Gourmet days: con the Fork cucina d’autore per tutte le tasche a Roma e Milano

Gourmet days: con the Fork cucina d’autore per tutte le tasche a Roma e Milano. L’iniziativa lanciata dall’applicazione the Fork, partita il 5 maggio, durerà fino al 22. La piattaforma di prenotazione ristoranti del gruppo Tripadvisor, sbarcata in Italia a inizio 2015, non è nuova a questo tipo di offerte e, in collaborazione con ristoranti di medio e alto livello di tutta Italia, propone sconti e particolari menu pensati per un pubblico più ampio. Abbiamo selezionati dieci ristoranti tra i più interessati, a Roma e Milano.

Roma

sushi aragosta

1) Giuda Ballerino

Lo chef stellato Andrea Fusco, trasferitosi da meno di un anno a piazza Barberini, propone spiedino di gambero in pasta fillo e spuma di mortadella + spaghetti cacio e pepe con polvere di cozze e menta fritta + trionfo di pistacchio con tè ai frutti rossi a 69 €. Non poco sicuramente, ma sono almeno 20 euro risparmiati rispetto al prezzo di listino.

2) Gaetano Costa Le Roof

Il ristorante dell’hotel Ritz ai Parioli offre invece un menù di tre portate a 25 euro da scegliere liberamente da un ricco menù, con piatti sempre attenti all’estetica. Anche in questo caso i gourmet days permettono di avvicinarsi a una cucina (purtroppo) non sempre accessibile ai più.

3) Rinaldi al Quirinale

In pieno centro, anche qui viene proposto il menù The Fork Gourmet a 25 euro con le 3 portate a scelta tra alcune opzioni proposte dal ristoratore, tutte di pesce.

4) Charly’s Sauciere

Per chi vuole provare qualcosa di diverso, c’è questo locale che propone cucina franco-svizzera a San Giovanni, di cui avevamo parlato qualche anno fa. Solita opzione del menù a 25, con tre proposte per portata tra cui scegliere.

5) Orlando

Ristorante siciliano nei pressi di via Veneto, propone alcuni piatti di pesce interessanti, tra i quali spicca la tartare di  tonno, ricciola e ombrina come antipasto.

Milano

 

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1) Il Liberty

La cucina di Andrea Provenzani, essenziale ma mai banale, può essere provata con il Menù Top Chef a 49 €. Non male per un antipasto, 2 portate principali e il dessert. Nello specifico: tarte tatin di pomodorini con Burrata e sorbetto al limone con sale Maldon e origano e fagottini arrosto ripieni di rombo, patate, olive e capperi con vino bianco aromatico fagiolini e sesamo. Come secondo “il mio vitello tonnato”: lombo di vitello rosa, tonno fresco, maionese alle acciughe, panure ai capperi e limone e primizie. Per finire il “Dolce-salato”, ossia un cremoso al caramello salato, sable alle arachidi, cioccolato fondente oppure il  sorbetto al mango con basilico e pepe di Timmur (Nepal). In aggiunta la possibilità di abbinare tre vini con 15 euro in più.

2) La Veranda

Vito Mollica dopo aver ottenuto la stella con il Palagio del Four Seasons di Firenze , da poco più di un anno si diletta con la cucina milanese nell’hotel della stessa catena a via Gesù.  Qui il Menù Top Chef di 4 portate è a 69 €. Antipasto a scelta tra tartare di tonno e anguilla in carpione, poi risotto con bruscandoli e robiola di Roccaverano, lomo di maiale iberico con rape e senape e per finire dessert con pane e cioccolato.

3) Finger’s e Finger’s garden

Il binomio giappo-brasiliano va forte ormai da qualche anno, come dimostra il successo di questo gruppo e di Temakinho. I ristoranti gemelli dello chef Roberto Okabe propongono un menù Top Chef a 69 ma più ricco: entrè + antipasto + Primo + secondo + dessert. Si può scegliere tra piatti comuni come la selezione di sushi dello chef, o altri più particolari come la tartare sumiso di tonno, capasanta e polipo marinati in salsa di miso con tempura di asparagi. Anche il caffè e il liquore di prugna giapponese sono inclusi nel prezzo.

4) Daniel

Da Daniel il menù Top Chef è a 49 euro ed è fisso. Lo chef offre uovo alla pavese, risotto al limone, sugo d’arrosto e liquirizia, sgombro in crosta di quinoa, barba del frate, ortiche in tempura e salsa agrodolce. Per dessert biancomangiare al rabarbaro e dragoncello.

5) Ristorante Amici del Liberty

A Porta Genova questo ristorante di specialità campane propone il menù the Fork Gourmet, con tre scelte per ogni portata. Si può iniziare con un’impepata di cozze, passare alle linguine al sugo di polpo e finire con i semifreddi della casa: il tutto naturalmente a 25 euro.

Riuscirà gourmet days a far avvicinare la cucina di qualità al grande pubblico? I ristoranti sapranno sfruttare a dovere questa iniziativa, facendosi conoscere e acquisendo nuovi clienti? O sarà un’operazione commerciale dove chi usufruisce dell’offerta viene trattato da cliente di serie B stile Groupon? A voi l’ardua sentenza.