Berberè a Firenze, la “slow pizza” dei fratelli Aloe sbarca in Oltrarno

berberè firenze

Berberè a Firenze: dopo Bologna arriva in Oltrarno la “slow pizza” dei fratelli Aloe. Portare a Firenze una pizza sana, leggera e digeribile, preparata senza lievito e con una miscela di farine biologiche alternative al grano e più genuine. E’ la sfida dei fratelli Salvatore e Matteo Aloe che, dopo il successo di due locali aperti a Castel Maggiore e Bologna, hanno deciso di puntare sul capoluogo toscano per la nuova tappa del loro progetto di ristorazione. Ecco allora che in piazza de’ Nerli, nel cuore dell’Oltrarno, nasce Berberè – craft pizza & beer, un locale atipico rispetto all’offerta fiorentina dove cenare a base di pizza e birra, entrambe rigorosamente artigianali e di qualità.

berberè margherita

La pizza, in particolare è il frutto di un’attenta ricerca finalizzata, come vuole il trend del momento, a fare a meno del lievito chimico a favore di una pasta madre ottenuta dalla fermentazione naturale a temperatura ambiente della farina attraverso gli zuccheri della frutta. Una scelta orientata a rendere il prodotto più leggero e digeribile, così come l’impiego nell’impasto di farine semi integrali alternative al grano come farro, enkir, kamut. Quanto agli ingredienti del condimento, largo a eccellenze regionali, tra cui molti presidi Slow Food, selezionati su base stagionale. Una “slow pizza” insomma – definizione che i fratelli Aloe preferiscono a quella di “pizza gourmet”  – che costituisce il cuore dell’offerta del locale accanto a una proposta di dieci “cicchetti” o antipasti e una piccola selezione di dolci. Da bere, birre artigianali alla spina (6 in tutto) e vini da agricoltura biologica o biodinamica. 

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Abbiamo provato Berberè, trovando un locale piuttosto affollato, frequentato da una clientela varia, giovanile, tra l’hipster e il fashion, non turistica. L’ambiente è semplice ma curato: nelle salette interne sono stati recuperati i vecchi tavoli del pub irlandese che lo spazio ospitava fino a pochi mesi fa, mentre l’ingresso è quasi interamente occupato da un grande bancone con vista sulla cucina e sul forno, dove ci si può anche sedere per mangiare. Il menu è servito su una cartelletta e sta tutto in una pagina, le pizze sono una decina e i prezzi variano sensibilmente da una all’altra: quella che più assomiglia a una margherita (non ci sono nomi e le varie pizze sono indicate con la lista degli ingredienti) costa 7,50 euro mentre per gli abbinamenti più sofisticati – per esempio prosciutto crudo, stracciatella, arancia, fiordilatte o culatello e fiordilatte – si sale, rispettivamente, fino a 14,50 e 16 euro. Se si è in tanti è possibile scegliere la formula degustazione, con varie pizze servite una alla volta in modo che ogni commensale possa provare gusti diversi.

berberèpizzaAbbiamo ordinato una margherita e una delle proposte più sfiziose del menu, quella con burrata, prosciutto cotto di Mora Romagnola, albicocche secche e fiordilatte. La presentazione è invitante: le pizze arrivano sul classico piatto di ceramica bianco già tagliate a spicchi, col condimento (molto abbondante, forse persino troppo) equamente diviso su ogni fetta. Sono alte e non molto grandi di diametro, ma il tipo di impasto e soprattutto la grande quantità di mozzarella, salumi e companatico vario le rendono particolarmente sostanziose. La consistenza è croccante sui bordi con l’interno morbido, il sapore è marcato e decisamente diverso da quello di una pizza tradizionale. Prezzo finale, con una weiss media, un’acqua naturale e niente dessert, 31,50 euro. 

Barberè – craft pizza & beer, piazza de’ Nerli 1, aperto tutti i giorni in orario 19-24, venerdì-domenica anche 12.30-14.30. Tel. 055/2382946, sito