Masterchef 3, una farsa con conflitto d'interesse. Federico primo, Almo a ruota, Enrica terza. Il verdetto di Masterchef arriva nel consueto quadro grottesco di accuse di brogli e grida scomposte un'Italia che non riesce a garantire certezze e trasparenza neanche in un programma televisivo. La diretta della finale, premiata dal pubblico, viene travolta dalle polemiche per il disastro della regia e per le accuse di combine. A lanciare il guanto è il secondo classificato Almo, che a Repubblica parla apertamente di farsa. Uno dei piatti del professorino Federico, simpatico come una congiuntivite, avrebbe avuto un odore di detersivo, secondo un giudice. Giudizio poi tagliato nel montaggio, madre di tutte le manipolazioni.
Se a questo aggiungiamo le accuse a Federico, che da anni sarebbe collaboratore di Barilla, main sponsor del programma, il pranzo e' servito. Pronto per essere ingollato da tutti i dietrologi nazionali (quelli che vedono nel successo della Grande Bellezza agli Oscar la mano nascosta di Berlusconi) e da tutti quelli che sguazzano nel mantra del "e' tutto marcio, sono tutti dei ladri". Noi, nel frattempo, si mangia pasta fatta in casa, per non sbagliare.