Satori a Firenze, l’ex pizzeria diventa un tempio della cucina fusion

satori firenze

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Satori a Firenze, il nuovo ristorante per chi ama la cucina giapponese. L’ex pizzeria Pepe di via Pacinotti è diventata Satori, il tempio della fusion con un menu che rende omaggio all’Oriente. Un locale aperto quasi in sordina, durante l’estate, arredato con pezzi d’antiquariato orientale accanto a oggetti di modernariato. Un indirizzo da tenere a mente, soprattutto per chi si trova dalle parti dello stadio Franchi o della stazione Campo di Marte.Oggetto sconosciuto

satori firenzeSatori, nel Buddismo Zen, è l’illuminazione individuale. Varcare la soglia del lounge bar restaurant di via Pacinotti a Firenze in effetti è una sorta di rivelazione. Nessuno si aspetterebbe di trovare un locale arredato con tanto gusto e in modo così particolare. Merito di un lavoro di ristrutturazione che è durato due anni e che ha riservato molte sorprese. Gli ambienti della vecchia pizzeria Pepe, di cui si conserva l’insegna, inglobata nel soffitto dell’ingresso, erano molto diversi. Dove prima era un trionfo di margherite e capricciose, ora c’è il tempio della cucina fusion per chi ama sushi e sashimi.

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Giacomo Forte, di professione interior design, ha dedicato tempo ed energie nel restauro del locale e nel recupero delle stanze settecentesche, nascoste sono centimetri di intonaco e riportate all’antico splendore. Ha scelto poi di utilizzare pezzi d’antiquariato per arredare il ristorante. Così le vecchie imposte di una cascina toscana sono diventate tavoli, le porte delle celle delle Murate, quando era ancora un convento e non era stato trasformato in carcere, sono state utilizzate nei bagni. Davanti al bar una casa di legno in miniatura degli anni Cinquanta accoglie il visitatore. Domina, però, il locale di 330 metri quadri l’immagine del Buddha. Un percorso in pietra attraversa tutto il ristorante e conduce al grande Illuminato dall’ingresso alla cucina.
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Nel locale sono state riutilizzate, in vario modo, circa trenta porte. Ci sono tre fontane a muro, una sala per fumatori che assomiglia a un giardino zen, un altro paio di salette finemente arredate con pezzi orientali antichissimi per chi voglia cenare al riparo di sguardi indiscreti. La cantina si trova al piano di sotto, insieme ai bagni e a un’altra sala da utilizzare per eventi privati.
satori firenzeAd occuparsi del menu Hu Kehui, chef di Sushinami in via Palmieri e socio di Forte. Da Satori la cucina rende omaggio al Giappone anche se non mancano le contaminazioni. Sushi, sashimi, pesce, pollo e verdure di vari tipi alla piastra, ottimi gunkan, tempura: una quarantina le proposte in menu. I grandi classici ci sono tutti: dall’antipasto a base di ravioli alle insalate di mare. Riso proposto in diverse varianti e ancora spaghetti thai. Poi tutto il pesce crudo, la tempura, hossomaki e nighiri. Davvero una scelta molto ampia. Piatti ottimi, soprattutto se si tiene conto del buon rapporto qualità-prezzo.

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La carta dei vini è in allestimento e al momento non offre molto: la scelta è abbastanza limitata, ma i due soci assicurano che verrà ampliata in tempi rapidi con un’attenzione particolare ai vini bianchi. Intanto ci si può sempre rifare con le birre giapponesi: buona la proposta, e con le classiche bibite. Per chi vuole la sera è possibile fare un ricco aperitivo grazie al bar super attrezzato.
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Satori, via Pacinotti 5r, Firenze. Tel. 055 571312 Sito.
Prezzi: formula all you can eat: aperitivo 6 euro, pranzo 12, cena 22 più bevande. Sempre aperto a pranzo e a cena

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