Nuove aperture a Roma novembre 2019. C’è fermento in questo autunno romano. Vista l’ampia scelta che il panorama della Capitale pare regalarci, partiamo con le notizie di un certo peso. Finalmente Davide Scabin ha aperto il suo Scabeat al primo piano di Mercato Centrale: cucina piemontese e romana si incontrano grazie all’estro dello chef stellato. E a proposito di stelle, arriva a Termini anche Antonello Colonna che, reduce dalla recente inaugurazione di Open a Milano, aprirà un bistrot zona stazione. Gli amanti di Pescaria, lo street food ittico di Polignano a Mare (con due indirizzi a Milano e uno a Torino) conosciuto per i suoi panini gourmet, possono finalmente iniziare il conto alla rovescia: l’apertura a Roma è prevista all’inizio del 2020, in via Leone IV (a due passi dal Vaticano).
Non finisce qua. Centocelle macina aperture su aperture, nonostante gli spiacevoli recenti fatti di cronaca. Da un paio di settimane c’è l’osteria culturale Centorti. Dopo Eufrosino (di cui vi abbiamo parlato qui), altra prossima apertura a Tor Pignattara per l’imprenditore Marco Pucciotti, questa volta in collaborazione con il giovane Sami El Sabawy, nel progetto A Rota – Pizzeria Romanesca. Un po’ più verso la periferia, a Giardinetti, ha aperto La pasta di Chiara. In zona Prati, dopo la recente inaugurazione di Tavola (qui il nostro articolo), arrivano influenze molisane con Torcinello. A Flaminio, invece, la famiglia di Apoteca si allarga e apre l’enoteca Tinello. Bis anche per Taba Cafè che dopo Campo de’ Fiori è pronto a conquistare Ostiense con Taba Cafè Beat, tra musica live, street art ed empanadas. A novembre, novità anche sul versante “movida”, ma con bistrot: ai Parioli apre un nuovo salotto, o rifugio a seconda dei casi, Parioli 74.
Infine, continua a soffiare il vento dall’Oriente. Due i nuovi indirizzi di cucina orientale a Roma. Il primo in zona Corso Trieste, il piccolo cinese Yum Cha, all’insegna del Dim Sum. L’altro a Portuense, in via Antonio Pacinotti, il grande Huobi – Mercato Orientale. Aprirà a dicembre, spiegano dallo Studio GAD, all’interno di uno spazio di 800 metri quadrati. Saranno più ambienti, separati tra loro, per dare esprimere il concetto di mercato tradizionale orientale, con banchi differenti e varie specialità. Ci sarà il banco che prepara anatra alla pechinese, quello che cuoce la carne di maiale, e ancora il banco dedicato ai tè, alle tisane, alle grappe di riso. Non mancherà l’angolo del sushi e neppure una vera e propria cucina. Tra i tanti spazi a disposizione, uno è stato adibito a shop (un Eataly versione orientale, per capirsi), non solo per quanto riguarda il cibo ma anche di oggetti e piccoli arredi rigorosamente legati alla Cina.
Dopo questa ampia panoramica, ecco tutte le aperture di novembre.
Nuove aperture a Roma novembre 2019
Centorti – Centocelle
Continua l’avanzata di Centocelle, un quartiere in grande fermento. Il 24 ottobre ha aperto Centorti e la sua storia è davvero interessante. Il progetto nasce per volere di Eleonora (la cuoca) e Luca (agricoltore appassionato di biodinamica), coppia che ha fatto del rispetto per la materia prima il proprio credo. Non è un caso che il claim del locale sia “osteria culturale”. Alla base di tutto ci sono, dunque, il territorio e i suoi prodotti perché, come dicono di due proprietari, “l’unione tra la passione del cucinare e l’agricoltura ci ha portato a Centorti”. In cucina Eleonora va alla scoperta delle varie realtà territoriali per realizzare, con qualche rivisitazione, piatti della tradizione.
Centorti. Via dei Glicini 46 a/b, Roma. Tel. 388 9349912. Pagina FB
Yum Cha – Trieste
Il 16 novembre arriva un nuovo indirizzo nei pressi di Corso Trieste. Un piccolo locale che fa del Dim Sum, sia a pranzo che a cena, il proprio cavallo di battaglia. Si tratta della tradizione cinese che serve differenti portate di dimensioni ridotte, cotte al vapore, in piccole ceste di bambù. Spesso il Dim Sum viene associato ai tipici ravioli cinese, nelle loro varie declinazioni, e al tè, anche questo di differenti tipologie. Da Yum Cha non mancheranno, poi, verdure e secondi. Lo Studio GAD ne ha curato l’arredamento, privilegiando colori forti, come il rosso, per rendere l’atmosfera avvolgente e la carta da parati con le stampe delle lanterne cinesi.
Yum Cha. Via Bisagno 18, Roma. Tel. 06 69284239. Pagina FB
Torcinello Country Food & Drinks – Prati
Un inno al Molise e ai suoi prodotti. Ecco Torcinello, aperto da un paio di mesi a Prati, poco lontano dal Vaticano. Una piccola bottega dove poter acquistare e assaggiare, dalle 7 del mattino fino alle 22, le proposte enogastronomiche della regione. Al via con i cornetti (by Chef Boscolo) farciti con marmellate e miele e caffè, rigorosamente molisani. L’offerta prosegue con prodotti tipici, dal caciocavallo del caseificio Di Nucci (Agnone) servito fuso e con tartufo fino alla burrata di latte vaccino del caseificio di Casacalenda. Non mancano, poi, verdure bio, salumi molisani e il torcinello (da cui prende il nome il locale), una sorta di involtino di interiora d’agnello. E cosa abbinarci? Vino Tintilia, vitigno autoctono del Molise con cui si producono anche grappe e liquori, che si possono trovare da Torcinello.
