Biscottificio Innocenti a Trastevere, dolci e pizzette come una volta

Biscottificio Innocenti a Trastevere, dolci e pizzette come una volta 2

Biscottificio Innocenti a Trastevere. Al civico 21 di via della Luce a Trastevere, c’è una bottega che è ormai parte della storia stessa del rione. Un’antica fabbrica di biscotti nata e cresciuta grazie a quattro generazioni di artigiani. Con il suo profumo di dolci appena sfornati, il Biscottificio Artigiano Innocenti cattura l’attenzione di chiunque si trovi a camminare nei paraggi del locale, lontano dalla movida trasteverina e in una delle zone più caratteristiche della Capitale, dove strade e case conservano un fascino antico.

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Biscottificio Innocenti

Già dalle vetrate esterne del negozio è possibile scorgere crostate e biscotti secchi artigianali, tutti realizzati senza conservanti di origine animale, ordinatamente adagiati su vassoi e cestini. Entrando all’interno, sulla parete sinistra non sfuggono all’attenzione del cliente le foto autografate di vari personaggi dello spettacolo che hanno varcato la soglia del biscottificio, tra i quali, per fare qualche nome, Albano e Romina. Accanto all’immagine della cantante, c’è un articolo di Repubblica (incorniciato) dedicato al biscottificio. Basta leggere la firma per capire il perché: l’autore è Emanuele Trevi, Premio Strega 2021. Sulla destra, dietro il bancone, il cuore pulsante della bottega: un grande forno vintage giallastro, lungo circa 16 metri, alle spalle del quale si intravede il laboratorio.

La storia del biscottificio

La storia del Biscottificio Innocenti inizia nel 1940, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il nonno di Stefania Innocenti, attuale proprietaria, avvia una fabbrica dolciaria producendo gallette per l’esercito. L’attività passa poi ai genitori di Stefania, Anna ed Enzo, che portano avanti la tradizione, giunta oggi a lei, rimasta fedele agli insegnamenti della sua famiglia. Infine c’è Manuela, la quarta generazione, che pur non lavorando come artigiana, si occupa di far conoscere la bottega, che ogni giorno riceve visitatori da tutto il mondo, tappa obbligata per ogni tour trasteverino di rispetto.

Mio nonno paterno chiese al padre di mia madre, visto che i due erano amici, di mandargli qualcuno per lavorare“, ci spiega Stefania. “È arrivata mia madre Anna, sesta di nove figli, insieme ad altre sorelle. Qui mamma ha conosciuto papà, quindi per me è anche un luogo d’amore. Papà era capitano di lungo corso, ma per lei ha lasciato il mare e iniziato a lavorare nel biscottificio“.

L’artefice di tutta l’evoluzione del forno resta la signora Anna, come ci tiene a precisare sua figlia: “Lei ha capito i tempi che cambiavano, che era il momento di mutare il tipo di produzione. Mio nonno faceva i biscotti stampati e ancora oggi qualche anziano ci chiede i ‘biscotti rotti‘, che all’epoca erano gli scarti della produzione. Mamma invece ha compreso l’evoluzione del prodotto artigianale e ha anche introdotto il salato. Erano i tempi del boom economico e arrivò la pasta di mandorle. Questo tipo di attenzione persiste nel tempo perché noi continuiamo ad aggiornarci, per esempio con i dolci vegani o quelli senza glutine“.

Biscotti e pizzette, accoppiata vincente

La scelta è ampia tra i circa 50 tipi di dolcetti in vendita, come le crostatine, i brutti ma buoni, la pasta di mandorle, i ventaglietti, le lingue di gatto, le ciambelline al vino, alla cannella o all’anice, gli straccetti con frutta secca. Poi ci sono le crostate, anche monoporzione, i biscottoni al latte (sopra nella foto), i mielini o i tozzetti. I prezzi variano dai 16 ai 29 euro al kg, oppure direttamente al pezzo. Il sabato, spazio al maritozzo, uno dei dolci romani più amati, disponibile anche su ordinazione (3,50 euro l’uno), mentre a Natale e Pasqua, non mancano panettoni e colombe della casa.

Chi arriva al Biscottificio Innocenti per comprare dei dolci, difficilmente però resiste alla tentazione di acquistare anche le pizzette rosse calde appena sfornate, altro cavallo di battaglia della bottega. Da provare poi i diversi gusti di crackers friabili, tutti leggeri e altamente digeribili, come quelli al peperoncino, al rosmarino o al sesamo.

Il forno vintage del 1960

Il nostro forno è un Leira del 1960, un cimelio, non esiste più. Lo ha messo mia madre, non lo cambierò mai. È stato costruito qui, in pratica è nato prima il forno del pavimento. Io avevo due anni. È mio fratello. Mia madre ci aveva visto lungo. Era una donna incredibile. Continuo ciò che lei ha fatto“, conclude Stefania.

I prodotti da cuocere vengono infornati nel laboratorio ed escono direttamente dalla parte del bancone, davanti allo stupore di quanti arrivano ogni giorno, desiderosi di fare una foto ricordo, anche con la stessa Stefania, sempre pronta ad accogliere con il sorriso chiunque varchi la porta della sua casa-bottega.

Biscottificio Innocenti. Via della Luce 21, Roma. Tel. 06 5803926. Sito. Facebook. Instagram.

 

Biscottificio Innocenti a Trastevere

 

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