Borghi del Centro Italia da visitare: viaggio enogastronomico tra Umbria, Toscana e Abruzzo

L'Asinello Castelnuovo Berardenga Siena

Borghi del Centro Italia da visitare. Cosa vi viene in mente quando si parla del Centro Italia? Paesaggi collinari, ulivi, vigne e tanti bei borghi da scoprire. C’è questo e molto di più nelle regioni in cui vogliamo portarvi. Ed ecco alcune idee per una fuga in giornata o per qualche giorno da trascorrere fuori all’insegna di arte, relax, cibo e buon vino.

Abbiamo selezionato cinque borghi del Centro Italia, in particolare in Umbria, Toscana e Abruzzo, non trascurando ovviamente la parte puramente mangereccia.

Umbria

Todi

A circa 40 km da Perugia, lungo la media valle del Tevere, Todi è un piccolo gioiello dell’Umbria fatta di piccoli borghi color mattone, arroccati su una collina e di orizzonti verdi che ne fanno da cornice. Definita addirittura la “città ideale in cui vivere”, con una posizione strategica e una vista mozzafiato, Todi ci catapulta direttamente dentro a una lezione di storia ed è molto meno turistica di altri paesini della regione. Gli edifici medievali che incorniciano la centrale piazza del Popolo sono il Palazzo del Popolo e il Palazzo del Capitano, il quale ospita il Museo archeologico e la Pinacoteca comunale. Mura medioevali e resti romani, chiese gotiche e palazzi del Duecento, dipinti e affreschi di scuola giottesca, botteghe antiquarie, una gastronomia semplice e dai sapori intensi sono le caratteristiche che la contraddistinguono.

DOVE MANGIARE

Fiorfiore Ristorante

Tra le colline di Todi e i Monti Martani, il Fiorfiore Ristorante si trova esposto su un panorama a dir poco affascinante, tra vigneti, alberi di ulivo e l’orizzonte medievale del borgo di Todi. Il menu, ideato dallo chef Carlo Grimaldi, presenta prodotti a Km 0 di provenienza dall’azienda agricola di proprietà o da produttori regionali. Un mix di tradizione e contemporaneità, che varia in base alla stagionalità dei prodotti, per esaltare le portate e i migliori accostamenti. Da non perdere le paste fatte in casa, così come i dolci, il tartufo, tipico di questa regione e i salumi di Cinta Senese, prodotti all’interno dell’azienda, dove vengono allevati anche maialini. A soli 200 metri dal Ristorante Fiorfiore si trova la Cantina Roccafiore, da cui provengono l’olio extra vergine d’oliva, i vini, e tutti i prodotti di agricoltura biologica utilizzati dal ristorante. C’è anche la possibilità di prenotare degustazioni delle etichette della stessa cantina, dove verranno approfondite le tecniche di produzione.

Fiorfiore Ristorante. Località Collina 110, Todi (PG). Tel. 075 8942416. Sito. Facebook. Instagram

Locanda Petreja

Una country House di charme tra gli oliveti, nelle campagne umbre. Una perla dell’ospitalità nata nel maggio 2021, sul territorio di un borgo medievale. Tra le antiche mura del borgo, sorge il ristorante Locanda Petreja. I piatti sono ispirati alla tradizione, ma allo stesso tempo sono rinnovati da Oliver Glowig, chef già due stelle Michelin. I suoi menu celebrano la qualità delle materie prime, lavorate sapientemente, con tecnica e con quel tocco di creatività, per esaltare le caratteristiche dei sapori del territorio umbro. Negli antipasti prevalgono prodotti della terra semplici come verdure di stagione, mentre nei secondi carne e pesce vengono alternati. Infine, in carta non manca una vasta selezione di formaggi, tutti locali. In sala ci pensa Dario Campanella, maître di Locanda Petreja.

