Rosti, 10 motivi per andare (e due no)

Al Pigneto puoi trovare davvero di tutto: dall’indiano che ti vende le birre a metà prezzo e intanto t’invoglia con fette di dolcissimi dolci, al take away greco, alle birre artigianali un po’ fighette, ai cocktail buoni che non costano milioni, alla porchetta de noantri. Ci sono i posti con qualche pretesa, quelli alla buona, quelli un po’ “robbosi”. E poi c’è Rosti. Quasi nascosto, come un cortile da scoprire in una via che non ti aspetti. Un posto tranquillo, piacevole, dove ti ci vedi proprio a passare anche la mattina per la colazione o magari il pomeriggio per una merenda amarcord. Un venerdì sera di questo settembre particolarmente caldo mi sono decisa a provarlo. Io, che ho un debole per le lucine, vorrei stare fuori, ma il cortile-dehors è sold out. La sala interna è altrettanto piacevole, con lunghi tavoli comuni di legno e solo un po’ di confusione in più. Sono tornata altre due volte dopo la prima, ispirata dall’atmosfera informale e dagli ottimi hamburger.


Insomma com’è Rosti? Vediamo…

Motivi per cui andare da Rosti è cosa buona & giusta

• Ovviamente gli hamburger.

La cottura è quella richiesta al momento dell’ordinazione, la carne morbida e succosa, le verdure (lattuga, pomodori, cipolle) fresche e il pane morbido ma abbastanza solido da reggere la struttura nonostante i succhi della carne.

Le bottiglie delle salse,

Posso metterne finalmente quante me ne pare e mi sembra di stare dentro al That 70s Show. La maionese è ottima e leggera, il ketchup ha un sapore un po’ diverso da quello che ci si aspetterebbe, ma funziona.

La cheesecake e il crème caramel.

La prima ha una base burrosa, la crema di formaggio leggera e un “topping” ai frutti di bosco che fa da giusta ciliegina sulla torta, con un lieve spigolo aspro che si sposa bene con gli altri elementi (il dolce della base e la classica acidità accennata della crema di formaggio).

Il crème caramel è un bon-bon cremoso e punteggiato di semi di vaniglia che rimette in pace col mondo.

La parte vegetariana del menu. Non solo hamburger, pastrami e carni alla griglia, ma anche vere alternative gustose piene di verdure fresche. Menzione speciale per l’ottima insalata aromatica con 20 erbe differenti (anche se forse 8 euro sono un po’ troppi?), il purè di patate e porri e la caponata di melanzane.

I fritti

Crocchette di ricotta

Melanzane e anelli di cipolla (ma perché non fate un piatto di soli anelli di cipolla?)

Rosti croccante e con un pizzico di pepe, pizzelle fritte… Devo continuare?

• E quindi le patatine fritte fresche

Tagliate a spicchi spessi, “cicciotte”, croccanti e dall’interno morbido e cedevole. E’ ora di usare la vostra arma: le bottiglie di salsa (ma sono ottime anche da sole)!

Le colazioni differenti (italiana, iberica, nordica e inglese) servite fino a sera, perché è il mio pasto preferito e a volte solo una colazione come si deve può cambiare il corso della giornata. Qui si può iniziare daccapo, anche a pomeriggio. Merito della cucina aperta tutto il giorno, un caso più unico che raro nella Capitale.

I tavoli comuni.

Quelli che tra voi si sentono un po’ misantropi e vorrebbero soltanto cenare in pace in un tavolino accanto al muro probabilmente li odieranno. Forse una sera vi capiterà accanto una famiglia con un bambino insopportabile (è pieno di famiglie, ma io la vedo come una cosa positiva); magari vi troverete a cenare di fianco ad una coppia di fidanzati sdolcinati che si scambiano nomignoli e tenerezze inappropriate. Magari potreste sedervi di fianco all’amore della vostra vita. Vale la pena provare, no?

I prezzi abbastanza umani che non mettono in crisi a fine mese se uno vuole concedersi di uscire a cena ogni tanto.

L’area giochi per i bambini, ossia il sollievo di tutti i commensali e la salvezza dei camerieri quando l’altrui irrequieta prole comincia a correre tra i tavoli.

Motivi per cui andare da Rosti potrebbe essere una delusione

• La disorganizzazione di certe sere convulse in cui la cucina e il forno non rispondono come dovrebbero. Mi è capitato la prima volta, quando un gruppo di amici accanto a me (in attesa della cena da prima che mi sedessi) ha iniziato a mangiare la pizza mentre io stavo già nella fase “dolce, caffè, ammazzacaffè, conto e passeggiata digestiva”. Ho fatto richieste che, per fretta oppure disattenzione dei camerieri (sempre occupatissimi e frenetici, va detto), sono cadute irrimediabilmente nel vuoto.

• Alcuni problemi con le porzioni. Una sera l’ “Omaggio a Katz’s” era un tramezzino triste con dentro due fette di pastrami di manzo (ottimo, per carità) e accompagnato da una sparuta cucchiaiata di quella che sembrava una giardiniera non molto entusiasmante: un po’ poco per 12 euro.

Un’altra sera mi è stata servita una fetta di cheesecake che era l’esatta metà delle volte precedenti (vedi foto confronto), come se fosse stata preparata in una teglia dal diametro inferiore (ma allo stesso prezzo).

Tolte queste ultime considerazioni negative (comunque in minoranza rispetto a quelle buone & giuste), Rosti è per ora una scommessa vinta. Un locale piacevole, arredato in maniera semplice, con cibo di qualità ben preparato e pietanze che vi s’infileranno nelle pieghe della memoria gastronomica e v’invoglieranno a tornare.
Tanto i difetti si possono sempre correggere, no?

I voti
Cucina 7
Ambiente 8
Servizio 6-

I prezzi
Cheeseburger 10 € Omaggio a Katz’s 12 € Rosti 5 € Insalata aromatica 8 € Patatine fritte 3.50 € Cheesecake 6 €

Qui l'articolo di presentazione di Rosti al Pigneto

Rosti, Via Bartolomeo D'Alviano 65, Roma. Tel 06-2752608 Sempre aperto