocazione originale, il Roscioli Caffè che offre pasticceria di propria produzione, potrebbe trasformarsi a sorpresa in cocktail bar e spazio di degustazione degli stessi prodotti gourmet disponibili qualche vetrina più in là. Otto-dieci sedute sembrano creare l’atmosfera ideale per un angolo defilato in cui bere un buon caffè di Gianni Frasi la mattina o sorseggiare un buon vino d’annata la sera.
AGGIORNAMENTO Leggi qui le novità sul Roscioli Caffè

Bar Roscioli, via dei Giubbonari 16, Roma

Les Vignerons

Les vignerons

La bottega e bar à vin di Tor Pignattara si sposta nel più centrale Trastevere. Fondato nel 2011 da Antonio Marino e Marisa Gabbianelli vende solo vini naturali di piccoli produttori, con tutte le polemiche che le definizioni implicano. Ad ogni modo, Les Vignerons ci guida oltre il mondo di grandi nomi e note etichette, verso quello sconosciuto e intricato universo di prodotti di qualità di piccoli artigiani che Antonio e Marisa aiutano a far conoscere. Cantine semisconosciute, microbirrifici, aziende a conduzione familiare, la sfida di Les Vignerons è quella di far capire che altri gusti e altri, meno industriali e meno manipolati, sono possibili. Basta liberarsi della dittatura della grande distribuzione.

Les Vignerons, via Mameli 61, Roma

Su Ghetto al Portico d’Ottavia

SughettoDopo 50 anni di chiusura l’antica drogheria del ghetto finalmente riapre le porte. Il vecchio forno del quartiere ebraico si risveglia moderna drogheria dove poter acquistare prodotti kosher e vini della Galizia. I proprietari di Ba’ghetto (tra i quali Amit Dabush) hanno saputo fare di questo antico ritrovo di quartiere un punto di incontro delle specialità della cucina italiana che si inaugura a metà gennaio. Restyling curato da RPM studio sul modello del Buco di New York. Sughetto è una trattoria moderna ispirata alla tradizione giudaico romanesca con spunti contemporanei. Aperto da mattina a sera, nel ricordo delle drogherie di un tempo, di cui rimane l’insegna d’epoca “Drogheria”, Su Ghetto presenta una selezione di prodotti disponibili per l’acquisto: dai formaggi artigianali ai sottaceti israeliani, dalle salsicce kosher ai prodotti gourmet di Jolanda de Colò, come il prosciutto d’oca.

E al piano inferiore potete sedervi per assaggiare hamburger di baccalà, carbonara con uova di Paolo Parisi e pastrami di tacchino. Tra botti di vino sparse qui e là, ci si inebria dell’aria di un tempo. Fino allo spettacolo finale, le colonne del Portico d’Ottavia. Silenziose testimoni del tempo.

Sughetto, via del Portico d’Ottavia, Roma

Nuovo Romeo

Romeo

Romeo raddoppia e Cristina Bowerman si espande nel mercato di Testaccio. La lady del gourmet si prepara ad aprire in piazza dell’Emporio, probabilmente in primavera, un gemello di Romeo chef & baker di Prati insieme a Fabio Spada, l’imprenditore e compagno della chef, già proprietario del Romeo di via Silla e di Glass Hostaria a Trastevere. Con loro, altri soci, tra i quali anche Antonio Scuteri, giornalista di Repubblica. Inoltre un punto vendita del marchio Romeo sarà allestito all’interno del mercato di Testaccio, proprio accanto a Cups, lo street food di Miss Bowerman in coppette da gelato da poco inaugurato. Sul Romeo bis la lady del gourmet tace per non rovinare la sorpresa, ma garantisce al Gambero Rosso che le nuove proposte non si sovrapporranno “a quanto di buono hanno già fatto gli altri”. E parlando di Romeo al mercato di Marco Rietti, Cristina Bowerman “prevede l’intenzione di sposare un progetto globale di gourmet che funzioni in sinergia con le realtà circostanti, per divertire i clienti e portarli a sperimentare una cucina di mercato sempre nuova”. Così pane, pizza e dolci sfornati dal laboratorio di Romeo saranno disponibili al banco insieme a panini di qualità e i gelati di Frigo. Ready to go.