Torcinello Country Food & Drinks. Via Germanico 24b, Roma. Tel. 06 89236936. Pagina FB
Tinello Vini e liquori – Flaminio
Dagli stessi gestori di Apoteca (qui il nostro articolo che lo inserisce nei migliori posti dove fare aperitivo in zona Flaminio) apre, il 14 novembre, Tinello – Vini e liquori. Stessa zona, anzi stesso edificio. Tinello è infatti un ampliamento del primo locale, ma con un’offerta un po’ diversa. Nasce come enoteca: si trovano etichette internazionali, ma qui si tendono a privilegiare produttori selezionati e meno conosciuti. C’è la possibilità di acquistare e portar via oppure fermarsi e accompagnare il vino assaggiando il menu, volutamente ridotto. Formaggi, salumi, marmellate e prodotti di piccole realtà come “fermini” per un aperitivo veloce o piatti più corposi scritti sulla lavagna in bella mostra. Ogni martedì, dal 26 novembre, si tengono degustazioni con posti limitati, cinque assaggi e abbinamenti con finger food. L’ambiente (curato dalla Studio GAD) vuole richiamare la convivialità, privilegiando legni laccati in tonalità calde e scaffali e bancone che hanno lo scopo di esporre il prodotto.
Tinello. Piazza Melozzo da Forlì 13, Roma.
Scabeat (Mercato Centrale) – Termini
La notizia che Davide Scabin sarebbe approdato a Roma era uscita già diversi mesi fa. Adesso tutto è concreto e dall’11 novembre Mercato Centrale a Termini ha, al primo piano, il suo Scabeat. Lo chef stellato sarà qui dalla domenica al martedì, il resto dei giorni lo passerà a Torino, dove gli impegni tra Carbone Bianco e Combal.Zero non mancano. Se all’ombra della Mole Antonelliana Scabin ha ormai trovato e settato il suo equilibrio, adesso arriva la sfida nella Capitale. Sotto la Cappa Mazzoniana, l’estro dello chef unirà cucina piemontese e romana, reinventando e adattando piatti e tradizioni. Il ristorante è aperto tutti i giorni, come si conviene a tutte le botteghe del Mercato, a pranzo dalle 12 alle 16 e a cena dalle 19 a mezzanotte. Il menu fa già venire l’acquolina in bocca: Il cipollone cotto in forno sulla brace con salsa d’acciuga, Il falso saltimbocca o Il risotto, Cavour che va a Roma, tanto per citare qualche piatto. Non resta, allora, che concedersi una pausa a Termini.
Scabeat. Primo piano Mercato Centrale – Via Giovanni Giolitti 36, Roma. Tel. 06 46202989. Sito
Taba Café Beat – Ostiense
Prima Taba Café a Campo de’ Fiori, adesso il bis a Ostiense. Il 31 ottobre ha inaugurato Taba Café Beat che mantiene lo stile del primo locale, con colori vivaci e arredi stile anni 60’, ma aggiunge dettagli dal gusto retro oltre che alla musica dal vivo e alla street art. Resta forte la parte cocktail, che ha fatto conoscere il locale a Campo de’ Fiori: non mancano i drink internazionali più famosi, una lista di 10 cocktail premium e un gin corner. Per quanto riguarda la parte food, si va dai piatti dei tradizione romana e italiana fino al momento aperitivo, tra taglieri di salumi e formaggi di piccole aziende artigianali. Immancabili le empanadas.
Taba Café Beat. Via del Gazomentro 62/66, Roma. Tel. 06 575176. Pagina FB
La pasta di Chiara – Giardinetti
Aperto in sordina da circa un mese, La pasta di Chiara (lo dice il nome) fa della pasta fresca, la cui lavorazione si può ammirare grazie alla cucina a vista, la sua colonna portante. Aperto dalla colazione alla cena, il locale ha l’aspetto informale, ma curato (grazie allo Studio GAD), di un ambiente domestico, come testimonia la stufa in ghisa presente nella sala. Dettagli vintage e retro, colori caldi, atmosfera luminosa e banchi espostivi con le proposte del giorno completano il quadro.
La pasta di Chiara. Via Emiliano degli Orfini 29/33, Roma. Tel. 339 6700049
Parioli 74 – Parioli
Un nome, un luogo, un modo di intendere il divertimento, unito al bere e al mangiare. Parioli 74 è il nuovo concept club aperto l’8 novembre e ospitato dal Parioli Theatre Club. Il locale, però, cambia veste e si propone come rifugio, tra arte e musica. Bancone in legno, poltrone, scenografie teatrali fanno da cornice alle serate di Parioli 74. Ma veniamo alla parte che più ci interessa, quella della cucina. Alla guida del bistrot c’è Nicola Delfino che, ci dicono, si mette al servizio delle materie prime per realizzare piatti dal gusto e dall’estetica raffinati in sintonia con l’ambiente, come la Tartare sbagliata di Fassona piemontese con crema al pecorino romano.
Parioli 74. Via Giosué Borsi 20, Roma. Tel. 333 9951643. Pagina FB