Fish Market, storia di un’assenza

Fish Market Trastevere, storia di un'assenza. Quello che non manca è una clientela giovane, tatuata e modaiola, un personale scattante, stressato ma disponibile. Presente anche una certa qualità delle materie prime (il fragolino alla griglia era innegabilmente fresco, così come il granchio e i calamari arrosto, anche se niente di eccezionale). Da notare poi una certa cura nell'arredamento: piastrelle bianche so East village, vintage romano stile Casa Clementina e basse volte bianche da osteria trasteverina. Purtroppo, ça va sans dire, quando si parla di un ristorante di pesce, cose come l'ambiente, le intenzioni o le sedie non bastano a farne un indirizzo raccomandabile. Così, inevitabilmente, quello che manca alla versione ridotta del locale di Pietralata finisce con il pesare di più. Mancano tutti i primi, l'insalata di polpo e i famigerati hamburger di pesce. Ripieghiamo su una porzione di calamari e patate, ma tempo dieci minuti ci vengono a dire che manca anche lei.
Un po' alle strette ordiniamo altri due antipasti e al bancone scegliamo un pesce alla griglia. Ecco là che, ci dicono, manca il posto sulla piastra del pesce. Noi di tempo e fame ne abbiamo a volontà, quindi torniamo a sederci.

In barba all'etichetta assalteremmo il cestino del pane, ma manca anche lui. Fortuna che tempo un quarto d'ora arrivano gli antipasti: insalata di mare e insalata di granchio. Nella prima manca un po' di sale, e soprattutto i noccioli delle olive (le olive snocciolate lasciamole ai peggiori autogrill, por favor).  Il granchio sarebbe ottimo, ma manca l'immancabile (e indispensabile) piattino in più su cui ammonticchiare i resti del carapace. E soprattutto manca uno schiacciachele.
Ci alziamo a chiedere entrambi, torniamo col primo ma senza il secondo Ora: avete già mangiato un'insalata di granchio – ovvero un granchio intero sezionato in sei – a mani nude? (No, con coltello e forchetta non ci fate molto)
Forse su una barca rovesciata a Cancale, o su uno scoglio a Polignano a mare. Ma quella e' un'altra storia. Qui fra morsi, schizzi e coriacei resti vi sentite subito dentro a Laguna Blu misto Cast Away, solo che se non siete soli, abbronzati e nudi su una spiaggia deserta ma in jeans e camicia in piena Trastevere avere lo stesso odore del barba di tonno Nostromo magari non e' lo scopo precipuo del vostro giovedì sera.
Mancano le salviettine profumate al limone, ma anche quelle le lasciamo volentieri alle aree di servizio (e alle compagnie di linea), così in questo caso non possiamo che ringraziare caldamente lo staff del Fish Market, mentre attraversiamo di nuovo la sala per andarci a lavare le mani.

Manca infine non tanto una cura nella presentazione dei piatti quanto soprattutto nella disposizione dei prodotti del banco frigo, dove pescioni pescetti e pesciolini si ammassano alla rinfusa contro un vetro appannato dai vapori delle friggitrici.
Un locale che serve crudo di pesce dovrebbe, se non risplendere, quantomeno mirare all'inappuntabile, non giocare sul folclore e l'effetto fine-giornata-suggestivo, tipo mercato della Vucciria, caratteristico quando si mangiano i fritti ma inquietante quando fanno 30 gradi e nel piatto hai un carpaccio di pesce con fragole e melone.
Anche perché, a conti fatti, questa osteria del pesce non è poi così' a buon mercato come si autoproclama. O si gioca all'osteria o si fanno i gourmet, insomma.
Peccato, perché l'idea in sé sarebbe vincente, e se ci si accontenta di un aperitivo é quasi impossibile restare delusi.
Vino bianco, freddo e schietto (traminer /ribolla /pecorino) + cartoccio di frittura per soli 5 euro, e li' si' che ti senti a Barcellona.
A un certo punto viene a mancare perfino la luce, ma quello non è grave, e dura solo un attimo.
Il tempo di sognare Polignano a Mare.

