Mangiare, vivere e lottare a Pietralata (Roma), tra fattorie e factory, kebab e arrosticini

ristoranti a Pietralata

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Mangiare e vivere a Pietralata. Lunga e tortuosa, via di Pietralata congiunge Roma Est a Roma Nord e attraversa l’omonimo quartiere, molto popoloso, popolare e con un'incredibile varietà di paesaggi urbani e un buon numero di ristorantiArea eternamente interessata dal progetto del Sistema Direzionale Orientale contenuto già nel piano regolatore del '62, in questi 50 anni ancora non ha visto sorgere sedi ministeriali decentrate ma palazzi, palazzoni e palazzine residenziali. Quartiere raccontato da Elsa Morante e da Walter Siti, immortalato su pellicola nell’Onorevole Angelina e dalla tv, in Diario di un maestro di Vittorio de Seta e nella serie Romanzo criminale: l’ingresso del bar dove si riuniscono i membri della banda nella finzione si trova a Ostiense, ma nella realtà è qui, in via Silvano 15. È una sede del Pd con bar che custodisce cimeli del Pci e un biliardo. Un caffè al bar e una partita a carte possono essere un primo approccio per entrare in sintonia con il quartiere.

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Poco più in là, accanto alla piazzetta inaugurata da Francesco Rutelli all’inizio di via Pietralata, anche al bar Salsero si respira l’atmosfera del quartiere. Come il bar della banda della Magliana anche questo si trova sotto il livello stradale. Il motivo di questa stranezza è stato l’innalzamento del piano stradale di cinque metri alla fine degli anni Settanta, per evitare le alluvioni causate dalle non rare esondazioni dell’Aniene.

 Pietralata

Siamo nei pressi di via del Peperino, un tempo strada commerciale con i tipici negozi di quartiere, soprattutto alimentari, che hanno chiuso con l’avvento della metro B e poi dell’ipermercato Panorama. 

Pietralata

Oggi resiste con pochi altri il calzolaio Antonio, attivo qui dagli anni Settanta e fonte di aneddoti sulla zona. Il suo laboratorio è un salto nel passato.

Pietralata

Prima di Italia ’90 e della metro solo l’autobus 111 collegava Pietralata alla stazione Tiburtina, e i residenti nutrono ancora un particolare affetto (chiamiamolo così) per questa linea. Il capolinea è nei pressi del mercato rionale di viale Giuseppe Stefanini, nato come ente di comunale di consumo e rimasto indenne alla globalizzazione: dai banchi sentirete solo richiami in romanesco originale. Prezzi vantaggiosi.

Pietralata

Giovanni Berlinguer e Piero Della Seta nella loro indagine del 1976 sulle Borgate di Roma, a proposito dell'espansione urbanistica della Capitale parlavano di «una continua lotta tra campagna e città all'interno stesso della città, che si conclude, naturalmente, con la vittoria di quest'ultima». E la definizione descrive perfettamente la sensazione che dà percorrere via di Pietralata: complessi di condomini residenziali, officine, tratti in cui sembra di entrare in un bosco. E ristoranti.

La campagna è diventata borgata, la borgata si è fatta città e i cittadini di oggi, a giudicare da quello che avviene qui, non lavorano più nelle officine, ma ci vanno a mangiare. Da Pietralata, come da Ostiense, è partita la moda di riconvertire gli edifici industriali in locali e mega ristoranti.

Primo esempio – e realtà esemplare – è il Lanificio, club notturno, dal 2011 factory e ristorante sulle rive dell’Aniene con cucina raffinata e arredamento vintage che offre anche il brunch domenicale. 

Nello stesso solco rientra la nuova apertura di Inofficina, con i suoi hamburger e le birre artigianali da consumare in un'ex officina meccanica. 

Un altro esempio di questa tendenza è il Fish Market che da quando ha aperto nel 2011 attrae folle di avventori e divide la rete tra entusiasti del pesce fresco sdoganato dal ristorante elegante e costoso e feroci detrattori della qualità e del servizio.

