La pizza di Dry, il risotto di Pisacco e la birra di Baladin Milano: via Solferino cambia volto

dry vetrina milano

L'ultimo ad aprire è stato Baladin Milano, come vi abbiamo raccontato. Qualche mese fa è stata la volta di Pisacco, ristorante gourmet in abiti moderni. E poi, a seguire, del Dry, nome un po' bizzarro per la pizzeria (ma definirla così è troppo poco e troppo) che è parte della stessa squadra di Pisacco, capitanata dallo chef Andrea Berton. Insomma, via Solferino vive nuovi momenti di gloria, almeno dal punto di vista gastronomico. Danno una rispolverata alle vecchie glorie dei dintorni, celebrate negli anni '80 e ormai un po' stantie: dalla Briciola, tempio di calciatori e veline, al Rigolo, dove Mieli convinse Montanelli a tornare al vicino Corriere della Sera: dalla classicissima Rosa Nera, fino a Giallo (vicino all'Anteo), patria di carpacci e riso al salto e dei rampolli della Milano bene. Ora si volta pagina e si accoglie in una veste nuova una clientela giovane, branché quanto basta (e anche troppo). Di Pisacco e Baladin vi abbiamo parlato, ora vi raccontiamo Dry. 

Della luce fioca, ha già detto benissimo qui l'ottimo Valerio Visintin. E del resto, senza leggerlo, abbiamo accennato scherzosamente ai camerieri che per leggere il menu ci serviva un ITorch e i musi di risposta hanno chiarito che si tratta di dato sensibile e che forse il pezzo di Visintin non è passato inosservato.

Comunque sia Dry è diviso in due locali: uno d'ingresso, il migliore, più armonico e illuminato, con un cocktail bar; e uno più ampio, con molti tavoli e di forte impatto estetico: grandi tubi di ottone, lampade a sospensione, muri scrostati.

Subito all'inizio della zona pizzeria, c'è il "Living Forum": trattasi di spazio circolare con alcuni sgabelli che dovrebbero consentire la condivisione di cibo e chiacchiere tra clienti. 

Ci facciamo portare subito due focacce: una con i datterini affumicati (6 euro), l'altra rosmarino e cristalli di sale (6 euro): semplicemente strepitosa, morbida, saporita, lievitata alla perfezione

A seguire, prendiamo una pizza Margherita (7 euro): davvero notevole, con cornicione alto, impasto morbido e mozzarella di qualità. Altra pizza, questa volta nelle pizze dello chef (10 euro): Pancetta arrosto: fior di latte e pepe di Sarawak. Concludiamo in bellezza con un dolce, ottimo: gelato fior di latte e balsamela (4 euro). La balsamela, per chi non lo sapesse (come noi) è aceto balsamico fatto con il 100 per cento di succo di mela. La carta dei dolci, in realtà, prevede solo gelati, sorbetti e macedonia. 

I voti di Puntarella Rossa

Cucina: 8

Ambiente: 6,5

Servizio: 6

Bonus: la qualità del cibo, la veste moderna e gradevole che non la fa sembrare la solita pizzeria

Malus: la luce fioca, la mancanza di tovagliette e un certo nervosismo del personale. E qualche incongruità nei prezzi: che l'aggiunta di condimenti come olive taggiasche o capperi e origani costi ben 4 euro è piuttosto ridicolo

Dry Cocktails and Pizza, via Solferino 33. Tel 02 63793414. Aperto tutti i giorni. Pizza fino a mezzanotte, cocktail fino all'una.