I migliori ristoranti giapponesi di Roma: dieci indirizzi di cucina tradizionale nipponica

Dieci migliori giapponesi, Roma

I migliori ristoranti giapponesi di Roma. ENGLISH VERSION – Le vie capitoline pullulano di lanterne rosse, quelle che in Giappone segnalano l’ingresso delle izakaya, le osterie tradizionali nipponiche. Eppure mangiare in un vero ristorante giapponese non è facile. All you can eat o tradizione? Riso appiccicoso con (poco) surimi, o un sushi o un ramen come si deve? Noi abbiamo scelto, ovviamente, la seconda opzione. E vi proponiamo, in ordine alfabetico, la nostra lista dei dieci migliori ristoranti giapponesi di Roma.

I migliori ristoranti giapponesi di Roma

OSTIENSE 

Akira Ramen bar

 Akira ramen bar, Roma

Akira Ramen bar, via Ostiense. Cucina a vista, 45 coperti, ambiente minimal, possibilità di mangiare al bancone. Il nome lo dice: da Ramen Bar Akira viene preparato l’originale Iekei Ramen, a base di brodo di ossa di maiale e futomen, spaghetti fatti a mano col frumento. Come da tradizione, il piatto viene servito dopo essere stato cotto per dieci ore. Tra i ramen proposti, oltre al tradizionale Black Shoyu Tonkotsu (12) e alle sue declinazioni (dagli 11.50 ai 14), disponibile anche il ramen vegetariano, con brodo di cavolo, miso e verdure di stagione (12). Oltre al ramen, Akira serve altre particolarità come lo Yakimeshi, un riso con carne di maiale, porro, uovo e lardo (7.50), il Kakuni, spezzatino di maiale sfumato alla salsa di soia (5), le Dashimaki, omelette con polvere di pesce (5) e vari dessert: dai dorayaki accompagnati dai mochi gelato (3.50) al tiramisù al tè verde (5). Il locale è anche sede di workshop per imparare a preparare il ramen (20): le date vengono aggiornate online, sul sito e sulla pagina Facebook. Possibilità di take-away per entrambe le sedi, di via Ostiense 73 e piazza Bologna 8, aperto a giugno.

Akira Ramen bar, Via Ostiense 73, Roma, Tel.: 06.89344773. Aperto tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19 alle 22.30. Sito e Pagina Facebook

CENTRO STORICO 

Hamasei 

Hamasei, Roma

Roma Hamasei, via della Mercede. Hamasei nasce nel 1974 come filiale del ristorante di Tokyo, Kaiseki Hisagoan. Un’istituzione per gli amanti della cucina giapponese tradizionale, tanto da meritare una menzione sulla guida Michelin. Il locale, con i suoi oltre cento coperti,  propone quattro diversi menu pranzo, tutti a 15 euro: si va dal Sushi Lunch, composto da antipasto della casa, verdure in salamoia, sushi misto e frutta, allo Yakizakana Lunch, dove al posto del sushi viene servito del pesce grigliato accompagato da riso bianco. Oltre al sushi, misto o alla carta, per gli amanti della carne il ristorante propone lo Yakiniku, composto da fettine di manzo saltate con salsa e germogli di soia (14). Mentre lo Tsubaki menu è su prenotazione: un tour gastronomico di livello, tra cui spiccano consommé, carpacci di ricciola o spigola e astice grigliato (100). Possibilità di take-away.

Roma Hamasei, Via della Mercede 35. Tel.: 06.6792134. Aperto dal martedì alla domenica, dalle 12 alle 14.30 e dalle 19.15 alle 22.45. Sito e Pagina Facebook

