L’ultimo pasto dei condannati a morte. A Venezia le foto di Henry Hargreaves (ma ci sono anche Luotto e Leemann)

no seconds a venezia, san servolo

L'ultimo pasto dei condannati. Mette i brividi guardare quei piatti. Piatti ripieni fino all'orlo o sobri fino a risultare quasi vuoti. Mette tristezza, perché se il cibo è gioia di vivere, loro di vita ne hanno ancora ben poca da vivere. Qualche ora e poi finiranno cadaveri, con la pancia piena. Viene da chiedersi cosa vorremmo mangiare come ultimo pasto, se toccasse a noi. Se ha un senso mangiare, prima di morire. E se ha un senso scegliere il proprio cibo preferito o se è solo l'ultimo contentino ai riti di una società che ti sta per uccidere. L'occasione per vedere queste immagini, e per riflettere sulla barbarie della pena di morte, la dà una mostra che si tiene al museo della Follia dell'isola di San Servolo (Venezia) dal 7 settembre al 24 novembre 2013: No Seconds, con le straordinarie foto di Henry Hargreaves, alla sua prima personale europea. A Venezia ci saranno anche gli chef Pietro Leemann (Joia), Andy Luotto e Pierchristian Zanotto, che hanno registrato video-racconti per parlare dell'"ultimo pasto". E che daranno il via a un movie contest, per spingere i navigatori a raccontare il loro piatto "ultimo desiderio". Perché, spiegano gli organizzatori, "il cibo non è solo nutrizione, ma anche conforto". Il nostro ultimo piatto, sarebbe probabilmente come l'ultimo della serie che vi mostriamo.

Tutte le informazioni dettagliata sulla mostra sono sul sito di ArtMovie