Nuovo Romeo, Piazza dell’Emporio e Mercato di Testaccio, Roma 

Jimmy juice

Jimmi Juice

Cascate di frutta e verdura, un’esplosione di colori da capogiro. È evidente l’impronta di Alessandra, proprietaria di King Panino a Ponte Milvio. Aperto da pranzo fino a cena, la sosta è veloce e light. Soia e tofu condiscono le insalate, estratti e centrifughe si contendono la qualifica di energizzante, disintossicante, antiossidante. Un laboratorio a vista vi preparerà sul momento piatti pret à porter e pranzi a domicilio per chi non può lasciare la scrivania ma comunque vuole concedersi un Jimmy Juice.

Jimmi Juice, via Ulpiano 37, Roma

Marco Polo

sushi

Marco Polo si sposta a Piramide e si rinnova. I proprietari di Riso, il ristorante cinese di Testaccio, hanno deciso che Marco Polo sarà soltanto giapponese. Niente più involtini primavera né pollo laccato nel menu quindi, ma solo le specialità della cucina nipponica. Un banco a U diventerà palco per le esibizioni di sushi e sashimi creati al momento. Ma non sarà il classico locale dall’essenzialità del Sol Levante, RPM Proget che ne ha curato il progetto, assicura un ambiente vintage giappo con lampade d’autore e arredi firmati.

Marco Polo, Piramide, Roma

Officine Naturali

officine naturali

Stagionale, locale, l’importante è dire bio. La regola l’hanno imparata tutti. Officine Naturali aprirà tra un mese in via Barberini 59 l’ennesimo ritrovo per gli amanti e i fanatici del vivere sano. Un menu attento, con prodotti selezionati e addirittura un reparto con prodotti to go, da portar via sì, come nelle altre capitali.

Officine Naturali, via Barberini 59, Roma

pizzataglio

Volpetti e il bar di Plancha

Meno salutare ma più soddisfacente al gusto forse, è la pizza al taglio di Massimo Mieli che aprirà un piccolo locale vicino Piazza Bologna. Tanto di pizza non ci stanchiamo mai. Più sorprendenti sembrano le aperture firmate Laurenzi, ancora circondate da un velo di mistero ma sempre promettenti. La più criptica è il restyling di un noto marchio della gastronomia romana a Testaccio, Volpetti. La più curiosa, invece, è  un laboratorio di cucina ai Parioli in via Tommaso Campanella, che da febbraio preparerà cibo fresco per cani e gatti da portar via. In cucina una famosa nutrizionista proporrà ricette calibrate sulle necessità del vostro cucciolo.

Se conoscete Plancha, il nuovo ristorante mediterraneo a piazza Fiume guidato da Ludovica Giordano Orsini, forse vi interesserà sapere che proprio lì accanto aprirà una caffetteria d’ispirazione nord europea dalla stessa proprietà. Dalla mattina alla sera saranno serviti caffè di qualità in tutte le varianti (dal sifone al dripper sul modello di Orso a Torino), colazione e merenda, tramezzini a pranzo e cocktail dall’aperitivo al dopocena.

Pasta bar e via Chiana

pasta-fresca

Laurenzi non smette di stupire. Nei prossimi mesi aprirà a Trastevere un pasta bar, in cui perdersi tra pasta fresca, pasta acqua e farina, pasta ripiena dai 1000 e uno condimenti. La novità sarà nel metodo di condimento e mantecatura, che per ora Laurenzi può solo definire buono e bello per non rovinarvi la sorpresa. Via Chiana invece, aspetta un nuovo locale dal nome ancora ignoto che sposerà le esigenze degli amanti del vino con la passione per il Josper, il forno-griglia per una cottura sana e naturale. Il metodo Coravin permetterà al cliente di poter assaggiare anche solo un bicchiere di grandi bottiglie dalle etichette firmate e il prezzo inaccessibile che altrimenti resterebbero a prendere la polvere.