Uno spettro si aggira per Monti. Lo spettro di Nathalie Naim. Basta pronunciare il suo nome tra i commercianti della zona, per provocare stizza e reazioni epidermiche. Gente che alza gli occhi al cielo, porte sbattute, occhi furenti che roteano. Da anni, la Naim, consigliere verde al I Municipio con stanza in piazza Madonna dei Monti, conduce agguerritissime battaglie a base di carta bollata, terrorizzando gli esercizi commerciali della zona (e non solo). Basta leggere il recente articolo che ha dedicato al rione Repubblica per capire la situazione. La consigliera si erge a paladina dei cittadini, a difensore dell'ordine e della quiete pubblica. Diffida, protesta, contesta. Fa chiudere locali, togliere licenze, blocca nuove iniziative. Fosse per lei, sarebbero già chiusi Casa Clementina, 2 Periodico, Full Monty, Black Market, la libreria di via degli Zingari, Aromaticus, Frozen Yogurt e numerosi altri esercizi commerciali. Negli ultimi mesi si contano esposti e altre iniziative di Naim su tavolini selvaggi, festa del Pd di Caracalla, cinema Belvedere, Summer Village, Roma Meets Friends, all'Ombra del Colosseo, gay street, Trastevere, camion bar. Alcune di queste battaglie sono sacrosante, l'arroganza di certi commercianti è indubbia e la trasteverizzazione di Monti è in effetti piuttosto inquietante. Ma il dubbio c'è: ok il sonno dei cittadini, ma non si starà esagerando? Viene in mente il buon Tacito: "Hanno fatto un deserto e l'hanno chiamato pace"…
Full Monti, in piazzetta, dove c'è il paradossale divieto di somministrazione. Il cartello recita: "Non possiamo somministrare, non chiedeteci di servirvi".
L'espediente trovato dal locale: vendere bottigliette mignon, chiuse
Il proprietario ne mostra una, con il tappo a vite