MONTI 

Hasekura 

Hasekura, Roma

Hasekura, via dei Serpenti. Dal 1994 il rione Monti ospita Hasekura, autentico ristorante giapponese: pochi coperti, arredamento tradizionale e una menzione sulla guida Michelin per cucina, ambiente e rapporto qualità prezzo. Lo chef Ito Kimiji interviene il meno possibile sulla materia prima, risaltandone gusto ed estetica. Il menu propone tra gli antipasti il polpo al naturale (19), le crocchette di granchio (10) e le ostriche fritte (20), che ritornano anche in versione uramaki (16). Il sushi misto viene proposto in vassoio piccolo (14 pezzi, 26) o grande (24 pezzi, 42), ma è disponibile anche alla carta nelle sue declinazioni. E poi ci sono le tartare, come quella di salmone, peperoncino giapponese e avocado (17) e quella di tonno con salsa Layu piccante (20). Tra i cotti, da provare le capesante burro e soia (18), il Katsudon, una cotoletta di maiale impanata con uovo e riso bianco (15) e lo Shogayaki, una fettina di arista cotta con salsa di soia e zenzero (14). E per concludere, lo chef propone il Daifuku Mochi, dolce di riso con marmellata di fagioli dolci (6). Possibilità di take-away e delivery.

Hasekura, Via dei Serpenti 27. Tel.: 06.483648. Aperto dal lunedì al sabato, dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.15 alle 22.45. Sito e Pagina Facebook. 

SAN GIOVANNI 

Hayashi Sushi 

Hayashi, Roma

Hayashi Sushi, Via Faleria. Aperto da sette anni, è un punto di riferimento a San Giovanni per gli amanti della cucina giapponese di qualità. Il ristorante è arredato in stile fusion: cinquanta coperti con area tatami, il banco per la preparazione del sushi a vista e un dehors. Il sushi viene proposto misto o alla carta. Tra gli assortimenti, la barca Hayashi, con 55 pezzi tra sashimi, nigiri, maki e uramaki (55), mentre le varianti uramaki occupano due pagine del menu: dal classico salmone e avocado (8) all’unagi maki ricoperto da anguilla grigliata (14). Da settembre, disponibili anche le tartare, come quella di tonno, fiocchi di tempura, uova di pesce e mango (16). Ampia scelta di primi piatti: dal classico chirashi (15), bowl di riso bianco ricoperto di sashimi, agli spaghetti di grano saraceno (9), al ramen. Tra i secondi, la melanzana teppanyaki, cotta alla griglia, ricoperta di gamberi (12), il filetto di manzo (14) e la frittura moriawase, con gamberi e verdure in pastella serviti in un cestino (15). Tra i dolci, menzione per la selezione di mochi ice, al mango, tè verde e sesamo nero. E per finire, un umeshu soda: liquore di prugna on the rock con frutta di stagione (8). Possibilità di take-away e delivery.

Hayashi Sushi, Via Faleria 36. Tel.: 06.7000906. Aperto dal martedì alla domenica, dalle 12 alle 15 e dalle 18.30 fino a mezzanotte. Sito e Pagina Instagram

SAN LORENZO 

KIKO Sushi Bar 

Kiko sushi bar, Roma

KIKO Sushi Bar, Piazzale del Verano. KIKO sushi bar nasce nel cuore di San Lorenzo per esaltare la cucina dello chef Kikuchi Atsufumi, già Sushi-Ko, Kenko e Hasekura. Il ristorante ospita 45 coperti, con la possibilità di mangiare al bancone, al tavolo o in una sala riservata. Minimal ed elegante, Kiko è attento al dettaglio, dalle semplici insalate alle fritture: come la Sakana Tempura, con salmone, spigola e capesante con sale al tè verde (20). Ma è il sushi il vero protagonista: alla carta, si sceglie una varietà di pesce (dal salmone al riccio di mare) e si opta per la versione nigiri, sashimi, makimono o temaki (dai 3 agli 11). Gli indecisi possono ordinare un menu misto, come l’Aoi, composto da 28 pezzi tra sushi, makimono e uramaki (54). Tra i dolci, il mochi ripieno di cioccolato belga (5) e il budino di sesamo nero accompagnato da marmellata di fagioli Azuki (6). Disponibili anche menu pranzo (18,50) e menu degustazione (dai 43 ai 47). Possibilità di take-away.

