Argot Prati a Roma, il locale del centro sfida il virus con la cucina portando i cocktail a casa

Argot Prati a Roma, il locale del centro sfida il virus con la cucina portando i cocktail a casa. Il salotto esclusivo del Centro noto agli amanti della miscelazione si sdoppia e si reinventa, pur mantenendo una solida identità sia visiva che concettuale. Argot Prati ha aperto nel settembre scorso ed è il frutto di una scelta coraggiosa di investire nel settore più falcidiato dalle misure anti Covid del governo.

L’idea dei tre soci e degli ex Giuda Ballerino Andrea Quaranta e Matteo Colelli è quella di un menu da bistrot glam, che abbracci le diverse esigenze del cliente durante tutta la giornata fino ad arrivare alla proposta gourmet della cena. Il tutto accompagnato dalle creazioni miscelate del bar manager Daniele De Angelis, che ha creato la sua drink list di concerto con i due chef. Almeno fino alle prime restrizioni governative.

Cocktail pairing in delivery

Per fronteggiare la chiusura serale è stata studiata una formula temporanea con piatti più adatti al delivery. L’offerta varia dalle healty bowl (8 euro) ai burger gourmet (9 euro), anche di agnello e anatra, e ai fritti come i gamberi in Kataifi con confettura di arance e carote (6 euro). Naturalmente sarà possibile ordinare anche i cocktail che hanno reso famoso l’Argot. Per l’occasione viene proposta una drink list più snella con 6 grandi classici del bere miscelato (5 euro) e altrettanti signature cocktail (6 euro). Quest’ultimi sono dedicati ai ponti di Roma, a suggellare la continuità non solo di concept tra il nuovo locale e lo speakeasy di via dei Cappellari situato sull’altra sponda del Tevere. I drink vengono preparati e poi consegnati sottovuoto per garantirne freschezza e sicurezza.

L’obiettivo è una forte simbiosi tra cucina e bancone che si esprime appieno nel cocktail pairing: l’abbinamento tra cibo e miscelati. Una proposta non sempre capita in Italia ma che è piuttosto apprezzata all’estero. Sono pochissimi infatti i locali, soprattutto a Roma, dedicati a questo tipo di abbinamenti eccetto alcuni ristoranti stellati e di hotel di lusso.  Una sfida anche culturale quindi, vista la forte vocazione enologica del nostro paese.

Il pranzo in terrazza

Ad Argot Prati è possibile comunque pranzare, almeno fino al prossimo DPCM. Il locale è uno spazio polivalente sviluppato su due livelli, con una sala dove domina il bancone, vero e proprio fulcro del locale, e un’ampia terrazza al piano superiore. Il tutto in pieno stile Argot: calda atmosfera anni 30’ con luci soffuse e arredamento retrò.

Argot Prati bowl

Nel menu del pranzo, oltre le bowl (10 euro), troviamo piatti non banali e accuratamente presentati. Dall’hummus di ceci fermentato, barbabietola rossa e aglio orsino (11 euro) a primi come i fusilloni amatriciana di polpo e scarola, fino al salmone con pappa al pomodoro e kimchi (15 euro). I dessert e gli antipasti vengono accompagnati da un mini drink realizzato ad hoc, affinché si completi l’esperienza degustativa. Per chi non amasse i miscelati è presente in carta una buona selezione di vini e birre artigianali.

Argot Prati. Via Alessandro Farnese 2, Roma. Tel. 06 3230829. Sito. Pagina FB