Prati Urbani a Roma: tartare, relax e bookcrossing

prati urbani

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Prati Urbani a Roma, daily food&living. Dallo scorso lunedì 5 maggio, Roma impreziosisce la sua offerta gastronomica con una nuova apertura. Siamo in una stradina dietro piazza Cavour, nel cuore di Prati, che sta godendo di un rinnovato slancio grazie a molteplici recenti novità, come La Zanzara e Porto in via Crescenzio. Cinque giovani soci hanno dato vita a un progetto innovativo, che punta a ottimizzare l’offerta gastronomica e farne un connubio con un ambiente polivalente, centro di relax a 360 gradi. Prende il nome di Prati Urbani, un’azzeccata definizione per quello che si propone come nuovo punto di ritrovo del quartiere. Dalla colazione al pranzo, a cena e fino alle 2 con una ricercata selezione di cocktail, Prati Urbani richiama lo stile internazionale di Starbucks, ma lo personalizza con un tocco di eleganza italiano.

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Appena entrati, impossibile non notare la parete in vero muschio sulla sinistra, piccolo must del locale. E già si entra in atmosfera. Che Prati (Urbani) sarebbero senza un tocco di verde ad hoc? L'atrio è adibito a salottino accogliente per la colazione e l’aperitivo. Ma anche per oziare sui divanetti o navigare in internet, approfittando della connessione wifi. Disponibile il servizio di “Bookcrossing”, tanto in voga negli States, che permette di scambiare libri liberamente. Basta prenderne uno tra quelli sugli scaffali, lasciandone un altro a piacere.

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“Prati Urbani si rifà a un concept di realtà versatile, la cui filosofia cardine è l’allontanamento dalla routine – ci spiegano i proprietari – Qui ci piacerebbe lasciar fuori quei ritmi di vita spiccatamente italiani, come i pasti cadenzati da orari precisi e le regole autoimposte. Largo ai bisogni soggettivi e alle esigenze del cliente. Quali? Mangiare quando si ha fame o quando si trova tempo, così come è fare comune nel resto del mondo”. Stile italiano, ma a respiro internazionale. Nonostante la natura strutturata dell'idea, Prati Urbani propone al pubblico una genuina semplicità nell'offerta e nel servizio. Ambiente dal design rustico-ricercato, orto verticale a vista, ingredienti freschi e linearità nella proposta gastronomica. 

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Oltre al bancone, che disegna in lunghezza tutta la profondità del locale, c’è una sezione studiata per le lavorazioni fredde, che, a dispetto della cucina, non chiude mai. Parliamo dell’angolo della gastronomia, raccolto in un bancone a parte e qualche sgabello, che propone selezioni di affettati e formaggi (dai 6 ai 14 euro, a seconda della scelta e della grandezza del piatto). Meritano la menzione le tartare espresse, come il tonno, il salmone, l'orata e il manzo, quasi tutte a 12 euro. Arriviamo alla cucina vera e propria, curata da Gianni Assogna. Lo chef ha studiato un menu essenziale, pochi ingredienti ma ben calibrati, in aggiunta a qualche elemento più particolare, come i frutti rossi nel riso venere. Quattro antipasti, quattro primi e quattro secondi. Qualche esempio? Scarpetta di crostacei con crostone al nero di seppia (14 euro) oppure millefoglie di pasta con verdure e bufala (7 euro). Poi primi come amatriciana su fonduta di pecorino di fossa a 10 euro o tortelloni di caviale di melanzana, burrata e menta (12 euro). Il tataki di tonno sesamo e mandorle (12 euro) o la rana pescatrice in crosta di pistacchi con crema di lattuga e indivia (16 euro) tra i secondi. Ancora vellutate, gazpacho, omelette, hamburger e insalate. E una particolare selezione cosiddetta "al bicchiere": tra i 3 e i 5 euro tante piccole preparazioni salate, come salmone, yogurt e senape, dadolata di pomodoro e guanciale croccante o gamberi al finocchietto.

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Dedichiamo qualche riga alla sezione dei cocktail, magistralmente eseguiti da Joy Napolitano. Il bartender ha creato una linea di diversi Spritz per l’aperitivo e curato una selezione di miscele curiose (tutte a 8 euro), di cui citiamo il Barbiere di Siviglia (purea di fragole, spumante, aria di basilico) oppure il Moscow Usa London Mule (a scelta vodka, gin, whisky con succo di limone, zenzero, cetriolo, angostura e ginger beer) o ancora il Manhattan 1920 (rivisitazione del Manhattan classico che prevede whisky rye bianco, vermouth rosso e dash di aphrodite bitter). Il preferito di Joy è il Relax Bag, che azzarda definendolo il cocktail dell'estate. Si tratta di vodka infusa alla cannabis, liquore alle arance di Sicilia, liquore ai frutti neri, prosecco e frutta. Originale la proposta dei cocktail imbottigliati e sodati "di nostra produzione”, con tanto di targhetta personalizzata su cui compare l'elenco degli ingredienti. A breve sarà anche disponibile il servizio di delivery e il take away con un packaging apposito. Trovate lo stand di Prati Urbani agli Internazionali di Tennis 2014.

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Prati Urbani – food&living, via Pierluigi da Palestrina 41/43, Roma. Tel. 06/87725315Aperto dal lunedì al venerdì 7-2 e sabato e domenica 17-2 Pagina Facebook