World Pizza Day 2024: otto pizze iconiche da provare (e riprovare) a Roma

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Foto di Andrea Di Lorenzo

World Pizza Day 2024. Il 17 gennaio è la giornata internazionale della pizza, uno dei piatti più amati della tradizione gastronomica italiana, con l’Arte tradizionale del pizzaiuolo napoletano, che dal 2017 è stata riconosciuta dall’Unesco come patrimonio culturale dell’umanità. La scelta della data non è casuale: in questa giornata si festeggia Sant’Antonio Abate, protettore degli animali ma anche dei fornai e dei pizzaioli.

La pizza “salva tasche”, il piatto della felicità

Secondo un’indagine Coldiretti/Ipsos, nel 2023 i consumi di pizza degli italiani sono aumentati del 14%, rivelandosi un piatto “salva tasche” a fronte della crisi dell’aumento dei prezzi, in questo caso alzatisi di 1/3 in meno rispetto alla media degli altri prodotti alimentari in commercio. Il 65% degli italiani ne ha mangiata almeno una a settimana nell’ultimo anno, ma non è certo solo la convenienza a portarci in pizzeria, bensì la sua bontà e la qualità della proposta, che nel nostro Paese ha raggiunto livelli altissimi, senza trascurare l’aspetto psicologico. In base a una ricerca condotta da BVA Doxa, la pizza è tra i piatti che più ci predispongono al buonumore a tavola.

Se fino a pochi anni fa non era scontato mangiare a Roma una pizza tonda con la T maiuscola e in linea di massima non si veniva nella Capitale pensando alla pizzeria come meta gastronomica principale, i rappresentati del Rinascimento della pizza romana, che sia alta o bassa, ci insegnano il contrario. Nella Città Eterna la proposta è sempre più ricca e variegata e noi per celebrare il World Pizza Day vi proponiamo una breve lista di pizze iconiche da provare a Roma, degne rappresentati di questa rinascita.

180g Pizzeria Romana

World Pizza Day 2024

Tra i piazzaioli che hanno contribuito maggiormente a portare la tonda romana nel suo momento d’oro c’è Jacopo Mercuro e la sua pizzeria 180 Grammi di via Genazzano, a Roma Est. Se questo piatto è riuscito ad affrancarsi dall’egemonia della pizza al taglio e dall’alternativa napoletana, è merito anche suo. Sulla sua pizza fina, scrocchiarella e leggera trovano spazio sia farciture classiche che topping ricercati, molti dei quali rappresentano degli itinerari di gusto. Tra questi c’è L’Origine del Ketchup: una pizza tonda con pomodoro tardivo, rivisitazione del ketchup originale a base di soia, colatura di alici e zenzero, salsa rubra, polvere di olive, croccante alla paprika affumicata e basilico. “Abbiamo giocato sulla vera origine del ketchup, che fondamentalmente è una salsa orientale a base di pesce fermentato. Da lì abbiamo fatto un percorso temporale in cui scomponiamo i vari ingredienti e lo riportiamo all’origine”, ci spiega Mercuro. Insomma, il ketchup come lo conosciamo noi in base alla sua versione commerciale non c’è sulla pizza perché la provocazione non sta nell’uso del condimento bell’e fatto, ma nel mettere un po’ in crisi le nostre certezze relative all’immagine standard che ne abbiamo. “La gente ci chiede: ‘Eh ma il ketchup dov’è?’. Poi leggi gli ingredienti e ti spiego il motivo. E’ diventata una delle nostre iconic“.

180 Grammi Pizzeria Romana. Via Genazzano 32, Roma. Tel. 347 999 8983. Via Tor de’ Schiavi 53 A, Roma. Tel. 391 144 6575 (Solo asporto). Sito. Facebook. Instagram.

