L’Asino d’oro a spasso per Monti

(update: provate il tiramisu alle aringhe: semplicemente straordinario…)

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Dice Alessandro Piperno, a proposito delle Correzioni di Franzen, che i romanzi non bisognerebbe recensirli subito, ma a distanza di dieci anni dall'uscita. Solo così si apprezza quel che c'è di buono davvero e si superano certi scetticismi iniziali. Per i ristoranti, certo, non si può aspettare dieci anni, ma qualche settimana o mese sì. Se l'avessimo fatto con l'Asino d'oro, forse, avremmo temperato certi entusiasmi che sono spuntati sulla recensione di Piatti al Vinile. Anche se il giudizio rimane ampiamente positivo e l'Asino si conferma uno dei migliori ristoranti romani, con prezzi decisamente onesti.
Come anticipato a suo tempo da Puntarella Rossa, dal 14 febbraio l'Asino d'oro ha traslocato, lasciando la periferia punitiva di Conca d'Oro e approdando nella bohème artigiana e ricca di Monti. Una buona notizia per lo splendido quartiere della Suburra, che conta poche realtà gastronomiche di livello: una manciata di ristoranti ed enoteche più che accettabili (Taverna dei Fori imperiali, la Barrique, Valentino, la Suburra da Silvio, Puglia Monti), qualche buon ristorante straniero (Hasekura, Doozo, Guru)  e molti postacci turistici e peggio. Con l'Asino d'Oro finalmente arriva una proposta di cucina di qualità, a prezzi per di più contenuti. La location, come dicono gli asini, è perfetta: a metà di via del Boschetto, là dove si erano insediati senza fortuna prima Colors, poi Gens. Un bancone con un paio di tavolini, una saletta non particolarmente allegra con il suo giallo alle pareti e una fila di tavoli sul dehor, preziosa risorsa per il clima dolce romano. L'Asino d'Oro è condotto con mano ferma dallo chef Lucio Sforza, uomo dalla barba pensosa e dalle inquietanti Crocs (ma ora non le mette più), che vaga spesso per la sala, rispondendo a dubbi e domande sui suoi piatti.

LA CUCINA Piatti orvietani, giacché il primo Asino d'oro era allocato in Umbria, dal '98, prima di trasferirsi un paio d'anni fa a Conca d'Oro. Assolutamente di rilievo gli antipasti, tra i quali un'ottima spuma di aringhe, oltre all'amusebouche (cambia spesso, noi abbiamo assaggiato una tartina con purè di fave). Attenzione al "baffo", che poi sarebbe guanciale fritto: buono ma pesantissimo.Tra i primi abbiamo assaggiato lombrichelli con rancetto (una sorta di amatriciana con guanciale e ricotta, 9 euro) e zuppa di fagioli e castagne (8 euro).
Ma potrebbe essere che non li troviate, perché il menu cambia ogni settimana. Qualche dubbio in più sui secondi, che propongono talora abbinate non sempre riuscite (carne e cioccolato per il cinghiale al dolce forte) e talora deludono (è il caso della guanciola, troppo nervosa e poco saporita). Tra gli altri, lo stinco di maiale al forno con cannella (14 euro), l'agnello con i carciofi (15) e il peposo di manzo (13). Buona la spuma di ricotta finale (5 euro). Da segnalare un "pranzetto" a 12 euro (esempio: zuppa di fagioli e castagne; lasagna di pane con cicoria saltata e ricotta; agnello con carciofi; acqua e un calice di vino).

Bonus: il pranzetto a menu fisso da 12 euro. In generale il buon rapporto qualità prezzo (primi a 10-12 euro, secondi a 13-15 euro). Nel tardo pomeriggio è prevista la merenda/aperitivo. C'è anche un dehor, che dà su via del Boschetto. In sottofondo, jazz, omaggio di Lucio alla compagna Ada Montellanico. Sulla carta anche birre artigianali.
Malus: il servizio talvolta è legnoso, il design non particolarmente allegro: il giallino è un po' da mensa e il condizionatore a vista si poteva evitare.

I voti

Cucina: 7
Ambiente: 6+ (7 il dehor)
Servizio: 6+
Prezzi: medi

Via del Boschetto 73, Roma, tel. 06/48913832, cel. 327/3688456. Chiuso domenica e lunedì. Aperto a pranzo

 

English review
Located in one of the most beautiful neighbourhoods in Rome, Monti, l'Asino d'Oro is a small, quiet restaurant serving creative Umbrian cuisine. Here you will not find the ubiquitous amatriciana and carbonara, the bearded chef Lucio Sforza prepares original dishes like kipper mousse and bean and chestnut soup. Excellent price to quality ratio. Fixed lunch menu for 12 euro.