Supplizio a Roma, Arcangelo Dandini apre la terza sede: ecco le novità

arcangelo dandini
Foto di Alberto Blasetti

Supplizio a Roma fa il tris con una nuova sede in via Bergamo, a due passi da Piazza Fiume.

Dopo la bottega di via dei Banchi Vecchi e quella all’interno del Mercato Centrale della Stazione Termini, lo chef Arcangelo Dandini porta in città un’altra insegna. Il terzo arrivato in casa Supplizio è aperto dallo scorso 3 aprile, ma è già destinato a lasciare il segno nel mondo dello street food romano, che Dandini ha nobilitato, partendo da uno dei suoi più amati protagonisti: il supplì. Il nuovo format prevede il consumo del cibo al tavolo, in un ambiente di più ampio respiro rispetto alla location in centro storico. Il tutto abbinato a un buon calice di vino. Potremmo definirlo un bistrot 2.0, sempre legato al cibo di strada, spiega a Puntarella lo chef, accompagnato in questa nuova avventura dal suo socio Fabrizio Piazzolla.

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Dandini e lo street food

Arcangelo Dandini e il suo socio Fabrizio Piazzolla
Arcangelo Dandini e Fabrizio Piazzolla. Foto di Alberto Blasetti

Il rapporto di Dandini con il cibo di strada è sincero e viscerale: “E’ radicato nelle mie radici. Non è un cibo povero ma un cibo che è alla portata di tutti. Ha una grande accezione positiva. Coltivo qualcosa che è popolare e consente a tutti di mangiare con dieci euro. Negli anni Settanta avremmo detto proletario, insomma non è elitario”. Ma anche il concetto di comfort food conta, perché il supplì è per Arcangelo un cibo del ricordo, della memoria, quando da bambino andava al mare e lo mangiava in una rosticceria ad Anzio. “Me lo faceva anche mia nonna, ma nella ricetta io ho avuto una mia evoluzione e contemporaneità”, aggiunge.

Il supplì di Supplizio by Arcangelo Dandini
Foto di Alberto Blasetti

Da adulto questa passione per il supplì si è fatta quasi un’ossessione alimentare, che lo ha portato a testarlo un po’ ovunque a Roma, per poi dare vita nel 2014, anno di apertura a Banchi Vecchi, a un progetto che avesse al centro proprio quel risotto riposato, panato e fritto, nella sua iconica forma. “Ho voluto portarlo all’estremo della sua identificazione nella forma e nella materia prima utilizzata, di altissimo livello. Potremmo dire a un ambito più colto. Sono stato il primo a metterlo nel mio ristorante di via Belli 20 anni fa. All’epoca si trovava solo nelle pizzerie”.

L’ambiente del nuovo Supplizio a Roma

Gli interni del nuovo Supplizio a via Bergamo
Foto di Alberto Blasetti

La nuova bottega di via Bergamo rispetta nello stile e nei contenuti la sede in centro storico: un ambiente caldo, accogliente e curato in ogni dettaglio. Con una novità: una sala di circa 50 mq, dove ci si potrà sedere. Poi un grande bancone, per un totale di circa 30 coperti (20 sui tavoli e 10 sui divani). “Non voglio però entrare in un mood di ristorazione classica, bensì quella di un bistrot veloce, sottolinea Dandini. L’orario di apertura è da mezzogiorno alle 15.30/16 e poi dalle 17 fino alle 21.30/22.

Il menu e le novità del nuovo Supplizio a via Bergamo

I fritti di Supplizio
Foto di Alberto Blasetti

Il menu è più o meno lo stesso rispetto agli altri due locali, ma con delle new entry. Protagonista indiscusso resta sempre lui, sua maestà il supplì dalla panatura croccante e corposa (3 euro), presente nella versione originale romana (con le rigaglie di pollo), così come classico, nella variante al pomodoro e basilico senza carne, cacio e pepe, all’amatriciana e alla carbonara. Poi altri fritti (tra i 2 e gli 8 euro): il filetto di baccalà, le polpette di alici e il suo “garum”, la mozzarella in carrozza, che diventa il “Pan dorato“, la crocchetta di patate o la crema fritta.

da supplizio a roma c'è una proposta di soli vini laziali
Foto di Alberto Blasetti

Passando alle novità, dalla cucina di via Bergamo usciranno piatti come gli gnocchi alla romana, con sopra cacio e pepe, burro e salvia o burro e alici. Poi i cannolicchi, con pomodoro, pecorino, aglio e peperoncino, “Un tempo erano il cibo della comunità. Si metteva al centro la pentola e si mangiava con il cucchiaio”, ricorda l’oste. Poi sarà presente la trippa, perché nel nuovo Supplizio sarà più facile servirla al tavolo. Non mancheranno i panzerotti. “Fabrizio è pugliese, abbiamo una ricetta strepitosa”. C’è infine l’altra grande novità: una carta ben costruita di soli vini laziali, proposti anche al bicchiere e selezionati per essere abbinati al cibo. Il supplì si gusterà al tavolo, con un wine pairing perfetto.

Supplizio. Via Bergamo 24, Roma. Sito. Facebook. Instagram

 

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