Locanda Pretreja – Borgo Petroro. Vocabolo Castello Località Petroro, Todi (PG). Tel 075 9978543. Sito. Facebook. Instagram

Toscana

Massa Marittima

Nonostante il nome, Massa Marittima dista più di venti chilometri dal mare ed è considerata una delle gemme medievali della Toscana. Posta tra le colline a poca distanza da Grosseto, è una località molto interessante da visitare che spicca nella regione della Maremma. La sua storia si intreccia a quella degli Etruschi e le origini si rispecchiano perfettamente nello stile delle mura della città, di quello dei vicoli stretti e dei complessi architettonici. Adagiato su un colle alto e isolato, il centro storico di Massa Marittima svetta racchiuso dentro una cinta muraria. Conosciuta per i suoi paesaggi e per le sue prelibatezze enogastronomiche, nel borgo ci si può riposare davanti a piatti della tradizione, in ristoranti, osterie e botteghe. Tra i prodotti tipici per eccellenza troviamo il vino; da provare è il Monteregio Doc in abbinamento ad arrosti, salumi di Cinta Senese Dop e Pecorino Toscano Dop.

DOVE MANGIARE

La Tana dei Brilli

Un piccolo angolo del gusto in un grazioso e caratteristico vicolo di Massa Marittima: la Tana dei Brilli è classificata come “la più piccola osteria d’Italia” sia per i coperti che per le dimensioni. A condurre il ristorante, Raffaella Cecchelli, figlia di un noto oste massetano, che le ha insegnato i primi passi di una proposta semplice, genuina e tradizionale, tipica della cultura toscana e maremmana con tutte le varianti caratteristiche di Massa Marittima. Qui propone un ricco menu con piatti della cucina maremmana (accompagnati da ottimi vini toscani), come ad esempio il lonzino di cinghiale con burrata fresca, i necci di castagne al ragù di cinghiale, le bistecchine di cinghiale alla maremmana e i dolci della casa. I piatti, dalle realizzazioni particolari e curate, anche nella presentazione, hanno alla base materie prime selezionate tra le eccellenze locali e toscane.

La Tana dei Brilli. Vicolo del Ciambellano 4, Massa Marittima (GR). Tel 0566 901274. Facebook. Instagram

Il Gatto e la Volpe

Il Gatto e La Volpe, nel centro storico di Massa Marittima, è il ristornate perfetto per gli amanti della buona cucina della tradizione toscana. Tantissime sono le ricette tipiche e le specialità tradizionali che vengono proposte in un’atmosfera molto caratteristica. Nelle belle giornate è possibile mangiare all’aperto, immersi nell’atmosfera delle viuzze storiche del centro del borgo. Ogni piatto viene spiegato elegantemente con menzione d’onore a Giancarlo, il proprietario, che rende il luogo autentico e l’esperienza speciale facendo sentire i clienti a casa.

Il Gatto e la Volpe. Vicolo Ciambellano 12, Massa Marittima (GR). Tel 0566 903575. Facebook

Bracali

Foto Sito Web Bracali

Nella frazione di Ghirlanda, poco fuori Massa Marittina, Bracali è un elegante ristorante, che ha confermato le 2 stelle Michelin nel 2022. I fratelli Bracali, alla guida del ristorante, si dividono tra cucina e sala. In particolare Francesco Bracali ai fornelli, chef autodidatta, reinterpreta la cucina tradizionale toscana in chiave moderna, prediligendo preparazioni di terra. La sua filosofia è quella di valorizzare gli equilibri; come lui stesso dice “tutti i miei piatti hanno bisogno di un equilibrio millimetrico, sicurezza concettuale e sensibilità”. E poi c’è Luca, fratello di Francesco, che si occupa dell’accoglienza e dell’importante carta dei vini, divisa in due sezioni, una per l’Italia e una per l’estero. Due sono i menu degustazione da 10 portate (225 euro). È possibile scegliere fra le pietanze dei due percorsi: 3 pietanze per ogni persona (135 euro), 4 pietanze per ogni persona (170 euro), 5 pietanze per ogni persona (200 euro).

Bracali. Via di Perolla 2, Ghirlanda (GR). Tel 0566 902318. Sito. Facebook. Instagram 

Castelnuovo Berardenga

Incastonato tra le colline del Chianti e il paesaggio delle crete senesi, Castelnuovo Berardenga si trova appena fuori Siena. Deve il suo nome al nobile di stirpe franca Berardo, vissuto nella seconda metà del X secolo che, era stato Conte di Siena. Denominata “Città Slow”, Castelnuovo è caratterizzata da un’atmosfera tranquilla e rilassante e da un autentico stile di vita genuinamente toscano. È stata denominata anche “Città del Vino“, titolo che accomuna molte località del Chianti che conservano, ancora, le tecniche originali di produzione e conservazione del vino. Oltre a Poggio Rosso, il ristorante 1 stella Michelin nato dalla collaborazione tra l’executive chef Juan Camilo Quintero e lo chef Enrico Bartolini, all’interno di Borgo San Felice (di cui vi abbiamo già parlato qui), ecco altri indirizzi che vale la pena provare.

