L’arma di Obama: confetti di Altamura

Mitt Romney – appena sconfitto ai punti nell’ennesimo duello televisivo – guarda verso la Puglia e trema. L’ala repubblicana della Cia lo ha avvertito: l’arma finale di Obama nella corsa alle presidenziali Usa, è nascosta in un laboratorio tra le stradine di Altamura, vicino Bari. Un cannone? No. Un dossier? No. E allora? Un confetto. Sì, esattamente. Un confetto. Anzi: il confetto-Obama. ┬áZucchero fuori e cioccolato dentro. E sullo zucchero, riprodotto fedelmente, il volto sereno e sorridente del presidente.

Il laboratorio in questione è quello ┬ádella pasticceria “Dolci manie”, e questa è la sua storia. Quattro anni fa Mike Rubino, un signore nato a Chicago ma da tanti anni residente in Puglia, creò il dolcetto. Lo mostrò in giro e in breve il confetto Obama divenne il simbolo della campagna elettorale del 2008, l’ “arma” con la quale l’associazione “Americans in Italy for Obama”, in collaborazione con “Apulians for Obama”, coinvolse nella campagna ┬ácirca 500mila americani, tra italiani tornati in patria dopo la pensione e americani in Italia per lavoro, con il diritto di voto.
Da qualche settimana – era inevitabile – il laboratorio pugliese si è rimesso al lavoro per il Presidente, riproducendo su richiesta di Washington un numero ancora più importante di “confetti-Obama” versione ┬á2012, vale a dire aggiornati e ┬áabbelliti da ┬áuna confezione ancora ┬ápiù accattivante della precedente.

Fondatrice e presidente dell’Associazione degli americani in Italia, una signora molto intraprendente di nome Nina Gardner, figlia di un ambasciatore statunitense che alla fine degli anni ’70 lavorò in Italia e di una donna veneziana. Nina, nel 2008 ha organizzato sia nel sud che nel nord Italia (i gondolieri per Obama) feste e manifestazioni per il futuro presidente. Il giorno prima del discorso di Obama a Berlino, a luglio di 4 anni fa, gli portò come portafortuna proprio i confetti a forma di cuore. “Che oltre a essere belli sono anche buonissimi”, ha assicurato, raccontando che proprio la sera del suo arrivo in Germania, stremata e digiuna, decise di assaggiarne uno, nonostante le dispiacesse. Scoprì allora che “ sono davvero fantastici ma adesso ÔÇôdice- non li mangerei perché penso che diventeranno dei veri pezzi da collezione”.

Anche quest’anno, come per la passata campagna elettorale, i confetti sono stati distribuiti in Italia, tra cittadini, politici e ambasciatori, dove la signora Gardner immagina possano essere anche utilizzati per matrimoni, battesimi e comunioni. E finito il tour italiano, Nina un bel po’ se li è portati negli Usa dove ne regalerà un po’ a Nanci Pelosi che “li adora” e un’altra parte andrà ai giovani italo-americani candidati al Congresso che, come ormai di consueto, li consegneranno porta a porta ai cittadini di origine italiana.

Chi pensa che il confetto di Obama sia un gadget imperdibile, può acquistarlo su Facebook, alla pagina “Obama confetto”. Il ricavato non andrà a Obama bensì ai terremotati dell’Emilia.