Lievito Madre Roma, Gino Sorbillo ci guida nella nuova pizzeria di Augusto Imperatore (menu e prezzi)

lievito madre gino sorbillo a roma

Lievito Madre Roma. Finalmente la pizza di Gino Sorbillo si può mangiare anche a Roma, ha infatti aperto il 19 febbraio 2019 a piazza Augusto Imperatore 46 un’altra eccellenza napoletana: Lievito madre di Gino Sorbillo.

La storica pizzeria Sorbillo a Napoli si trova in via Dei Tribunali 32, ed è attiva dal 1935. Sempre a Napoli, Sorbillo è presente con Lievito Madre anche sul lungomare in via Partenope 1 e in piazza Trieste e Trento con l’Antica Pizza Fritta che omaggia la  Zia Esterina. Lievito madre, dunque, dal lungomare di Napoli, e dopo Milano, sbarca simbolicamente a Roma a pochi passi dal Tevere,  a piazza Augusto Imperatore, un luogo sospeso e da anni sottratto alla città, tra progetti approvati e liti con la Sovrintendenza.

Lì dove c’era il Rhome, in un angolo della piazza, il maestro della pizza partenopea porta la sua selezione con  prodotti stagionali ed eccellenze dei territori del Sud Italia.


Per chi conosce lo storico locale di via dei Tribunali, il nuovo Lievito madre sarà un po’ come tornare a Napoli: lo stile infatti è quello classico con le maioliche bianche e blu,  prodotte appositamente per le pizzerie Sorbillo, in modo da riprodurre l’atmosfera tipica delle pizzerie partenopee. Il locale ha circa 90 posti a sedere suddivisi in uno spazio di circa 250 metri quadri con un soppalco. Un tavolo sociale, uno snack pizza, per chi desidera mangiare velocemente , è proprio accanto al forno a legna.

Abbiamo incontrato Gino Sorbillo a ridosso della nuova apertura e la cosa che più ci ha colpito è stata l’umiltà e la dedizione al lavoro di una star della pizza che è rimasto, senza dubbi, un uomo semplice che continua a lavorare e dare lavoro, sfidando ogni difficoltà e le minacce della criminalità organizzata a testa alta, che vive le sue pizzerie “come se ogni giorno fosse un’inaugurazione” e riesce raccontare la sua storia di successi con una autenticità quasi spiazzante.

L’apertura a Roma, ci ha spiegato, rappresenta un “desiderio esaudito dopo un po’ di tempo per trovare il locale giusto, ed in attesa delle prossime aperture a Genova e della seconda pizzeria Sorbillo negli U.S.A. (dopo New York) a Miami”. Gino sprizza entusiasmo e si aspetta una “risposta positiva dai romani, fatta di simpatia e autenticità”, anche  per affinità della romanità più autentica con l’indole partenopea. Cita poi le origini della pizza napoletana: “una pizza popolare, che nasce  dai vicoli, morbida, che si piega a portafoglioo a libretto, autentico simbolo della famiglia Sorbillo”, fatta per essere mangiata velocemente e da tutti in quanto economica, facile, generosa, “strabordante: insomma una pizza che sfama”.

Per la nuova apertura il format prevede la centralità del numero sette, a simboleggiare i giorni della settimana ma anche “la freschezza e la qualità degli ingredienti”, per una proposta semplice e genuina: sette birre, sette vini e sette dolci, e naturalmente sette pizze con un prezzo di circa sette euro per ognuna.

Dalla classiche: Marinara, con origano del Matese (7,50 euro), Antica Margherita con fiordilatte misto con latte di bufala (7, 80 euro); Margherita con bufala DOP (10,50 euro); Margherita gialla (10,80 euro) con pomodorino giallo del Vesuvio, provola misto latte di bufala e conciato romano. Per poi proseguire con la Cetara con alici e pomodorino del “piennolo” vesuviano (11,80 euro); la Salame di Faicchio, con salame artigianale tipo Napoli e fiordilatte misto con latte di bufala (9,80 euro) e la Pesto di basilico, con pesto genovese fratelli Rossi, fiordilatte misto con latte di bufala e basilico fresco (10,80 euro).

Più tre pizze speciali che cambieranno ogni 3-4 mesi, come la Pizza calabrese con ‘nduja, pomodoro e fiordilatte misto bufala (10,30 euro), e la Salsiccia provola e pepe (12 euro). Infine la Barbie, nata per omaggiare la figlia Ludovica, testimonial della bambola Mattel, con crema di ricotta rosa (fuscella e pomodoro), fiordilatte di Napoli, olio extravergine di oliva e basilico (9,60 euro).

Tuti gli ingredienti principali sono biologici e di aziende e micro aziende del Sud Italia: la farina di Mulino Caputo, la bufala della cooperativa le terre di Don Peppe Diana. I pomodori del Vesuvio de La fiammante. E l’olio di Terre Francescane Nobilis, mentre quello per friggere è Frienn.

Per chi volesse un antipasto, nel menu troviamo il chilo o il mezzo chilo di bufala Dop sulla fresella di Mimmo Filosa con pomodori freschi datterini (rispettivamente 36 e 18 euro) e le frittatine di pasta preparate con la pasta di Gragnano, trito di carne uova parmigiano reggiano 36 mesi (4 euro) o le croquette di patate  ovvero i crocchè napoletani con patate, uova, parmigiano Malandrone 36 mesi (3,50 euro).

I sette dolci (6,50 euro) sono tutti della tradizione partenopea, tra cui il babà di Salvatore Capparelli, i dolci di Casa Infante e della pasticceria Sal De Riso con il classico ricotta e pera, la delizia al limone e la trilogia ai caffè. Infine il roccobabà di Emilio il pasticcere di Casal di Principe, un babà ricoperto di cioccolato in omaggio allo stilista Rocco Barocco.

Una proposta variegata che ha come obiettivo, dalle parole di Gino Sorbillo, di “far assaggiare la pizza dei vicoli di Napoli nel cuore di Roma anche a chi  non ha modo per andare direttamente nel capoluogo campano”. In attesa anche dei fritti di Zia Esterina, il binomio Roma-Napoli si rafforza nel nome della tradizione.

Lievito Madre – Gino Sorbillo Piazza Augusto Imperatore 46. Pagina Fb