A Casa Eatery a Milano. Dimenticate l’imbarazzo nell’affrontare argomenti privati perché il vicino di tavolo potrebbe ascoltare. Dimenticate lo sguardo distratto del vostro interlocutore che sta prestando attenzione proprio al vicino di tavolo. Dimenticate i menu il cui punto di forza non è la qualità degli ingredienti quanto la quantità dei piatti proposti. Dimenticate, insomma, di essere in un luogo pubblico e abbandonatevi alla meravigliosa sensazione del familiare. A Casa Eatery è quel posto a Milano dove tutto questo è possibile.
Basterà suonare il campanello (sì, il campanello) di A Casa Eatery e si verrà immediatamente catapultati in un mondo sospeso tra il ristorante e la casa della zia, in cui gli spazi sono ampi e i tavoli distanziati, in cui l’arredamento dalle influenze retrò è curato fin nei dettagli.
Un ambiente in cui il jazz leggero fa da accompagnamento alle chiacchiere, in cui a far da sfondo ci sono librerie con volumi che è un piacere sfogliarli e credenze su cui fanno capolino prodotti tipici che ci si può portar via senza prosciugare il portafogli.
Le origini salentine di Giacomo Pastore, che alla finanza e alla consulenza strategica ha preferito la cucina, si avvertono nei profumi dei piatti e nella carta dei vini del suo ristorante. Perfetta combinazione di terra e mare, il menu unisce tradizione e contemporaneo.
Si va dalla frisa pugliese (con mozzarella di bufala campana e pomodori, 8 euro) ai gamberi alla “Conza” (10), dai fusilli al ferretto con salsiccia salentina e broccoli (12,5) al polpo con ceci e pancetta croccante (14,5). E' fortemente sconsigliato il risotto ai funghi con spuma di taleggio (11): appena terminato, si rischia di volerne un altro.
E se dopo un viaggio verso sud (assaggi dei diversi e bellissimi dolci sulla carta) si ha ancora spazio e tempo per il bicchiere della staffa, il dehor è la giusta ambientazione per il finale: un paio di piccoli tavolini, qualche candela e la cornice di piante e fiori augureranno una buona notte perfetta.
Piatto consigliato: risotto ai funghi con spuma di taleggio (tocca ripetersi…).
Bonus: l’ambiente e il rapporto qualità / prezzo.
Malus: il servizio. Nonostante lo staff sia meraviglioso, attento e pronto a soddisfare le esigenze dei commensali (Onofrio, il sommelier, passa regolarmente ad assicurarsi che tutto proceda per il meglio), si avverte una certa pressione dei camerieri. Ok la velocità, ma aspettate a rubarmi il piatto: ho ancora un boccone in bocca e vorrei poter fare la scarpetta.
Orari: tutti i giorni, dalle 12.30 alle 14 e dalle 19 alle 22.30.
Prezzi: antipasti da 8 a 11 euro, primi da 10 a 11.50 euro, secondi da 11 a 18 euro, dolci da 6 a 8 euro (15 per l’insieme di assaggi)
Chef: Luigi Mazzariello e Antonio Villani (affiancati da Andrea Regonati, il pasticcere)
A Casa Eatery, via Conca del Naviglio, 37 – Milano Sito