
Nuove aperture a Roma estate 2024. Anche la stagione più calda riserva novità che puntualmente, come ogni mese, andiamo a raccontarvi. Di alcune ne abbiamo già parlato nel dettaglio. Dalla bottega di specialità toscane (senesi soprattutto) Le Crete a Sponda, il giardino di Montesacro direttamente sulla riva Aniene. Ma c’è anche chi, accanto ad attività ben rodate, si lancia in nuove avventure: è il caso di Leonardo Vignoli di Cesare al Casaletto che ha aperto, a pochi passi dalla sua trattoria, Da Cesare Laboratorio, con piatti della tradizione da portar via e uno spazio dedicato alla panificazione. In zona piazza Fiume, ha invece inaugurato da qualche tempo Anna al 20, un bolognese 2.0 che alterna ricette classiche e contaminazioni.
Ma le novità non sono ancora finite. Ecco le nuove aperture dell’estate 2024 a Roma.
Nuove aperture a Roma estate 2024
La Bouteillerie di Federico Prodon – Parioli
Dopo l’apertura delle sue pasticcerie, prima a Borgo Pio e poi ai Parioli, Federico Prodon non si ferma e inaugura il 4 luglio un nuovo spazio, all’interno della sede del locale in via Schiaparelli. La Bouteillerie, questo il nome scelto, si caratterizza per la proposta salata e un’ampia scelta di vini: lievitati (soprattutto croissant integrali con lievito madre farciti con verdure e prodotti di gastronomia), pan brioche, pizzette di sfoglia, pizzette all’olio e fleur de sel, anacardi al tartufo, taralli di Giovinazzo. La carta dei vini presenta una maggioranza di etichette francesi, tra Champagne e bottiglie rare. Da non perdere “Tu me fais tourner la tête”, un gelato gastronomico al burro di Isigny e acciuga del Cantabrico, servito su un frollino di Parmigiano Reggiano 24 mesi.
La Bouteillerie. Via Schiaparelli 21, Roma. Instagram
Stefano Ferrara Gelateria – Infernetto
Dopo l’inaugurazione del format Formaessenza, il maestro gelaterie Stefano Ferrara apre il secondo laboratorio e punto vendita romano con una proposta tradizionale, questa volta però si sposta poco fuori Roma, all’Infernetto. Un locale di 130 mq con un bancone a carapine lungo più di 5 metri, un tavolo sociale per la degustazione e un laboratorio a vista: qui si può assaggiare un prodotto di grande qualità, realizzato con le materie prime naturali, che seguono la stagionalità e provengono da fornitori selezionati. Coni e coppette, quindi, per 24 gusti disponibili (a cui si aggiungono sei proposte per cremolati e granite): dalle creme tradizionali (pistacchio, nocciola, cioccolato, crema, stracciatella ) alla frutta di stagione. Presenti anche gusti della tradizione interpretati in chiave moderna, con un focus speciale sul cioccolato grazie alla presenza di grandi varietà di monorigine. Non mancheranno i gusti più amati come la GGianduia, il Fior di sale Rock, l’Arachide Esquisita e Sesamo nero con amarene di Cantiano.
Stefano Ferrara Gelateria. Via Francesco Cilea 244/246, Roma. Instagram
Ie Koji – Cipro
Lo scorso 29 giugno ha inaugurato Ie Koji, in zona Cipro, nuova insegna dello chef Koji Nakai (già proprietario di Nakai) e Roberto Salvati (proprietario di Sakana Sushi). “Abbiamo voluto ricreare un izakaya, la tradizionale osteria giapponese, in un ambiente casalingo dove si possono mangiare i piatti che cucinava mia nonna” spiega lo chef. Ie Koji significa infatti La Casa di Koji. Appena 38 coperti interni (ma presto arriveranno anche quelli esterni) e un’unica sala dove vengono serviti piatti di crudo, come il sashimi, ma sono le preparazioni cotte le vere protagoniste, che si alternano tra carne, pesce e molti vegetali. Tra i piatti da provare il ramen senza brodo, Tokyo abura soba, con uovo, spinaci e pancetta di maiale brasata, e il Mini sukiyaki, uno stufato di verdure con tofu, straccetti di manzo e verdure servito direttamente su un pentolino a tavola, mentre ancora sta cuocendo.
Ie Koji. Via Marcantonio Bragadin 13, Roma. Tel. 348 4302368. Instagram
Enosake – San Giovanni
A giugno 2024 ha aperto in sordina anche Enosake, la nuova creatura dell’imprenditore Marco Wu, attivo nella distribuzione di prodotti alimentari nei ristoranti cinesi e giapponesi della Capitale e conosciuto anche per i suoi due indirizzi, Astemio a Monti e Quartino all’Esquilino. Una formula vincente, la sua, che affianca una proposta gastronomica non troppo elaborata (diversa per ogni insegna) a un’ampia cantina. Qui da Enosake, a San Giovanni, si è deciso di puntare sulla cultura giapponese. Una carta che propone sushi, sashimi, tempura, gyoza e zuppe, con una grande materia prima, ma soprattutto si punta molto sul sake e i distillati giapponesi che vengono proposti in abbinamento ai piatti e che sono la base di cocktail di ispirazione nipponica. Non mancano, ovviamente, numerose bottiglie di vino (anche da acquistare e portar via).
