Zoé al mercato Testaccio, la nuova frontiera del vegetariano a ‘Metro 0’ a Roma

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Zoé, osteria vegetariana al mercato di Testaccio, Roma. Metti un sabato mattina di sole di quel febbraio romano che promette già primavera, un’idea impressionistica di dieta e una macchina per le centrifughe presa d’occasione ma ancora imballata. Metti che non hai niente da centrifugare. Allora, probabilmente, non ti rimane altro che scendere al mercato di Testaccio cercando di evitare le svolte più pericolose (tronchetto siciliano al profumo di agrumi, panino col carciofo…). E lì lo vedi. Semplice, come se ci fosse da sempre. Si chiama Zoé – nato il 7 gennaio – ed è la prima osteria vegetariana "a metro 0" di Testaccio. Semplice, ma per niente scontata.

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L’attenzione alla cura del dettaglio emerge alla prima occhiata. Dal banco fa capolino una tavolozza di colori a dir poco allettante. Cavolo nero, pomodori, radicchio viola e uno splendido bulgur. Un arcobaleno completato da estratti di frutta e verdura che viaggiano veloci da un capo all’altro del bancone. Non sembra pericoloso, mi dico accostandomi al bancone armata di buone intenzioni e di una volontà di burro.

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Ad attendermi con un sorriso due fratelli, Matteo e Maria Alba, e due belle storie da raccontare.

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Una vita nei musei lui, una carriera da biologa ricercatrice lei, in comune un’agenda da tetris e la voglia di far decollare un progetto piccolo ma di sostanza. "La prima volta che sono entrato qui mi sono innamorato della luce – racconta Matteo – Ero con mia moglie, eravamo venuti a mangiare il famoso panino con l’allesso, a fine pasto voglia di una macedonia impossibile. Eppure tra i banchi di questo mercato l’agroalimentare la fa da padrone. Era l’8 ottobre. Il giorno dopo sono tornato per firmare il contratto di vendita".

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Improvvisazione dite? Di certo non manca in questa storia, ma attenzione a liquidare troppo in fretta un esperimento che ha alle spalle qualità ed esperienza. "Sono sempre stato un palato fino – continua Matteo mentre sforna l’ennesimo estratto – ma non avrei mai saputo da dove cominciare senza l’aiuto di un amico del liceo già avviato nel campo: Matteo, ha un forno a via di Panico; il pane lo prendiamo da lui". Eh già, dopo Nuova Boulangerie MP il Piras ci rimette lo zampino. Ma nonostante non simpatizzi per le lobby dei foodies romani stavolta non posso fare a meno di trattenere un sorriso, pensando a quei “secondi mestieri” che ci raccontano a volte molto più  dei primi.

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Oltre al pane di Boulangerie dal banco intravedo un caciofiore (pecorino fermentato con taglio vegetale, n.d.r.) a marchio Aquila, da abbinare a insalate ammorbidite da un velo d’olio di Gaeta: un po’ caro – confessano –  ma la differenza si sente. Il menu è scritto di concerto con la consulenza di un’amica nutrizionista, ma gli spiriti più avventurosi possono darsi alla pazza gioia con una dispensa di frutta e verdura che invita alla combinazione libera.

Zoé Mercato Testaccio, via B. Franklin 12c, Roma  – 339.6090164 – pagina facebook
Aperto dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15; sabato dalle 8.30 alle 16