Pink is good: a Milano un panino gourmet contro il cancro al seno

pink-is-good-panino-rosa-contro-tumore-al-seno

Un panino frutto della maestria di un grande chef per aiutare la ricerca contro una delle patologie che maggiormente minaccia le donne. È quello che sarà disponibile per tutto il mese di ottobre al bar-gourmet Ottimo Massimo di Milano, che intende così sostenere il progetto Pink is Good della Fondazione Umberto Veronesi, che si inserisce nell’ambito nella campagna promossa a livello internazionale per accendere i riflettori sulla tematica del tumore al seno, che colpisce solo in Italia 42mila donne e, se diagnosticato nella sua fase iniziale, viene guarito nel 90% dei casi.

Questa iniziativa della Fondazione Veronesi non mira soltanto ad essere uno strumento di sensibilizzazione sulla tematica dell’importanza della prevenzione per debellare questa malattia, ma vuole anche raccogliere fondi per finanziare borse di studio e progetti di ricerca sull’argomento. Per questo si avvale della collaborazione di numerosi partner commerciali che, tramite una serie di iniziative appositamente dedicate, contribuiranno al raggiungimento di questi obiettivi. E tra questi c’è appunto Ottimo Massimo (nome di origine letteraria, è infatti quello del cane del protagonista de “Il Barone Rampante” di Italo Calvino), che ha deciso di dedicare per il mese di ottobre la sua iniziativa “Le stelle del panino” a quest’opera filantropica.

Il locale milanese ospita infatti mensilmente nel suo menù panini-gourmet molto speciali creati da cuochi rinomati. In passato è stato il turno di Paolo Barrale, Felice Lo Basso, Francesco Apreda, Lino Scarallo, Davide Palluda e Marco Bistarelli, mentre per la specialità di questo mese, chiamata non a caso “Pink”, l’onore non poteva che toccare a una donna. Lo chef prescelto è infatti Marta Grassi, che si può fregiare di una stella Michelin fin dal 1991 con il suo ristorante “Tantris” a Novara e ha dato vita a una prelibatezza con ingredienti perfetti per un alimentazione sana e antitumorale (che prevede soprattutto frutta e verdura, cereali, in particolare integrali, e grassi vegetali).

Questa bontà, dal costo di 7 euro (i proventi della vendita saranno destinati, oltre che ad attività divulgative, al finanziamento di dieci borse di studio per ricercatori specializzati nel cancro alla mammella che lavorano nei migliori centri italiani), è infatti un concentrato di verdure e proteine derivate da pesce e legumi grazie alla sua farcitura a base di baccalà mantecato e frittellina di ceci alle erbe accompagnati da foglie di spinaci condite con olio extravergine di oliva e con una salsa a base di yogurt naturale e curry. Un panino decorato da filetti di mandorla e “rosa” non solo idealmente, ma reso realmente di una tinta vicina a quella simbolo del mondo femminile dall’aggiunta del succo di barbabietola.

© Il Fatto Quotidiano / Puntarella Rossa