Enosake. Viale Carlo Felice 29/31, Roma. Tel. 06 70492958. Instagram
Stendhal Milano – Centro
Il 2 luglio ha aperto il primo ristorante milanese a Roma: Stendhal Milano, istituzione meneghina dal 1988 nel capoluogo lombardo che ora tenta l’avventura nella Capitale, all’interno della Galleria Alberto Sordi. Un locale di due piani dagli interni di design e un’offerta all day long dal pranzo al dopocena. A guidare la cucina c’è lo chef Edoardo Ferrera che propone piatti della tradizione: risotto giallo, cotoletta, mondeghili e anche qualche classico della cucina italiana e omaggi a Roma, come il ‘Meneghino Stendhal’, il supplì ‘alla milanese’ con riso giallo, ossobuco e gremolada fondente realizzato in collaborazione con Supplizio di Arcangelo Dandini.
Stendhal Milano. Galleria Alberto Sordi, Roma. Sito
Bap – Porta Pia
Novità anche in zona Porta Pia, per la precisione in via Cadorna 5. Qui ha appena aperto Bap, locale dal respiro internazionale con una proposta sempre diversa per ogni momento della giornata, nato da un’idea di tre giovanissimi: Giulia Mauceri (classe 1990), Marianna Gallo (classe ’96) e Matteo Anselmi (classe ’94). Si parte dal caffè specialty e dalla colazione con lievitati, croissant e cornetti, torte, pancake, tartellette alla frutta, per proseguire con una breve carta del pranzo, tra Gyoza di ossobuco e Tartare di manzo con shiso. Bap è aperto anche per merenda e aperitivo, con piccole proposte dalla cucina e una carta di cocktail. La sera, invece, il locale cambia veste e si trasforma per cena in un ristorante fine dining con i piatti dello chef Matteo Anselmi: “L’ispirazione principale è l’Oriente – racconta -, la cucina giapponese in particolare, mia grande passione. Suggestioni dal Sol Levante che si uniscono alla tradizione nostrana, sia nei gusti che per gli impiattamenti”.
Bap. Via Raffaele Cadorna 5, Roma. Tel. 06 2428174. Sito
Primo San Lorenzo – San Lorenzo
Tra le numerose aperture che negli ultimi mesi stanno animando la zona di San Lorenzo, c’è anche Primo San Lorenzo che vede al timone Luca Moretti ed Elisa Morbiato. Primo è un grande locale di 400 mq che può ospitare circa 150 coperti tra interni ed esterni, si presenta come un classico loft dall’aria londinese, con lucernari, materiali come ferro e legno, divani chesterfied, impianti di aerazione, cucina a vista e tavoli sociali. Il progetto nasce però dall’acquisizione del Birrificio Birradamare (il più grande birrificio del Centro Italia con sede a Fiumicino e produttrice di una delle prime birre artigianali romane) da parte del Birrificio Primo che, a sua volta, sarà l’estensione del locale di San Lorenzo, dove verrà prodotta la birra che sarà poi venduta nel locale. Va da sé che la birra artigianale è uno dei pilastri intorno a cui ruota il progetto, con una proposta che cambia settimanalmente. Accanto ci sono cocktail, oltre 30 gin e una carta dei vini da circa 80 etichette. E poi la pizza romana preparata dal pizzaiolo Flavio Bisegna e gli smash burger, serviti con carne di entrecote, salse home made e panini fatti in casa. In cucina c’è lo chef Francesco Cionci, che alterna cotture a bassa temperatura e fritture.
Primo San Lorenzo. Via degli Etruschi 5, Roma. Tel. 06 33977566. Instagram
Serafino – Casal del Marmo
Serafino è la nuova apertura fuori dal centro città, nella parte nord ovest, su via Casal del Marmo. Il nome è un gioco di parole, Fino a sera, per raccontare l’offerta dell’insegna che propone “una nuova veste per l’aperitivo, che non sia solo quello classico e fugace, ma una giusta e gustosa pausa oppure un momento di relax per la cena, con piatti preparati espressi da noi e anche un dopo cena con cocktail classici e signature“, spiega Luca Crudeli, direttore e bar manager che ha alle spalle diverse esperienze come quella da Santo a Trastevere. Tapas e piattini golosi come lo gnocco fritto, formaggi e salumi, ma anche primi della tradizione, carne allo spiedo e proposte vegetariane. La carta dei vini spazia da nord a sud, con focus sul Lazio, mentre la drink list alterna classici e signature, come il Serafino Fizz con vodka al cardamomo, purea di cocco, succo di lime, albume e soda.
Serafino. Via Casal del Marmo 228, Roma. Tel. 331 8078806. Sito
Street Fish La Rosetta – Centro
A due passi dal Pantheon, Massimo Riccioli, proprietario del noto ristorante di pesce La Rosetta, apre Street Fish La Rosetta, che per l’estate 2024 farà il consueto rodaggio iniziale, prima dell’inaugurazione vera e propria a settembre, come anticipa il Gambero Rosso. Cosa si mangia? Rosette, il pane storico di Roma, farcite di pesce: burger di tonno, cotoletta di dentice, parmigiana di alici e in futuro, forse, anche salumi di mare fatti in casa, sempre con materie prime di qualità.
Street Fish La Rosetta. Via della Rosetta 10, Roma. Instagram