A Rota Pizzeria Romanesca

Foto di Andrea di Lorenzo

“Torniamo alla pizza romana con il mattarello, non ha nulla da invidiare alle altre”, ci aveva raccontato nel 2020 Sami El Sabawy, pizzaiolo e socio insieme a Marco Pucciotti di A Rota (QUI il nostro articolo). Da allora, il suo percorso è in ascesa e la pizzeria di Tor Pignattara è un punto di riferimento per gli amanti della tonda romana, con la certezza di Samy che è lì, al di là del vetro, che impasta e inforna con dedizione e senza sosta. Tra una pizza patate e salsiccia e una ripiena, vale la pena provare l’esperienza della Samy Special, che cambia ogni mese, dove il pizzaiolo dà libero sfogo alla sua inventiva. In quello corrente, la proposta prevede una base di fiori di latte e bufala insieme, in uscita con puntarelle condite alla romana con olio, aceto aglio, sale e pepe, alici di cerata e gel all’arancia rossa. La Samy special rappresenta la mia fantasia. Io punto molto sulla tradizione di questo prodotto e questa pizza mi fa uscire un po’ dagli schemi e mi lascia essere libero. Sul genere che io faccio, posso dire che è l’innovazione e la tradizione messe insieme: lasciare un prodotto tradizionale, ma giocare con il condimento sopra”, ci spiega il pizzaiolo in vista della Giornata Mondiale della Pizza.

A Rota Pizzeria. Via di Tor Pignattara 190, Roma. Tel. 345 5479532. Facebook. Instagram.

San Martino Pizza & Bolle

Dietro al bancone di San Martino Pizza & Bolle c’è il pizzaiolo romano Alessio Muscas, coadiuvato per i topping dallo chef Francesco Azzaretto. La pizza che propongono per il Pizza Day 2024 è la 3 Pomodori + 1: un unico condimento coniugato su tre impasti diversi nelle loro tre sedi (la romana di San Martino, la napoletana di Sant’Isidoro e la pizza in teglia di San Biagio), studiando e calibrando il tutto per ogni tipologia di pizza. Tre pomodori differenti in tre consistenze diverse: datterino nudo, paccatella gialla del Vesuvio, datterino rosso semi-secco. Per completare, il fiordilatte dei Monti, un ristretto di pomodoro, la crema di basilico e l’olio evo. In questo caso, la base di pizza romana effetto crunch di Muscas crea un bel contrasto con il topping cremoso e vellutato. Croccante e gustosa, colorata e bilanciata fino all’ultimo morso. “Il World Pizza Day è una giornata molto importante. Non solo per il prodotto pizza che viene celebrato in tutto il mondo, ma anche per noi pizzaioli, che negli ultimi 10 anni abbiamo fatto una lavoro importante per l’evoluzione di tutto il settore, alzando sempre di più l’asticella, per offrire al cliente un’esperienza sempre più completa e di livello, ormai praticamente uguale a quella del ristorante, sia in cucina che in sala”, precisa Alessio Muscas.

San Martino Pizza & Bolle. Lungotevere di Pietra Papa 201, Roma. Tel. 06 558 4801. Sito. Facebook. Instagram.

L’Elementare

Un “divulgatore del nuovo concetto di pizza romana”. Così ama definirsi Mirko Rizzo della pizzeria l’Elementare, che ci ha parlato della sua passione per i lievitati in una lunga intervista del 2021 (QUI il nostro articolo). Dall’Appio-Tuscolano a Trastevere, fino a Testaccio, dove sta per aprire una nuova sede, la sua pizza bassa, scrocchiarella e leggera è un altro punto di riferimento per gli amanti della tonda romana, così come dei fritti e della birra artigianale. In menu, per provare una pizza dal sapore spicy, il nome è uno: “Datte foco“, con sugo alla ‘nduja di Spilinga Ethical Food Selection, provolone Del Monaco, fiordilatte Agerolese, ventricina piccante e salsa alla ‘nduja e finocchietto, da abbinare a una birra Weizen o Ipa.

L’Elementare. Via Benedetta 23, Roma. Tel.06 589 4016/ Via Licinio Stolone 92, Roma. Tel. 06 7720 8265. Sito. Facebook. Instagram.