Kiko sushi bar, Piazzale del Verano 90-91, Tel.: 06.94849822. Aperto dal martedì alla domenica, dalle 13 alle 14.30 e dalle 20 alle 23. Sito e Pagina Facebook

OSTIENSE 

MaMa-Ya Ramen 

MaMa-Ya, Roma

MaMa-Ya, Via Ostiense. MaMa-Ya: ambiente piccolo e raccolto, con i suoi 28 coperti propone un’alternativa al ramen classico grazie alle ricette dello chef stellato Kotaro Noda: il risultato è un piatto preparato senza aggiunta di glutammato di sodio, addensanti e additivi. Per capire di cosa stiamo parlando, ordinate il MaMa-Ya ramen, a base di brodo di pollo con spaghetti freschi, pollo e uova marinate in cottura sottovuoto, alghe nori e cipollotto fresco (13). Più insolito il Gyukotsu ramen, con brodo di manzo, maiale stufato, zenzero agrodolce e yuzukoshu, una pasta giapponese a base di peperoncino, succo e buccia di yuzu, un agrume orientale ibrido tra mandarino e limetta (14). Per impreziosire, la selezione di topping gourmet: dall’uovo marinato con salsa di soia, alla pancetta di maiale stufata, al pollo marinato con cottura sottovuoto, alle verdure saltate (1, 2). Interessante anche la proposta di onigiri, i cui ripieni vanno dall’alga kombu caramellata, alla prugna sotto sale (2).  E per finire, una cheese-cake con frutta di stagione: dal caki alla mela Fuji (5). Possibilità di delivery e take-away.

MaMa-Ya Ramen, Via Ostiense 166 A, Roma, Tel.: 393.8123386. Aperto tutti i giorni dalle 12.30 alle 15.00 e dalle 19.30 alle 23.30; chiuso il martedì. Sito e Pagina Facebook

INFERNETTO 

Sui Generis 

Sui Generis, Roma

Sui Generis, via Bassani. Cambio sede per il ristorante dello chef Cristiano Quadraccia, trasferitosi in via Bassani, zona Infernetto: un locale piccolo, gourmet, nato dal desiderio di unire creatività e tradizione. A pranzo sono disponibili 4 menu diversi, a 15 euro: da quello con ramen a scelta e gyoza a quello con l’okonomiyaki – piatto agrodolce che ricorda il pancake – e le takoyaki, polpettine fritte. E poi, ovviamente, il sushi: i nigiri (2 pezzi, 4) vengono preparati con il pescato del giorno, come la variante con il rombo o con i gamberi blu della Nuova Caledonia. Stesso discorso per gli hosomaki (6 pezzi, 4), come quello di ikura – uova di salmone – serviti su una lastra di sale rosa o gli inarizushi (2 pezzi, 3) – un tipo di sushi a base di riso ricoperto di tofu fritto – con la capasanta. Tra i sashimi, spiccano l’arcobaleno di crostacei e tra i primi oltre a yakiudon con verdure (10) e yakisoba (8), il ramen classico (12) e il Sui Generis: una pasta in brodo di anatra con la sua carne, uovo marinato, germogli e cipollotti (14). Per finire, gelato al tè verde e marmellata di Azuki (5). Consigliata la prenotazione, anche via WhatsApp. Possibilità di delivery e take-away.

Sui Generis, Via Bassani 13. Tel. 346.4970604. Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 14 e dalle 20 alle 23; chiuso il mercoledì. Sito e Pagina Facebook

