Settimo a Roma. Al settimo piano dell’hotel Sofitel di Roma si trova Settimo. La stagione estiva rende particolarmente piacevole e ambita una posizione del genere, ma il ristorante, ristrutturato qualche anno fa, vive tutto l’anno per i suoi ospiti interni ed esterni. La forma è quella della prua di una nave, che verte a triangolo verso uno spazio aperto che sembra quasi sospeso. A tiro d’occhio c’è la basilica di San Pietro e il tramonto.
Il ristorante è guidato dallo chef Giuseppe D’Alessio, cuoco di concretezza e sostanza che dopo aver girato la Germania, la Francia e Londra è tornato in Italia e ha cominciato a lavorare stabilmente nell’hospitality. Avere un ristorante all’interno di un hotel, ci racconta, è molto diverso da averlo su strada. Significa fare i conti con i desideri degli ospiti, variegati come le loro nazionalità d’origine, servire la cena in camera, preparare qualcosa anche per quelli che arrivano alle 11 di sera, hanno fatto ore di viaggio e hanno bisogno di mettere qualcosa di buono nello stomaco. “Siamo nel territorio laziale e così abbiamo voluto inserire prodotti locali” racconta “seguendo la filosofia che ha sposato già da diversi anni il gruppo Accor, di cui il marchio Sofitel fa parte”. E aggiunge: “Qui i tramonti sono memorabili e io, sinceramente, me li ricordo tutti. Lavorare con una cucina aperta come la mia ti alleggerisce la giornata, ti fa respirare”.
Ne è nato un menu piuttosto ricco, diverso a seconda del momento della giornata, che può piacere a un turista internazionale senza escludere i romani o gli italiani, un difetto che molte delle strutture alberghiere del centro di Roma hanno. Sia per la tipologia di proposta che per i prezzi, che rendono molti ristoranti d’hotel inavvicinabili per la clientela locale. Invece di produrre un menu incoerente con lo spazio e le persone che lo abitano, D’Alessio ha pensato un menu romano per il pranzo, con due formule, ciascuna di 2 portate: la prima a 29 euro (antipasto e primo), la seconda a 41 euro (antipasto o primo e secondo). Poi l’aperitivo con i cocktail e le bottiglie della carta, accompagnate da dry snack e qualche assaggio del menu in forma contenuta, infine la cena e il dopo cena. Senza dimenticare la colazione, servita anche alla carta e con molta calma nel fine settimana.
Nel menu dei piatti supplì filanti e carciofi fritti serviti con crema di pecorino (18), cappellacci di faraona su crema di pomodorini gialli (24), fettuccine Cav. Cocco con vongole, fiori di zucca e trombolotto (26), polpo croccante con passata di cannellini alle erbe aromatiche (34) carrè di agnello al forno alle erbe forti con cardoncelli saltati, selezione di formaggi italiani e laziali con mostarda di frutta, solo per dire qualche riferimento. Da accompagnarsi con la pizza scrocchiarella del forno Marchetti e la pizza bianca di Niko Romito.
Settimo – Roman Cuisine & Terrace. Via Lombardia 47, Roma. Tel 06 478022944. Sito. Facebook