‘Spesa sospesa’: a Milano in un mese 90 pacchi di cibo per le persone in difficoltà

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I milanesi hanno risposto bene: la Spesa Sospesa funziona. Sono già stati raccolti novanta pacchi di cibo, pronti a essere distribuiti alle persone in difficoltà. L’iniziativa di Coldiretti Lombardia e Banco Alimentaredi cui abbiamo parlato alla suo avvio, fa un primo bilancio a un mese di attività.

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Partito il 13 dicembre, nel giorno di Santa Lucia, presso la bottega agricola di Corso San Gottardo 41 a Milano, il progetto sperimentale funziona così: fai i tuoi acquisti in negozio, paghi e prima di andare aggiungi 3 euro con i quali compri una mini borsa con pasta, uova e salsa di pomodoro che il Banco Alimentare consegnerà a persone in situazioni di bisogno. “C’è chi aderisce subito, c’è chi prima chiede informazioni e chi invece non si fida, anche se non lo dice – spiega Giuseppe Licata, uno dei titolari della bottega agricola di Corso San Gottardo a Milano – ma la collaborazione con il Banco Alimentare è motivata proprio dalla volontà di garantire la massima trasparenza all’iniziativa e l’arrivo degli aiuti a chi ha effettivamente bisogno”.

baguette en attente

Il progetto è stato realizzato sulla scia della tradizione napoletana del “caffè sospeso”, cioè l’usanza di lasciare un caffè pagato al bar del quale possa beneficiare chi non può permetterselo. In Italia sono oltre 18 milioni le persone a rischio povertà, quasi un italiano su tre (il 29,9 per cento), ma iniziative simili esistono anche all’estero: la Francia ha dato vita alla rete della baguette en attente grazie alla quale si entra in panetteria e si acquistano due filoncini uno per sé e una per chi non ha possibilità di comprarlo. La “Spesa Sospesa” durerà fino al 13 dicembre 2014 ed è allo studio una sua estensione in Lombardia in tutte le botteghe agricole di Campagna Amica e nei 150 farmers’ market attivi sul territorio regionale.

© Il Fatto Quotidiano / Puntarella Rossa