OSTIENSE 

Sushisen 

Sushisen, Roma

Sushisen, via Giulietti. Fine japanese cuisine da 14 anni, con certificato JRO (Japanese Restaurants Organization) per qualità e tecniche di esecuzione: Sushisen, zona Ostiense, rivista i piatti della tradizione creando nuovi accostamenti. Diretto dal sake sommelier Kunihiro Este, il locale ha due sale: una tradizionale, con 44 coperti, ed una con 34 sedute al kaiten-zushi: il nastro rotante con piattini di sushi espressi. Il menu ha una pagina dedicata alle offerte dello chef, valide solo per la cena, come lo yuzu matcha torifu sashimi: un sashimi di spigola e capasanta profumato al sale grigio francese, tartufo, yuzu e tè verde (20). Ampia è la scelta di uramaki, come quelli ripieni di gambero in tempura, verza, zenzero, nocciole e pistacchi con finitura di sashimi di salmone appena scottato (18) o quelli con avocado, fragole e frutti rossi (14). Il sushi è disponibile alla carta (dai 4 euro della spigola ai 7 dell’anguilla) o assortito, come quello della love boat per due persone, dove oltre a sushi e sashimi sono presenti verdure in agrodolce, filetto di pollo e tempura (55). Per gli amanti del cotto, oltre ai takoyaki con polpo, zenzero e cipolla verde (6,50), filetti di maccarello al sale (9,50) o involtini di tonno panati con granchio e pomodorini (15). E per finire, un profiteroles al tè verde, ricoperti di cioccolato e pepite di oro puro (7).

Sushisen, Via Giuseppe Giulietti 21 A, Roma. Tel.: 06.5756945. Aperto dal martedì alla domenica dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 23. Sito e Pagina Facebook

PRENESTINA  

Waraku 

Waraku, Roma

Waraku, via PrenestinaHa aperto a febbraio la nuova sede di Waraku, la trattoria giapponese di Maurizio Di Stefano e Miwako, dopo la fortunata esperienza nella palestra marziale di via Albimonte. Il nuovo locale ha 50 coperti, senza cucina a vista, lo stesso ambiente sereno della vecchia associazione culturale ed un menu che continua a ruotare intorno al ramen: da quello con pollo a quello “speciale” con cocco e sesamo a quello vegetariano (12, 13). Oltre al ramen, Waraku propone altri classici della cucina nipponica, come gli udon con crema dolce e quattro livelli di piccantezza (12), la soba classica (10) o al tè verde (12) e i gyoza (ravioli giapponesi) con senape o wasabi (6). Qui è inoltre possibile gustare il vero okonomiyaki: una crêpes di mais con carne e verza, saltata in padella e servita con una salsa agrodolce (10). La proposta di dolci è profumata al tè verde, in versione cheese-cake, tiramisù e gelato (4).  

Waraku, via Prenestina 321 A, Roma. Tel.: 06.21702358. Aperto dal mercoledì alla domenica dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 20 alle 22.30. Martedì dalle 20 alle 22.30. Sito e Pagina Facebook

CENTRO 

Zuma

Zuma, Roma

Zuma, via della Fontanella di Borghese. All’elenco non poteva mancare Zuma, sito all’ultimo piano di Palazzo Fendi, aperto a Roma nel 2016 dopo Londra, Miami, Dubai e Hong Kong. Un ristorante elegante e di altissimo livello, con reception, cucine a vista, sala con tavoli di varie dimensioni, area wine cellar (200 etichette di vino e 40 di sakè, incluso quello prodotto in esclusiva per Zuma con acqua del lago Biwa), e terrazza con vista su Roma con un cocktail bar ispirato alla fusion myxology, aperto dalle 18 fino all’una di notte. Menu e relativi prezzi combaciano con qualità e aspettative. A pranzo si può ordinare un ebisu, con zuppa di miso, due antipasti a scelta, un primo piatto e un dessert (28). La carta è ispirata alla tradizione izakaya, quella delle vere trattorie nipponiche, con un tocco gourmet: si va dal manzo Wagyu (di Kobe) con salsa al tartufo ai calamari fritti con lime e peperoncino verde (8,6), mentre tra sushi e sashimi – disponibili biporzione anche alla carta, dai 7 euro del salmone ai 16 euro del tonno grasso – spiccano il chirashi con frutti di mare e la ricciola con peperoni sansho e avocado. Per finire, un chawan mushi – spuma di zucchero, latte di cocco e frutta esotica – e un drink sul roof top, come lo shiso and juniper, con bacche di ginepro, fiori di sambuco e prosecco.

Zuma Roma Fendi, via della Fontanella di Borghese, 48. Tel. 06.699266622. Aperto tutti i giorni dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 23. Sito e Pagina Facebook. 

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