I Quintili

Foto di Alberto Blasetti

Per chi appartiene al partito della pizza napoletana, I Quintili è un nome ben noto. Questo è il luogo dove assaporare pizze e fritti del Maestro Pizzaiolo Marco Quintili, che di impasti ne sa un bel po’, visto che ha iniziato a fare il mestiere del pizzaiolo a 14 anni in una pizzeria di Caserta, per poi approdare nella Capitale. Se passate in una delle diverse sedi della pizzeria (dalla prima a Tor Bella Monaca – temporaneamente chiusa – sono seguite quelle a Furio Camillo, a Montagnola e un corner a Mercato Centrale) e vedete un piatto che prende fuoco sul bancone, non c’è da preoccuparsi: è la scenografica amatriciana in fiamme. Il condimento include filetti di San Marzano DOP, cacio, pepe-cuvée della Tasmania, mozzarella di bufala, guanciale di maialino lucano allevato allo stato brado. Ad accenderla è un liquido infiammabile, creato dall’azienda I Quintili (sono gli unici al mondo a farlo), che viene appoggiato sopra al guanciale fresco e così il cliente può osservare non solo la fiamma ma il momento dello scioglimento del salume sopra al pecorino e al pomodoro. Una pizza dal sapore strong, sottolinea a Puntarella Marco Quintili, che sull’arte del pizzaiulo aggiunge: Essere artigiano è la cosa più bella perché puoi manipolare tutte le materie, conoscere la chimica degli impasti, fare un prodotto leggero, con una minore quantità di carboidrati. Dai Quintili essere artigiano significa anche far ricordare i sapori di una volta, in chiave contemporanea. La pizza deve essere tecnicamente napoletana, studiata”.

I Quintili. Via Francesco Cangiullo, 20, Roma. Tel. 06 540 0309 / Via Eurialo, 7c, Roma. Tel. 06 8007 7157 / Mercato Centrale Roma, Via Giovanni Giolitti, 36, Roma. Facebook. Instagram.

Seu Pizza Illuminati

Foto di Andrea Di Lorenzo

Da Seu Pizza Illuminati, a ogni cambio menu, Pier Daniele Seu (QUI la nostra intervista al pizzaiolo) mette in carta un “Assoluto“, ossia una tonda che valorizza tutte le peculiarità di un solo ingrediente vegetale. “Dall’assoluto di crucifere a quello di carciofi, passando per quello di zucca o di funghi, la linea degli assoluti rappresenta il mio personale modo di parlare di stagionalità, ma in modo diverso, con estro e creatività”, commenta Seu. Uno degli Assoluti più rappresentativi è quello di pomodoro che, ottenuto solo dopo una ricerca sulle pizze mono ingrediente, è anche versione lactose free“. Una proposta saporita e confortante, che può accontentare tutte le esigenze.

Seu Pizza Illuminati. Via Angelo Bargoni 10 – 18, Roma. Tel. 06 5883384. Sito. Facebook. Instagram.

Piccolo Buco

A due passi da Fontana di Trevi c’è il Piccolo Buco, dove mangiare una pizza dal bordo alto, saporita (ve ne abbiamo parlato QUI), che è approdata anche in quel di Chicago con la sua seconda sede. La pizzeria, con forno a legna del 1916, che veniva usato per cuocere castagnaccio e dolci, si trova immersa in una zona molto turistica, ma chi pensa di trovare un prodotto altrettanto turistico sbaglia. La pizza a forma di “ciambella” di Luca Issa merita di essere assaggiata e questo periodo dell’anno è il momento ideale, considerando la minore quantità di visitatori dall’estero rispetto all’alta stagione. Non è possibile prenotare: quindi, armatevi di pazienza e mettetevi in fila per assaporare una margherita coi fiocchi.

Piccolo Buco. Via del Lavatore 91, Roma. Tel. 06 69380163. Facebook. Instagram

Sbanco

Dietro al progetto di Sbanco c’è sempre l’imprenditore Pucciotti, che di locali in città ne ha parecchi e tutti di successo, come anche nel caso di A Rota. Ma se Tor Pignattara è diventata la Mecca per gli amanti della pizza bassa stesa al mattarello, da Sbanco all’Appio Latino la tonda di Iacopo Alberti si fa riconoscere per il suo cornicione pronunciato e un pomodoro che sa di pomodoro, esaltato al meglio dall’olio Evo. Dal primo giorno in cui è finita nel menu, c’è una pizza che è entrata nella lista delle favorite dei clienti di Sbanco: La Margherita Romanesca, con pomodoro, fiordilatte laziale, pecorino romano DOP e mentuccia romana, perché spesso, bastano pochi ingredienti per trovare la combinazione giusta.

Sbanco. Via Siria 1, Roma. Tel. 06 789318. Sito. Facebook. Instagram.

 

World Pizza Day 2024

 

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