Buff a Roma, le bacche di goji e il menu gourmet di Bartolini

Buff a Roma. Tre cose ci hanno colpito, positivamente, di Buff, il nuovo locale di Trastevere, di cui vi abbiamo annuciato in anteprima l’apertura: le bacche di goji fresche (ma usate anche in molte ricette, forse troppe, con rischio prezzemolino), il menu gourmet e originale di un grande chef brianzolo, Enrico Bartolini, e i prezzi abbordabili di molti piatti (un esempio per tutti, la carbonara a 7 euro). Tra gli aspetti negativi, qualche riserva estetica e qualche incertezza e lungaggine nel servizio (ma siamo agli inizi). Al netto questo, Buff si conquista la palma per l’originalità di questa inizia estate. 

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Per farsi un’idea di com’è Buff dentro, ecco un’immagine della sala d’ingresso, con la bella parete con giardino verticale (stile Fandango Incontro). 

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Questa è la sala goji, più interna. Ce n’è un’altra, oltre al bancone bar.

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Cuscini damascati, divani di pelle, tavolini di legno con passanti, lampade tonde sui tavoli, insieme a piantine ornamentali.

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A lasciare perplessi sono i prodotti di bellezza (realizzati, ovviamente, con bacche di goji, ma anche con latte di bufala e moringa, l’albero della vita) che fanno un po’ parrucchiere design. Anche la parte anteriore di un camion, adagiato sul fieno, lascia piuttosto perplessi, in un ambiente moderno e design. Ma tant’è.

Cominciamo dal cibo e quindi dalle bacche di Goji, offerte come antipasto. Ci hanno fatto una testa tanta nel magnificarci le straordinarie proprietà di queste bacche, dette della giovinezza. Ma noi, che siamo diffidenti e non sprizziamo dalla voglia di assorbire acido ialuronico, siamo rimasti sorpresi dal sapore delle bacche fresche: dolce, rinfrescante, piacevole. Che ci fanno, direte voi, le bacche, in un ristorante trasteverino? Le ha portate Favella, azienda calabrese (già, calabrese) che si vanta di essere la prima produttrice europea delle “miracolose” bacche. 

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Già perché Buff è uno strano ibrido. C’è la Calabria, per la precisione Corigliano Calabro, ma c’è anche la Brianza, con la consulenza di Enrico Bartolini (foto MDACOM). Che per chi non lo sapesse è lo chef pluristellato di Devero, a Cavenago Brianza. La fusione di questi due mondi apparentemente lontani ha prodotto un risultato decisamente originale e apprezzabile. Invece di puntare sull’ennesimo menu di cucina territoriale rivisitata, Bartolini ha preso i prodotti d’eccellenza di Favella e si è inventato un mondo.

Questo è il menu attualmente sulla carta di Buff: undici piatti, che possono essere ordinati singolarmente (a 10 euro l’uno) oppure in un menu da 5 piatti a scelta (a 35 euro).

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Noi cominciamo con i carciofini: gran colpo d’occhio ma anche un sapore deciso e gradevole, grazie all’apporto della liquirizia.

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Il risotto, fatto da un brianzolo, è una sicurezza (a Roma trovare un risotto all’altezza non è affatto facile). E questo con pomodorini secchi e foglie d’argento non delude. Anche se leggermente salato e anche se ancora non abbiamo capito perché siano così apprezzati argento e oro, in forma edibile. Mah.

Ecco i capperi con patata semplice: gustoso, avvolgente, vincente.

Chiudiamo il polittico con l’essenza di bufala, molto saporita e particolare, e questa clementina candita con yogurt soffiato, che si fa apprezzare per il contrasto tra il sapore forte della clementina e la delicatezza dello yogurt.

Tra gli altri piatti che si possono mangiare da Buff, menu Bartolini a parte, ci sono le paste tradizionali romane (7 euro), la pasta di basilico con ragù di bufalo mediterraneo (7), la pasta al goji con sugo di pomodoro fresco al profumo di goji (9 euro). E ancora, panini gourmet (da 6,5 euro a 12), fritti (da 4 a 6 euro) e bufala a volontà, in ogni forma. Ridotta la scelta dei vini. I bianchi vantano un paio di etichette, il Curtefranca Ricci Curbastro (18 euro) e il Besidiae Valle dei Crati Serracavallo (18). Quattro i rossi , tutti Serracavallo (calabrese) e Ricci Curbastro (Franciacorta).

Da Buff sono in vendita i prodotti dell’azienda Favella, che a Corigliano ha un allevamento di bufale: mozzarelle, formaggi e carne di bufala, confetture, marmellate, verdure sott’olio Torre Saracena.