Le Rose a Genzano, l’azienda agricola biologica dei Castelli con vino, olio e cucina

Le Rose a Genzano. Il panorama enogastronomico dei Castelli Romani è sempre più variegato, e non mancano aziende agricole, produttori di vino e agriturismi che offrono anche servizi di ristorazione; uno stile ben delineato e costruito su una cucina di territorio che punta a promuoverlo. Infatti, la loro offerta si basa principalmente sui prodotti dei loro orti o forniti comunque da altre piccole aziende del territorio. È il caso de Le Rose a Genzano, un’azienda agricola biologica a conduzione familiare che produce vino, olio e prodotti orticoli utilizzati nella cucina del loro ristorante, guidata dallo chef  Simone Marotti. Le Rose nasce nel 2003 per merito di Cataldo Piccarretta, che ancora oggi, supportato dalle figlie Velia e Francesca in ufficio e in cantina, è il motore dell’azienda: insieme all’enologo pensa e realizza i vini, insieme allo chef, il menu. 

Il Vino de Le Rose

Caratterizzati dai venti provenienti dal mare e dal suolo vulcanico tipico dei Castelli Romani, i vini dell’Azienda Agricola Le Rose sono prodotti a partire da uve autoctone del territorio, come la Malvasia Puntinata, e da uve meno conosciute nel Lazio, come Fiano e Petit Manseng. La produzione del vino rispetta ovviamente i regimi dell’agricoltura biologica, fondamento della filosofia de Le Rose basata sulla riduzione al minimo dell’impatto ambientale, perché “amare il territorio significa prima di tutto proteggerlo”.

Impegnata in quello che ormai è l’obiettivo comune di molti produttori del territorio, Le Rose di Genzano crede nella ricerca della qualità a tutti i costi come strumento di rilancio del Lazio. Essenziale al raggiungimento di questo fine è il lavoro giornaliero “dedicato alla creazione di prodotti buoni, sani e sostenibili che possano rappresentare al meglio le potenzialità dimenticate di quel territorio”.

I nostri assaggi

Di seguito, i vini dell’azienda Le Rose che abbiamo assaggiato:

Colle dei Marmi- IGP Fiano Lazio

Il nome di questo bianco deriva dalla via che costeggia la prima vigna piantata a Le Rose. Il suo carattere deciso ed il suo colore giallo dorato sono dovuti all’uso di botti di legno in più passaggi della sua fase produttiva. È una produzione limitata e il suo affinamento dura un anno in più rispetto agli altri vini prodotti dall’azienda di Genzano. Questo Fiano al naso regala note fruttate ed agrumate, con sentori vanigliati e burrosi, che si ritrovano poi anche nel sorso.

La Faiola – IGP Lazio bianco

La Faiola è un altro bianco prodotto da Le Rose, di colore giallo paglierino, da un blend di uve Verdicchio, Bombino e Grechetto. In questa bottiglia si ritrova la mineralità tipica del territorio vulcanico dei Castelli Romani, risultando al contempo anche fresco e delicato grazie alla lavorazione in cantina effettuata proprio per ottenere questo risultato di qualità. La Faiola regala al naso note agrumate ed erbacee ed un gusto deciso e persistente in bocca.

Artemisia – IGP Malvasia Puntinata Lazio

La Malvasia è un vitigno autoctono del territorio la cui qualità è stata riscoperta recentemente, per questo alcune aziende del territorio, tra cui Le Rose di Genzano, decidono spesso di vinificarlo in purezza. Tutte le caratteristiche di questa uva vengono preservate grazie alla lavorazione in cantina e si ritrovano al naso con note floreali e fruttate, con sentori di frutta secca e leggermente speziati. Anche in questo caso, al palato si ritrova la sapidità tipica del territorio vulcanico dei Castelli Romani.

La Faiola Rosso – IGP Cesanese Lazio

Le uve Cesanese utilizzate per questo vino provengono da vigne di età diverse, che con la lavorazione in cantina e l’affinamento danno vita ad un vino fresco e ricco. Alla vista questo Cesanese si presenta di un bel rosso rubino intenso, mentre al naso regala frutti rossi e tabacco, particolare aroma proveniente dall’affinamento in botti di legno. In bocca è fresco e sapido con tannini delicati ed avvolgenti.

Gli altri prodotti de Le Rose

Come ci ha raccontato Velia, una delle due figlie di Cataldo alla guida dell’azienda, quella del loro olio biologico estratto a freddo è una produzione di 400 litri all’anno provenienti da 600 piante di ulivo, che rispetta la linea qualitativa de Le Rose e la loro filosofia di promozione del territorio laziale. Infatti, le cultivar di olive utilizzate sono tutte le classiche diffuse nella zona, raccolte a mano e frante in giornata nel vicino comune di Velletri, in un frantoio biologico. Il risultato è un olio delicato e armonico, con piacevoli note fruttate. 

Quando le stagioni e la natura lo permettono l’azienda produce anche marmellate ottenute dai frutti dei loro alberi e altri prodotti orticoli, come le erbe aromatiche e spontanee che lo chef coglie personalmente per poi utilizzarle nei suoi piatti che in alcune occasione hanno visto utilizzate anche le foglie delle loro viti.

La cucina di territorio 

Il ristorante dell’Azienda Agricola biologica Le Rose di Genzano è dotato di un’ampia sala a vetri molto luminosa con terrazza esterna, per le giornate di sole, dove è possibile degustare al calice tutti i vini prodotti dall’azienda, il loro olio e i piatti preparati dallo chef Simone Marotti.

La cucina de Le Rose è una cucina senza pretese, semplice, genuina e lontana dai dogmi della scuola gourmet. Le ricette proposte sono ideate a partire dai prodotti orticoli e frutticoli dell’azienda e da quelli forniti da piccoli produttori del territorio, sempre stagionali, che concorrono a mantenere alta la qualità dei piatti proposti. Questi piatti sono parte di menu particolari che cambiano a ritmi molto veloci, quasi ogni mese.

Dal menu corrente che però cambierà a breve, abbiamo assaggiato alcuni piatti con ingredienti di produzione propria dell’azienda Le Rose. Le loro arance le abbiamo ritrovate nell’antipasto di sfera di baccalà e arancia su insalata di agretti con uvetta e scaglie di mandorle (12 euro). I loro carciofi e la mentuccia negli spaghettoni affumicati con carciofi alle tre consistenze e mentuccia romana (14 euro).

Le loro erbe spontanee ed aromatiche, come salvia ed ortica, le abbiamo ritrovate insieme ad altri ingredienti territoriali interessanti, come il coregone, pesce proveniente dal lago di Nemi, che abbiamo assaggiato prima negli spaghettoni con pesto di ortica, coregone di Nemi e buccia di arancia candita piccante (14 euro), e poi nel fish and chips del lago di Nemi, foglie di borragine e salvia fritte e maionese vegana al pompelmo (18 euro).

Un altro ingrediente territoriale ritrovato nei piatti assaggiati è il prosciutto di Bassiano affumicato al faggio, proposto con insalatina di puntarelle , patate alla griglia, pomodori secchi e salsa alle acciughe (12 euro).

Azienda Agricola Biologica Le Rose. Via Ponte Tre Armi 25, Genzano di Roma (RM). Tel. 06 93709671 – 378 3024290. Sito. Facebook. Instagram

 

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