E trippa alla romana fu!

A me la trippa proprio non piace. Questo è ciò che vi avrebbe risposto l'Alessia non chef di qualche anno fa. Poi però, come spesso accade nella vita ho avuto (per fortuna!) modo di rivedermi quando in una ormai lontana primavera Alessia incontrò il rinomato chef Arcangelo Dandini. Con una certa diffidenza, ma pur sempre animata da un'inverosimile passione, nella meravigliosa sede della Città del Gusto di Roma, mi accostai alla prima lezione della cucina regionale romana tenuta dallo chef appena nominato.La giornata prevedeva tutta una serie di piatti ben noti ai locali tra cui amatriciana, carbonara ed infine la trippa alla romana. Lo stato d'animo con cui una giovane chef in erba si approccia all'insegnamento non prevede la possibilità di disgustarsi, ogni occasione è d'oro: niente nasi storti; piuttosto totale annullamento del gusto personale per poter provare ogni piatto. Questa è la regola aurea! Così, alle tre del pomeriggio, dopo aver imparato, preparato e mangiato, carbonara, amatriciana, agnello brodettato (assaggiando non solo i miei piatti ma quello dello chef, quello del mio principale antagonista di corso, quello dell'amica inseparabile etc etc), ero sazia e stanca come non mai. La cucina romana è buona ma in quanto a leggerezza.. e inoltre proprio la trippa! Fu come fu, seguii la lezione, ripercorsi a ritroso ogni movimento, consiglio e indicazione dello chef e trippa fu. Alla fine l'assaggio, la sorpresa e la lezione era finita. La magia della cucina risiede proprio in questo. Un buon maestro, una fedele esecuzione e la ricetta giusta che oggi vi servo con una piccola variazione (chiedo venia, sono siciliana): menta e non mentuccia!

Ingredienti:

Trippa 600 g; un peperoncino; un mazzetto di menta; pecorino grattugiato 150 g.

Per il brodo vegetale: cipolla 1, carota 1; sedano 2 coste; acqua 1 e 1/2.

Preparazione:

Iniziamo col preparare il brodo. Lavate per bene le verdure e ponetele in una pentola capiente con l'acqua fredda, l'unica piccola accortezza usata è quella di non togliere la pellicina alla cipolla, basta lavarla accuratamente, darà al brodo un colore più ambrato e un sapore appena più deciso.

Aggiungete se lo gradite una manciata di grani di pepe. Portate ad ebollizione a fiamma dolce e senza coperchio.

Dopo circa 20 minuti estraete le verdure, salate il brodo ma prestando attenzione, il piatto finito andrà condito con il pecorino che dì per sé é già molto sapido e infine aggiungete al brodo la trippa tagliata a pezzi.

Lasciate cuocere la trippa fin quando non diventa tenera e solo allora scolatela con l'apposito ramino e versatela in una padella con un filo d'olio.

Aggiungete il peperoncino fresco tagliato a pezzetti e la polpa di pomodoro a pezzi.

Cuocete tutto per altri 20 minuti a fiamma moderata e fin quando il sugo non si sarà ristretto per bene.

Trascorso tale tempo spegnete il fuoco, aggiungete la menta e una generosa manciata di pecorino.

Servitela decorando il piatto con delle foglioline di menta ed una spolverata di pecorino.

 

Buon appetito!