Prezzi due bicchieri di Traminer, un'insalata di granchio, un'insalata di mare, un fragolino arrosto 300 gr circa, un calamaro arrosto: 50 euro.

PS eco-logico: La vocazione del locale è, a detta degli organizzatori eco-friendly km zero. Pesce del litorale laziale, vini dei Castelli. Posate di legno e piatti di carta riciclata. Bene. E i vassoietti bisunti di cartone usa e getta? E i fogli A4 del menu (compilati-consegnati-cestinati)? Ma due piatti veri e due lavagnette? ¿Por qué no?

10 Commenti

  1. Bene dopo le polemiche di qualche gg fa',  ce stato un peggioramento, la ristorar azione anche quella da osteria, non e per fighetti, con taglio da Marines, bici a scatto fissi, occhiali da sole anni 80' , panta khakis stretto cortissimo, ifighettifanta cultura del cibo sano?  Ama giare le telline tunisine a fregene.
    insomma la prossima volta che un mio amico scozzese di nome Gordon passa per Roma, lo portero' a fare un giro da FISh market, magari' sara' entrato a regime..
     
    Saluti alle p. Rossa.

  2. Leggo da un po le recensioni del vostro sito e,devo dire,mi sono sembrate sempre piuttosto oggettive,ma in questo caso è eclatante ,per niente professionale e non all’altezza di un sito serio di recensioni,quest attacco contro il fish market,forse scaturito da una risposta del proprietario???mi chiedo,visto che questo è il quarto articolo che scrivete e qli altri sono stati sempre di elogio,..ci sono stata piu e piu volte ,anche a trastevere,non si puo certo criticarlo per i prezzi,anche perche ogni volta che ci sono andata,era sempre pieno(anche troppo),sono diventati tutti matti?compresa me mi chiedo.

  3. sono rimasta un po sbalordita da tutto questo accanimento…sono stata a tutti e 2 i fish market e non trovo assolutamente giuste queste critiche anche un po eccessive..conosco vagamente i proprietari so solo che hanno meno di 30 anni, ragazzi in gamba e con voglia di fare. penso solo che se vai in un super ristorante di pesce con vino annesso spendi sicuro più di 100 euro a persona ma cosa volete di più?? ogni volta che vado c'è gente che fa la fila e aspetta, se era un ristorante di merda state sicuri che era vuoto….e invece fa sempre i botti.

  4. CommentAnche io mi affido da tempo alle vostre recensioni, e mi sono sempre trovato benissimo, ma anche io, su Fish market stavolta dissento. Il posto da' quello che promette, scomodità e ambiente caciarone come le osterie con cucina degli anni 50, cibo buono non eccelso a prezzi indubbiamente modici, si riesce a stare tranquillamente sotto i 30 euro anche con i crudi,  insomma dal loro modo di presentarsi questo mi aspettavo e questo ho trovato. Se si ha voglia di una cena di pesce con tutti i crismi e vasta scelta di primi e portate, si va al classico ristorante di pesce mettendo nel portafogli almeno 50 euro se bastano, Fish market e' per sfamarsi senza pretese di nessun tipo, altrimenti non e' l indirizzo giusto, ma la cosa mi pare dichiarata…..in effetti il pesce con le fragole, che pure mi e' piaciuto, stona con la proposta generale, ma non giustifica a mio avviso una stroncatura.

  5. dissento in tutto!!!! presenti tutti i piatti citati da voi come non presenti ed anche " le salviettine al limone" semmai la pecca sta nella maleducazione e spocchia delle cameriere!!!