DOVE MANGIARE

L’Asinello

Foto di Andrea Di Lorenzo

In località Villa a Sesta, nel 2011 apre l’Asinello, ristorante di Senio Venturi ed Elisa Bianchini. Una vecchia stalla divenuta un ristorante raffinato, dove a fare da elemento guida è una cucina toscana genuina, onesta e in continua evoluzione. Il menu proposto da Senio riprende i sapori senesi, aggiungendo quel tocco di innovazione, che contraddistingue l’Asinello da un ristorante tipico della tradizione. Le portate cambiano in base alla stagionalità delle materie prime e le proposte si alternano in carta in base alle preferenze dello chef. La carta dei vini, ben strutturata, offre più di 200 etichette, e negli anni si è perfezionata grazie all’aggiunta, da parte di Elisa, di notevoli scelte di etichette regionali e straniere. Ampia scelta di rossi, non solo del Chianti, di bianchi e bollicine, e naturali. Nel 2019 il ristorante guadagna un importante riconoscimento: la Guida Michelin gli attribuisce una stella, inserendolo fra gli stellati della Toscana. Tra le recenti novità, l’arrivo in carta di un menu vegetariano, per un’esperienza strutturata a tutto tondo.

L’Asinello. Via Nuova 6, Località Villa a Sesta – Castelnuovo Berardenga (SI). Tel. 0577 359279. Sito. Facebook. Instagram

Enoteca Bengodi

Enoteca e ristorante, Bengodi a Castelnuovo Berardenga è un luogo dove la cucina tradizionale toscana è alla base. Le portate vengono create con cura e gli ingredienti utilizzati sono scelti attentamente. I sapori della cucina valorizzano la singolarità delle ricette tipiche della tradizione regionale. Vengono prediletti specialmente prodotti a Km 0 per i piatti preparati genuinamente, per conservare l’autenticità dei sapori. Ad accompagnare la proposta culinaria, un’ampia offerta enologica che consente di spaziare tra i vini non solo d’Italia, ma di tutto il mondo. Infine, è possibile inoltre scegliere degustazioni di vino per scoprire la storia delle migliori etichette. Qui nei mesi più caldi, delle sedute all’esterno permettono di godersi il pasto all’aperto.

Enoteca Bengodi. Via della società operaia 11, Castelnuovo Berardenga (SI). Tel. 0577 355116. Sito. FacebookInstagram

La Bottega del 30

Nel 1987 apre a Villa a Sesta la Bottega del 30, guidata da Helene Stoquelet e Franco Camelia. Lei parigina, professoressa di lingue all’Università di Siena e lui di Siena, orafo e cantante. In questo progetto riescono a coinvolgere i pochi abitanti della località, che aiutano la coppia insegnando ad Helene le ricette tipiche del territorio, e offrendo vino ai passanti, invogliandoli a recarsi al ristorante (1 stella Michelin). Nel corso degli anni, la Bottega del 30 ha saputo conquistare grazie alla sua cucina sincera e genuina con forte attenzione alla qualità degli alimenti. La tradizione qui è il filo conduttore, con gli ingredienti provengono per lo più da produttori della zona.

La Bottega del 30. Via di Santa Caterina 2, Località Villa A Sesta – Castelnuovo Berardenga (SI). Tel. 0577 359226. Sito. Instagram

Abruzzo

Atri

A circa 10 km dal mare Adriatico, tra le colline, Atri è forse una delle più antiche città d’Abruzzo. Nota agli autori greci e latini come la forte e valorosa Hatria Picena, le sue origini risalgono addirittura all’Età del Ferro. Il centro storico di Atri è costellato di monumenti, palazzi signorili, musei, caratteristici vicoli e piazze che ruotano intorno al corso principale, Corso Elio Adriano. Qui si affacciano splendidi edifici religiosi e imponenti palazzi nobiliari che vanno dal periodo rinascimentale, Barocco, Neoclassico fino allo stile Liberty di cui si conservano pochi esemplari in Italia. Cinta da possenti mura, nella parte nord della città un belvedere che spazia contemporaneamente dal mare alla montagna. Nel borgo di Atri la cucina è una vera e propria arte e viene considerata una vera e propria isola di civiltà gastronomica.

