Bonelli’s a Roma. Il quartiere Portuense, dalla metà di gennaio 2024, ha un nuovo indirizzo per mangiare, bere e non solo. Si tratta di Bonelli’s, nuova realtà nata da tre amici, compagni di scuola e imprenditori che, come recita il sottotitolo “Dining Lovers dal 1981”, amano stare a tavola da oltre 40 anni: Fabrizia Rezzonico, Stefano Mirra e Daniele Maragnani, che a proposito del loro locale dicono: “Non è un locale alla moda perché le mode passano, è un luogo per tutti. Un punto di ritrovo accogliente, dove non serve apparire, dove ci sente a casa e mai soli”. E chiaramente, il nome Bonelli’s spiega il forte attaccamento alla zona.
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Il locale nasce dal recupero di un vivaio urbano (nel giardino, infatti, c’è una bellissima e imponente magnolia) ed è stato pensato un po’ come una casa. Internamente ci sono 50 posti, e altri 50 fuori con la bella stagione. Tutto l’ambente è avvolto dalle ampie vetrate, con la cucina-laboratorio a vista, il tetto mansardato, le mensole in ferro (lo stesso del sottotetto) e le piante che scendono dal soffitto.
Un bel bancone in legno accompagna i clienti in una sorta di salotto dove, tra vecchie lampade, specchi, cornici e antiche foto di famiglia, si trova un’atmosfera informale. Alla guida della sala c’è Dario Fiorentini.
Da Bonelli’s le porte si aprono dall’aperitivo al dopocena e ogni sabato e domenica, in primavera, si aggiungerà il brunch-pranzo, che include anche il tempo per tè e tisane del pomeriggio. Non solo mangiare e bere. Il locale è stato anche concepito come uno spazio coworking, per occasioni di lavoro o studio da remoto, con Wi-Fi fibra gratuito, prese per computer e due banconi sociali. C’è poi una zona lounge nel dehors con divanetti su prato all’inglese per eventi all’aperto e, infine, un orto sperimentale per la coltivazione di fiori eduli ed erbe aromatiche.
Cosa si mangia da Bonelli’s a Roma
E veniamo alla proposta gastronomica. Dei tre soci è Daniele Maragnani a occuparsi della cucina, con la sua esperienza di oltre vent’anni, anche all’estero. “Porto a tavola una cucina italiana rivisitata in chiave moderna, di gusto e senza troppi giri di parole – spiega -. La mia è una filosofia gastronomica di nicchia, di ricerca dei piccoli produttori, che preferisce strade non convenzionali per ripensare piatti classici mediterranei con twist creativi ispirati all’Oriente e al Sudamerica”. Nei sui piatti, però, c’è anche la tradizione romana.
Dalle Polpette di bollito con panatura ai cereali, purè di patate di Leonessa agli agrumi e verdure (12 euro) all’Ajo, ojo, peperoncino e carpaccio di gambero rosso al lime con spaghetti del Pastificio Mancini (18), ma c’è spazio anche per la Bonelli’s Amatriciana con mezze maniche fresche, datterino infornato e guanciale croccante (14) e il Carciofo un pò romano, un pò giudio (10). Per gli amanti della carne dalla cucina arrivano il Maialino porchettato e marinato alla birra con purè di carote affumicate e cavolo cappuccio marinato (20) e la Tagliata di diaframma, millefoglie di patate e broccoletti (20). In carta anche diversi piatti vegetariani come gli Gnocchi di rapa rossa, spuma di patate, ricotta affumicata e tè nero (14) e la Tagliata di cavolfiore, spinaci saltati con uvetta e pinoli (12).
Cosa si beve da Bonelli’s a Roma
Alla drink list e alla cantina ci pensa Ivano Gambacorta, barman e proprietario dell’Argot Prati, che ha portato dietro il bancone di Bonelli’s la bartender Erika Serravalli. In carta troviamo 10 signature (come il Flora Mansion con Aperol alle more, St. Germain e Prosecco, e l’Old School con Gin, Campari, Vermouth e Liquore alla genziana) e un mocktail, ma c’è spazio alla personalizzazione seguendo i gusti dei clienti. La cantina unisce etichette di piccoli produttori e grandi cantine, con qualche vino naturale.
Bonelli’s – Dining Lovers dal 1981. Via Pasquale Baffi 1, Roma. Tel. 393 7078071. Sito. Instagram
Aperto dal martedì al venerdì dalle 18 a mezzanotte. Sabato dalle 12.30 a mezzanotte. Domenica dalle 12.30 alle 16.30, Chiuso il lunedì