  6. Nella recensione rivedo l'esperienza del Fish Market di Pietralata. Un bel locale strapieno, ma la cucina non sanno cosa sia. I fritti sono l'unica cosa che valga la pena mangiare, il resto è cotto male e servito peggio.
    Ancora sono traumatizzato dal pesce alla griglia stracotto da un lato e crudo dall'altro che per staccarlo dal cartone del vassoio ci voleva il bisturi… per non parlare del conto e del fatto che non accettano carte di credito in quanto sono "associazione culturale"…

  7. NON MANGIAMO COMUNICAZIONE, IN TUTTE LE SUE FORME, PR. STAMPA, RADIO TV, EVENTI. MARKETING, IMMAGINE.
    NON SONO AVVOCATO DI NESSUNO, SONO INCAZZATO CON RISTORANTI E CRITICI QUANDO NON SE NE PUO' FARE A MENO, NON HO PREGIUDIZI SU NIENTE E NESSUNO.
    DALLE CRITICHE QUI SOPRA, LEGGO CHE FISH MARKET E' UN KOOLPLACE, PER TUTTO TRANNE CHE PER IL CIBO. KOOL PER IL PREZZO, PER LA GENTE, PER LA LOCATION,KOOL PER SFAMARSI A POCHI EURO. BENISSIMO TUTTO. 
    QUESTI POCHI COMMENTI, DANNO RAGIONE ALLA MIA TESI, LOCALI FIGHETTI DOVE IL CIBO NON E' AL CENTRO, FISH MARKET FUNZIONA PERCHE' FA' FIGO. BENISSIMO BASTA SAPERLO, PERO' NON DIVENTI PALADINO DEL CIBO DI QUALITA' A PREZZI FINTO BASSI. PER IL PESCE DI QUALITA', PESCATO A PONZA VENTOTENE, ANZIO, UN PESCHERECCIO CHE ESCE IN MARE SPENDE3000 EURO DI GASOLO, 10 ORE IN MARE, COSTI DEL PERSONALE, CHIARO CHE IL SUO PESCATO COSTER' TREVOLTE IN PIU' IL PREZZO DI QUELLO CHE VIENE DA ASIA O NOTH AFRIKA, CONGELATO, TRATTATO CON AMONIACA PER CONSERVARLO.
    QUINDI SE VOLETE FARE PRESENZA FISHMARKET TUTTA LA VITA, SE VOLETE GUSTARE PESCE NOSTRANO, CUCINATO A MESTIERE, I RISTORANTI A ROMA SONO POCHISSIMI E COSTICHIANO.
    L'ACCANIMENTO DI PUNTARELLA, CHE NON E' DIO SULLA TERRA, MAGARI HA SNAZZICATO UN PO TROPPO,  E' UMANA ANCHE LEI. CON QUESTO NON LA STA DIFENDENDO,  MOLTE VOLTE NON MI TROVO DACCORDO CON LE SUE RECENSIONI. CI VOLEVA UN CRITICO INIDEPENDENTE E IRRIVERENTE. DAI PUNTARELLA SPACCALI TUTTI.

  8. pesce del litorale laziale??è una battuta? sapete quanto costa una spigola non allevata del litorale laziale?? ma non scherziamo.. il pesce forse non è surgelato ma è tutto allevato.. .. il vero fish market è quello ad esempio del sor duilio a tiburtina .Quello si può chiamare fish market, trattoria dentro ad una pescheria.  E se volete mangiare pesce a buon mercato cucinato ad arte in ambiante pulito provate eataly. Crudo di pesce, ricciola con patate e insalata (semplicemente perfetta) due bicchieri di vino , acqua e pane  a 41 euro. Tutto pesce freschissimo (hanno un banco frigo che è semplicemente una delizia) condito con olio che vendono a 11 euro a litro. Poi se volete farvi vedere andate pure a fish market magari però fatevi almeno fare una ricevuta fiscale !!! 

  9. Ma lo sa zelda che i proprietari di Casa Clementina e Fish Market sono gli stessi facciamo della disinformazione un modello di riferimento.

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