Un altro indirizzo per il pesce è via delle Cave di Pietralata: Sor Duiliouna normale pescheria diventato un appuntamento fisso per gli aperitivi a base di pesce crudo. Il grande successo li ha poi portati a sbarcare, un po' ripuliti e imborghesiti, in una nuova sede nel quartiere Trieste.

Riprende il concetto della materia prima da scegliere al banco il Bisteak, con il suo tripudio di carni in vetrina. Carni di tutti i tipi, dalla fiorentina al kebab, e in tutte le salse. Per i carnivori nelle vicinanze c’è anche Gedo, consigliato anche per la pizza.

Ma in zona è ben radicata una ristorazione più classica e “ignorante” nel senso buono del termine. Ci riferiamo alla celebre pizzeria Laboratorio 3, che avevamo recensito così:

La pizzeria più pasoliniana di Roma. Gli habitué – e cioè i militari della caserma di fronte – la chiamano “ar mille lire”. Ma il piatto forte della casa non è il prezzo, bensì la cucina: la pizza romana bassa bassa (ottima quella con la nduja), la bruschetta dietetica “salsiccia e mascarpone”, e soprattutto gli arrosticini. Straordinari. Perfetti. Più abruzzesi di Ivan Graziani.

Pietralata

Qualche curva più in là dalla pizza alla romana si passa a quella napoletana di Re Basilico, con il discutibile sottotitolo di "ristopizza". 

Pietralata

Certo non una scelta leggera, decisamente non la migliore pizza napoletana di Roma, come si legge in rete, ma i fritti sono buoni e il servizio premuroso.

Per gli amanti dei fritti – supplì, baccalà, fiori di zucca – l'autorità in materia è la pizzeria Casale Rocchi.

Da tre anni ha aperto qui la succursale di uno dei posti leggendari della cucina romana, Betto e Meri: Er mejo di Betto e Meri. Cosa sia il meglio, non si sa: il menu è lo stesso, l’ambiente un po’ meno caratteristico (non si vedono cravatte in giro, né alle pareti né al collo degli avventori). Servizio simpatico, cucina espressa alla buona, conto economico, ma non un’esperienza indimenticabile.

In zona c'è anche la possibilità di una esperienza di campagna (nonostante l'indubbia vittoria della città): in via delle Messi d’oro 10 c’è l’Azienda agraria Pizzi, attiva dagli anni Cinquanta. Dal '74 vende i propri prodotti – carni e salumi e verdure – direttamente alla clientela e da tre anni nei mesi di bella stagione, dal mercoledì al sabato in ore serali, è possibile consumarli nel giardino dell'azienda, cuocendoli sul barbecue con le braci fumanti. Quest'anno l'inaugurazione del barbecue è prevista il giorno di Pasquetta. Da provare!

Se visitate il quartiere di giorno, fate un salto al parco Meda dove si trova un residuato metropolitano piuttosto curioso: un vecchio autobus doubledecker della linea 64 in versione hippie, simbolo dell’associazione On the road.

Pietralata

E non perdetevi le giostre e i bellissimi pavoni di Pavolandia, in zona Tranvieri.

Pietralata

Lanificio 159, via di Pietralata, 159 | tel. 06 41780081

Inofficina, via Mesula, 12 | tel. 06 83707012

Fish Market, via di Pietralata, 149B | tel. 347 0095009

Sor Duilio, via delle Cave di Pietralata, 44 | tel. 06 41787439

Bisteak, via di Pietralata, 141 | tel. 06 41792126

Gedo, via di Pietralata, 279 | tel. 06 98182090

Laboratorio 3, via di Pietralata, 180 | tel. 06 4501288

REbasilico, via di Pietralata, 135 | tel. 06 4500174

Casale Rocchi, via di casale Rocchi 27/a, tel. 06 41730599

Mejo de Betto e Mary, via di Pietralata 150 | tel. 06 60662318

Azienda agraria Pizzi, via delle Messi d’oro, 10 | tel. 06 4503733