Supplizio a Trastevere, Dandini lancia il Supplì Ajo e Ojo e prepara lo sbarco a Milano

Supplizio Trastevere dandini supplì

Supplizio a Trastevere A cinque anni dal lancio dello storico locale in via dei Banchi Vecchi 143, dopo il corner nel Food Box di Marco Morello al Mercato Testaccio e dopo la recente apertura in via dei Coronari 25, Arcangelo Dandini inaugura il quarto indirizzo romano di Supplizio, un salotto nel quale lo chef esplora la sua più grande “passione e ossessione” gastronomica: i supplì. E si prepara allo sbarco a Milano, in zona Ticinese

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Che Dandini racconta così: “Li mangio (e li amo) da quando ero bambino e rappresentano il piatto in cui, da cuoco, sperimento ed esorcizzo tutto il rapporto viscerale che ho con le materie prime. I supplì sono per me un adorabile tormento del palato e dell’immaginazione – confessa Dandini – perché accendono i ricordi dell’infanzia a Rocca Priora, delle estati ad Anzio, del trasferimento a Roma. Riflettono luoghi, persone, profumi e sapori di un’intera vita, che s’intrecciano in questa specialità da passeggio capace, in pochi morsi, di stuzzicare e ispirare tante sfumature della mia “cucina della memoria”.

La scelta per la quarta apertura di Supplizio la scelta è caduta sul cuore dell’antico rione Trastevere (all’angolo tra via San Francesco a Ripa e piazza San Callisto) perché l’obiettivo di Arcangelo Dandini – in collaborazione con Enrico Rusticali – è creare un innesto virtuoso tra la visione gourmet del suo cibo strada e l’anima più verace dei vicoli trasteverini attraversati un tempo dagli ormai dimenticati “supplittari”, con i loro calderoni d’olio fumante in cui sfrigolavano i classici supplì al sugo.

Lo chef di Supplizio non solo ne raccoglie l’eredità, riproponendola in 105 grammi, con materie prime d’eccellenza come il riso carnaroli a lunga stagionatura, le carni certificate, le verdure biologiche e il pane di Roscioli tostato in forni ad alta tecnologia per garantire panature, con olio di semi di girasole alto oleico. Per l’occasione ha anche deciso di firmare una speciale ricetta in omaggio a Trastevere: il supplì “Ajo e ojo”, in cui Dandini riesce a nobilitare una delle ricette più povere della tradizione romana utilizzando l’aglio rosso di Nubia e un olio pugliese di prima spremitura.

Mantenuti, per il resto, sia il menù che la formula di via Banchi Vecchi: locale in formato bistrot arredato con gli oggetti personali di Arcangelo, le fotografie di famiglia, accoglienti divani, tappeti e panche d’appoggio. Dove il bancone serve solo per ordinare (tutto è preparato al momento) e il menu si legge dalle lavagne. Nella carta si ritrovano il classico supplì con rigaglie di pollo, il supplì cacio e pepe, il suppli’ pomodoro e basilico, quello alla carbonara  (tutti a 3 euro), le crocchette di patate affumicate (2 euro) e la crema fritta (2 euro). Non possono poi mancare le sue due versioni di baccalà croccante (senza pastella), la mozzarella in carrozza, le polpettine di alici e quelle di melanzane (5 euro). Infine un’altra golosa novità: il debutto in menù della punta di petto.

E non è tutto. Dopo Trastevere, Arcangelo Dandini ha deciso di esportare i suoi supplì d’autore anche a Milano e annuncia l’apertura meneghina di un Supplizio in zona Ventiquattro Maggio.

Supplizio Trastevere Roma, via di San Francesco a Ripa 1 (angolo Piazza San Callisto)

Inaugurazione il 27 marzo 2019 dalle 19 alle 22