DOVE MANGIARE

Più Tosto Gastro Bottega

Di fronte alla cattedrale di Atri, Più Tosto è una gastro-bottega, portata avanti da Gianni Dazio e da sua moglie Daniela Trabucco. Dopo la chiusura del ristorante Tosto, i due hanno dato vita ad una formula più pop: 25 metri quadrati di laboratorio, con qualche seduta all’esterno, cucina a vista e un bancone che espone prodotti selezionati, come salumi e formaggi e altri cibi da strada fatti in casa, focacce e fritti o bombe dolci e maritozzi. È un luogo dove poter fare la spesa, dalla salumeria alle conserve, vino, olio, e altri prodotti di qualità. La parte dedicata alla panificazione e alla gastronomia cambia invece nel corso della giornata.

Più Tosto. Piazza Duomo 3, Atri (TE). Tel. 324 084 2077. Facebook. Instagram

L’Aquila

Lungo le sponde del fiume Aterno, L’Aquila è una cittadina che sa conquistare ogni visitatore grazie al suo patrimonio architettonico fatto di chiese, palazzi ed edifici, un meraviglioso ambiente naturale. Il centro storico della città sorge al centro di un altopiano, mentre tutto attorno sono nate numerose piccole frazioni immerse nel verde della natura. È una città dalla storia davvero antica: dal punto di vista urbanistico è caratterizzata da due strade principali, corso Vittorio Emanuele II e corso Umberto I, che si incrociano, incontrandosi in un punto noto come i Quattro Cantoni. Il forte terremoto che nel 2009 ha colpito L’Aquila ha distrutto gran parte degli edifici, sconvolgendo la vita dei suoi abitanti. Nonostante ciò, la città non si è mai arresa e ha lavorato per riportare alla luce il suo splendore. Molte strutture sono state già ripristinate mentre altre sono ancora in fase di recupero e la città continua giorno dopo giorno a recuperare il suo patrimonio.

DOVE MANGIARE

Forma

“Stagionalità, territorialità e piacere” sono la filosofia di Forma. Viene proposta una cucina italiana contemporanea, dove i sapori familiari vengono reinterpretati avvalendosi di tecniche nuove. Lo scopo alla base del menu è trasmettere l’importanza della qualità, riducendo al massimo gli sprechi e collaborando con fornitori, quali artigiani e produttori che rispettino in primis la natura. Il tutto è reso possibile non solo dagli artigiani, ma anche grazie al lavoro dello chef Simone Ciuffetelli. Dalla pasta fresca alla pasticceria, passando per la panificazione, tutto da Forma è fatto in casa. Lo chef e la sua compagna Roberta Milone, con esperienze lavorative in Danimarca, si sono orientati verso uno stile di vita che inneggia “il mangiare consapevole”. I piatti proposti, genuini e sostenibili, vogliono elogiare la qualità e la provenienza degli ingredienti di ogni portata.

Forma. Via Fortebraccio, 53, L’Aquila. Tel. 331 6880236. Sito. Facebook. Instagram

Agriturismo Sapori di campagna, Ofena (AQ)

Proposta gastronomica autentica e riguardo delle materie prime: mangiare in questo posto ad Ofena (L’Aquila) vuol dire evadere dalla vita frenetica per concedersi un percorso fatto di sapori autentici e attenzioni. L’antico casale si affaccia sui campi di ulivi, della famiglia Di Battista, titolare dell’azienda agricola, che porta lo stesso nome. I prodotti dell’azienda, dall’olio ai legumi, arrivano poi direttamente sulla tavola dell’agriturismo. Alla guida c’è Serenella Di Battista, presidente dell’associazione Italiana Sommelier dell’Aquila, accompagnata dalla sorella Livia. L’asso nella manica dell’agriturismo è “la cucina di casa, attenta alla leggerezza nelle cotture e all’esaltazione della materia prima. Una cucina cucinata”, come racconta Serenella.

Agriturismo Sapori di campagna. Contrada Colonica Frasca (111,13 km), Ofena (AQ). Tel. 0862 954253. Facebook.

 

 

[Foto copertina L’Asinello]