Chorus Cafè all’Auditorium Conciliazione di Roma, il cocktail bar con cucina di Massimo D’Addezio (con Andrea Fusco)

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Chorus Cafè all'Auditorium Conciliazione di Roma. Eviteremo lodi superflue sulle capacità tecniche e sulla creatività. Ci rifacciamo a quello che forse lo contraddistingue maggiormente, un savoir faire discreto, misto al fare sbarazzino. Non importa dove, se in un hotel di lusso o un raccolto cocktail bar in periferia, con Massimo D'Addezio al bancone non ci si lamenta mai. Anche se è uno dei migliori barman di Roma, evita accuratamente di prendersi sul serio. Non a caso, sbeffeggia bonariamente la categoria, apostrofandosi mischiologist. Mentre procede a gonfie vele il suo Co.So. al Pigneto, ben saldo nelle sapienti mani di Valerio Albrizio e Giorgia Crea, Massimo, che sovente fa capolino nella sua creaturina ben riuscita in quel del Pigneto, si è buttato in un nuovo progetto. Siamo stati a trovarlo al Chorus Cafè, nel mezzanino dell'Auditorium Conciliazione, un elegante cocktail bar con cucina, curata da un altro grande nome della ristorazione capitolina, Andrea Fusco (patron del Giuda Ballerino!).

"Il bar è un luogo dove lo scorrere dei minuti cambia e dove finalmente possiamo compiacere noi stessi, nell'intervallo di tempo tra quando finiamo di compiacere gli altri e.. qualcuno comincerà a compiacere noi", la sua frase ad aprire la carta dei drink. Troviamo alcuni tra i suoi migliori Signature Cocktail e qualche proposta in esclusiva. La carta dei vini vanta, oltre ad alcune note etichette, una selezione di biodinamici Triple A (agricoltori, artigiani, artisti), con tanto di caratteristiche della categoria e manifesto dei produttori. Ultimo, ma non ultimo, il menu del food: Andrea Fusco seleziona alcune delle sue proposte migliori di antipasti, primi, secondi e dolci.

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Si accede dall'ingresso principale in via della Conciliazione, si sale con ascensore o scale. Ad accogliere l'avventore, il gentile servizio del guardaroba e del foyer. Il bancone è piacevole meta per un aperitivo veloce o per un drink prima o dopo la cena. I coperti, tutti nella sala principale, sono circa settanta. Grandi finestre panoramiche e dj set. L'atmosfera è così servita. Nonostante il preambolo, non lo definiremmo un locale affettato. Il risultato è piuttosto sobrio e ben calibrato. La clientela media è comunque dai trentacinque in su.

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"L'idea è creare uno spazio che accompagni gli eventi del palinsesto dell'Auditorium, che sia una cena veloce o un dopo-teatro. C'è la possibilità di ordinare alla carta per chi ha più tempo, ma anche di sedersi, sorseggiare un drink e ordinare più piatti da condividere con gli altri commensali", così ci spiega Massimo D'Addezio il format del Chorus. Il primo cocktail in carta la dice lunga. Chorus Sauar. Ma proprio scritto Sauar? (Domanda retorica la mia, chiaramente non si tratta di refuso). "E' che tutti mi chiedono: Max, mi fai un Carbonara Sur? Sur? Ma come Sur? Allora, onde togliere ogni dubbio, lo abbiamo trascritto direttamente. Sauar. E nessuno si sbaglia più" (Ride). Cosa c'è nel Chorus Sauar? Vodka, St Germain Liqueur, succo di limone, sciroppo di zucchero e pepe del Madagascar. 

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Mentre Massimo prepara le sue pozioni nel grande baloon, leggiamo qualche altra proposta dalla carta dei drink. Per gli amanti del sapido e piccante, c'è il Bloody Max, una rivisitazione (molto) personale del Bloody Mary: Tequila, o Vodka,succo di pomodoro, succo di lime, Worcesteirshire sauce, salsa di rafano, sale di Maldon, bacche di Sichuan e gocce di sherry. Poi il Negroncino, il Daiquiri più buono del mondo e il 17 e mezzo, che consiglio: "è la mamma del Lolita" (citazione per i fedelissimi di Co.So.), preparato con Vodka, succo di limone, sciroppo di passiflora, ghiaccio tritato, essenza di peperoncino e foglie di menta. Fresco e con una nota decisamente piccante. Ancora il Tutto Sommato, con Bourbon, dry orange, gocce di creme de menthe e essenza di anice stellato. Una bella scoperta, il Japanese 75, rivisitazione del più noto French 75, a base di Gin, succo di Yuzu, sciroppo di zucchero e metodo classico. L'ultima pagina è dedicata al Sazerac, o meglio, how to make an exceptional Sazerac: due cocktail dal nome The Uncle's Secret Recipe: nella versione più classica, sostituisce il Cognac con il Bourbon, e nella versione messicana, a base Mezcal. Tutti i cocktail costano 15 euro. Gli astemi sono stati gentilmente contemplati con cinque proposte di cocktail analcolici a 10 euro.

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Emergenza fame. Pronti a sfogliare il menu e scoprire le proposte di Andrea Fusco selezionate per il Chorus. Due le formule previste, la carta o il menu degustazione a 40 euro. La carta ha tre proposte, tutte a 35 euro: filetto di manzo alla Rossini, con il suo fondo, scaloppa di foie gras e tartufo nero; trancio di salmone Alaska con crema di riso venere, yogurt e germogli; oppur astice al vapore, con insalata di campo e frutta esotica. E poi dolce del giorno o tagliata di frutta. Il menu degustazione, invece, lo Chef Dinner Set, si compone di riso venere con noci, radicchio trevigiano e porcini; misticanza con patate, pesto di pistacchi e pomodori secchi; spiedino di gambero con pasta fillo con spuma tiepida di mortadella (in foto); insalata tiepida di patate, polpo e olive taggiasche; tartare di manzo con sale Maldon, gelato al parmigiano e aceto balsamico; paninetto di fois gras con cipolla di Tropea caramellata, maionese di fichi e tartufo nero estivo (consigliato); riso basmati al curry con pollo in salsa Teriyaki e pasta del giorno.

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Chorus Cafè c/o Auditorium della Conciliazione, via della Conciliazione 4, Roma. Tel. 06/68892774. Aperto dal martedì al sabato, dalle 19 all'una. Domenica e lunedì disponibilità per eventi privati. 

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