Sao a Roma, sushi nippo-brasiliano e caipirinha arrivano all’Aventino

Sao Roma

AGGIORNAMENTO: CHIUSO!

Sao Roma, sushi nippo-brasiliano all’Aventino. Amanti della cucina fusion e delle temakerie nippobrasiliane c’è una notizia per voi: a Roma, in viale Aventino, apre un nuovo ristorante che propone sushi e cucina giapponese rivisitati secondo la tradizione brasiliana. Il nuovo bistrot asiatico – di cui vi parliamo in anteprima – si chiama Sao e apre ufficialmente questa sera, mercoledì 23 novembre, con un aperitivo con cocktail sudamericani, dal caipirinha al margarita, accompagnati da rolls nippo brasiliani.

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Il progetto è di Aldo Nascimbeni, noto imprenditore gastronomico della Capitale, che, tra le altre cose, ha alle spalle l’apertura di Somo a Trastevere e Met a Ponte Milvio, e la direzione di The Deer Club del Dom Hotel. Sao non è l’unico progetto in cantiere. Da qui a un anno, infatti, Nascimbeni aprirà un locale di ristorazione nippo-peruviana, Nikkei’s a Prati, e uno di ristorazione panasiatica, Hong.

Sao Roma

Il locale prende il posto di Papageno e si trova sotto The Corner Restaurant. Gli interni, che ricalcano quelli tipici di un bistrot, con diverse intrusioni di stile sudamericano (la carta da parati parla da sola), sono stati curati dall’architetto Giorgia Cerulli.

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Il locale è diviso in due sale. La prima, Bela vista, si affaccia sul piano strada di viale Aventino e ha all’incirca 20 coperti, la cucina a vista e un il Rua bar. Mentre la seconda, sala Liberdade, è nella parte posteriore del locale, con circa 40 coperti e un secondo bar.

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Il format è simile a quello di Temakihno (Monti e Borgo San’Angelo) e SambaMaki (Nomentano), con la fusione della cucina giapponese e quella brasiliana. Il Brasile è una delle culle della mescolanza culturale dell’inizio del ‘900, essendo stato un Paese di destinazione per milioni di migranti. La cosiddetta cucina nikkei burajiru jin si è sviluppata principalmente nel quartiere di Libertade di Sao Paulo (da qui il nome del sushi bar), dove risiede la comunità nipponica più grande al di fuori del Giappone.

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La cucina di Sao è guidata da un trio rigorosamente nippo-brasiliano: la chef giapponese Ayako Shimizu, lo chef brasiliano Ricardo Souza Aires e il sous-chef, sempre di origine brasiliana, Daniel Torres Andrade.

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Il management sarà guidato da Valerio Bonanni, manager della ristorazione con diverse esperienze in molti ristoranti, tra cui Nagai a Ibiza e il ristorante giapponese Roka (brand del gruppo Zuma) a Londra. Insomma, un team di tutto rispetto per quello che si profila come il primo di altri ristoranti con lo stesso format (anche all’estero). Da gennaio, invece, sarà attivato il servizio di consegna a domicilio.

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Ma cosa mangerete da Sao a Roma? Ecco alcuni piatti in anteprima. La carta è articolata in entradas, rolls, tartare, prato principal e sobremesa (i dolci). Si inizia con un BacaSao, ovvero una croquetes di bacalà, patata dolce, latte, coriandolo (tre pezzi a 5,5 euro), il Casquinha, il tortino di granchio reale (8) e Harumaki, l’involtino di pasta fillo di riso con carote zucchine, broccoletti e tofu (4,5). Poi ci sono circa 15 diversi tipi di rolls, i rotolini d’alga ripieni di riso e pesce arricchiti con frutta e salse brasiliane (7-13 euro).

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In menu troviamo anche le Tartaras, ossia tartare di salmone con crema di avocado e tofu (8 euro), di tonno con gazpacho (9) e di spigola con ananas e coriandolo (9). Tra i piatti principali il Chirachi brasileiro (14). Da bere, infine, troverete diversi tipi di cocktail sudamericani, dalla Caipirinha (8-11) al Mojito (10-11) fino al Cauda de Galo (10).

Sao a Roma, viale Aventino 123 Roma. Aperto tutti i giorni a pranzo e cena (prenotazione solo online). Sito

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umbra e giornalista