
Brado Roma, tel. 375 514 0851. Mattoncini rossi, cucina a vista e dettagli in legno nel nuovo locale di Roma in zona Tuscolana, che riportano alla mente un rifugio di montagna di qualche paesino sperduto del Nord Europa dove la birra artigianale riscalda dal freddo invernale. Nato quasi per caso dall’idea di Augusto, Beppe, Mirko, Christian e Manuel, tre fratelli e due cugini con la passione per la birra artigianale, Brado ha aperto il 29 settembre 2018, portando a tavola i sapori del bosco. Un ambiente semplice e informale e allo stesso tempo accogliente.
I fornitori sono Agricola Nera, azienda di Narni che alleva avicoli e maiali di Cinta Senese in totale libertà, portata avanti da Vittorio Scoccini; La Mascionara, piccola realtà sul lago di Campotosto capitanata da Rinaldo d’Alessio con la sua selezione di formaggi e di guanciale. Per la selvaggina si sono affidati ad Aldo Zivieri e la sua macelleria di Bologna che trattano ogni tipo di carne con cura e devozione. Le patate e i legumi provengono dall’azienda agricola di Riccardo Santoponte, nella zona di Avezzano, più precisamente da Magliano dei Marsi. Infine l’olio: tutto di olive 100% umbre, di Trevi, dove l’azienda Olio Flaminio, grazie alla passione di Irene Guidobaldi produce olio come una volta, in una filiera che è diventata “Patrimonio agricolo di rilevanza mondiale della FAO”.
Ma ora arriviamo al menu, ideato dal giovane chef Matteo Militello, ispirato alla grande tradizione rurale, con piatti a base di carne di selvaggina come cervo, cinghiale e capriolo, bovini e suini allevati in natura in allevamenti non intensivi. Allo stato brado appunto. Si parte con le diverse varianti di cartocci di patate (6 euro) o con i sfilacci di cinta senese (8 euro). Poi la tradizionale torta al testo umbra, conosciuta anche come Crescia, è la torta salata cotta nel testo, il tradizionale disco in ghisa e farcita in vari modi: classico con mortadella o capocollo di mora romagnola (6 euro), con salsiccia di cinta senese affumicata al legno di faggio e verdura di stagione (8 euro) o pulled pork di cinta senese. Immancabili i taglieri di salumi e formaggi (12 euro) o la tartare di selvaggina del giorno (14 euro). Passando ai primi, disponibili anche per celiaci, si passa dalle mezze pappardelle al ragù di cinghiale (12 euro) ai maltagliati con lardo, cime di rapa e salsiccia di daino (12 euro).
Ma qui la carne, ovviamente, la fa da padrona. Tagliata di selvaggina (24 euro), bun con burger di cinghiale e pancetta croccante (16 euro) o faraona bardata alle erbe aromatiche (16 euro), il tutto da condire con salse fatte in casa. E per finire i dolci, disponibili in due misure: il tiramisù con crumble di cacao (3 o 6 euro), la cheesecake al lampone (3 o 6 euro) o la bavarese al fondente, frolla salata e pistacchio (3 o 6 euro).
Ampia la proposta di birre artigianali con un grande impianto a 12 vie (10 colonne + 2 pompe inglesi) con cella frigo dedicata, whiskey, bourbon, mezcal, tequila, rum, vermouth, gin tonic, cocktail e vini.
Brado, viale Amelia 42, Roma – Tel. 375 514 0851 Sito, Facebook.