Guida Michelin 2015, Cracco non perde una stella. E invece la prendono Martini (Stazione di Posta) e Usai (Tino)

Guida Michelin 2015 Ci siamo cascati anche noi, insieme a molti altri. Le prime notizie davano la perdita di una stella per Carlo Cracco. Per il gaudio di tutti i rosiconi d'Italia, invidiosi del suo successo e dei suoi soldi, e per la gioia di tutti quelli non hanno apprezzato le sue patatine gourmet. E invece, appunto, era solo una voce messa in giro ad arte da qualcuno. Prontamente rettifichiamo: Carlo Cracco è vivo e vegeto e la patatina gourmet non gli ha provocato danni. La sessantesima edizione della Guida Michelin, presentata oggi a Milano (esce domani in libreria), ha confermato tutti gli 8 tre stelle del 2014, ma ci sono molte novità nelle "retrovie". A partire dalle stelle romane, per Marco Martini (Stazione di Posta) e per Lele Usai (Tino, di Ostia). 

Sono 27 i nuovi ristoranti a ricevere una stella, specie in Toscana e Campania. Si aggiungono due nuovi ristoranti a due stelle: `Il Piccolo Principe´ di Viareggio (Lucca) guidato dallo chef Giuseppe Mancino, e la `Taverna Estia´ di Francesco e Armando Sposito a Brusciano (Napoli). 

Quanto a Roma, si segnala un declassamento per Agata e Romeo, ristorante di qualità ma un po' polveroso, all'Esquilino. Ma sopratutto l'irresistibile ascesa di Marco Martini, chef dell'ottimo Stazione di Posta (che qui avevamo raccontato, decisamente affascinati anche dalla sua Nascita della carbonara, in foto). E di Lele Usai, del Tino di Ostia

Una nuova stella va anche al ristorante Del Cambio di Torino, Matteo Baronetto, IYO Sushi Fusion Experience di Milano, Haruo Ichikawa, Berton di Milano, Andrea Berton, Sarri di Borgo Prino (Im), Andrea Sarri, Lido 84 di Gargnano (Bs), Riccardo Camanini, La Torre all’interno di Castello del Nero di Tavarnelle (Fi), Giovanni Luca Di Pirro, Mammà di Capri (Na), Salvatore La Ragione, President di Pompei (Na), Paolo Gramaglia, Winter Garden by Caino presso il St. Regis di Firenze, Michele Griglio, Il Flauto di Pan di Ravello (Sa), Luigi Tramontano

Con i suoi 332 ristoranti stellati, l'Italia si conferma infatti secondo Paese al mondo per quantità di riconoscimenti Michelin, mentre nella classifica di donne stellate in cucina l'Italia è al primo posto (47 stellate su 110 nel mondo).

 

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