A EurHop 2024 abbiamo assaggiato un po’ di birre: ecco le 5 che ci sono piaciute di più

EurHop 2024. Ogni appassionato di luppolo sa che durante il mese di ottobre avrà un appuntamento immancabile sul proprio calendario: stiamo parlando di EurHop, il gran galà della birra artigianle, organizzato presso il Salone delle Fontane a Roma, il 18, 19 e 20 ottobre. In questo 2024 l’evento ha raggiunto la sua decima edizione ed è tornato a riempire il cuore ed i boccali dei malto-amatori di tutta Italia, con tante novità ma mantenendo il suo spirito divertente e conviviale.

I due banconi da 45 metri allestiti per l’evento, gli hanno permesso di confermare il titolo di “pub più lungo d’Europa” e sono stati inondati da un altrettanto sorprendente numero di birre disponibili all’assaggio. Stiamo parlando di oltre 800 birre differenti, spillate da 85 produttori brassicoli, provenienti da tutta la penisola e non solo: l’Eurhop infatti ospita mastri birrai da tutto il mondo e rispetta a pieno il nome di Salone Internazionale della Birra Artigianale. L’arduo compito di selezionare i birrifici invitati a EurHop 2024 è stato affidato, come di consueto, allo storico pub romano Ma Che Siete Venuti a Fa’, che dal 2001 è attivo non solo nelle spillature, ma anche nella divulgazione e promozione del settore. Stili “dimenticati” che ritornano in auge, birre che confermano la loro grande fama, scelte gluten free e alcol free e interessanti innovazioni, sono solo alcuni degli aspetti che ci hanno incuriosito durante questa edizione che, come ogni anno, si è confermata sempre divertente e ricca di sorprese. Consigliarvi le migliori birre presenti all’EurHop 2024 sarebbe pressoché impossibile, considerata la quantità di spine disponibili durante l’evento, e l’enorme varietà nelle tipologie e negli stili. Per questo abbiamo deciso proporvi la lista dei nostri 5 assaggi che ci hanno più colpito durante le serate, che non necessariamente saranno “i migliori”, ma che sicuramente ci hanno saputo stupire e conquistare.

Ecco a voi la lista delle 5 birre più interessanti  tra quelle assaggiate durante EurHop 2024.

 

EurHop 2024: le birre più interessanti 

Wild Raccoon – Dolci on Fire Crostata all’Albicocca

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Il birrificio Wild Racoon nasce nella città di Udine dall’idea di Filippo Lozinski, biotecnologo molecolare e homebrewer, con l’obiettivo di proporre sul mercato brassicolo qualcosa di innovativo, in grado di rompere gli schemi. La birra che abbiamo selezionato, la Dolci on Fire Crostata all’Albicocca, ci riesce a pieno, lasciandoci veramente sorpresi. Stiamo parlando di una Pastry Sour che accompagna la sua piacevole acidità, con note che ricordano il dolce tradizionale a cui si ispira: profumo, gusto e colore (arancio opaco) ci ricordano in tutto e per tutto l’albicocca, ma durante l’assaggio arriva la pasta frolla a completare il sorso, con un avvolgente aroma di burro. Un’esperienza decisamente inaspettata.

Dolci On Fire Crostata all’Albicocca. Pastry Sour, alc. 5,5% vol.
Wild Raccoon. Via Decani di Cussignacco 11, Udine. Tel. 334 281 7423. Sito. Facebook. Instagram.

Brasseria della Fonte – Triple Vanilla Bean Wondernight

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Questo microbirrificio di Pienza si conferma essere una solida certezza per tutti gli amanti delle birre scure e non solo. La birra che abbiamo assaggiato è una variazione della loro storica Wondernight, una Imperial Stout creata nel 2020, dopo 4 anni di lavoro e ricerca da parte del mastro birraio Samuele Cesaroni. Qui le caratteristiche alla base rimangono le medesime, raggiungendo lo stesso altissimo livello dell’originale, ma con alcune differenze. Questa Imperial Stout brassata con sciroppo d’acero, viene lasciata maturare per 21 mesi in botti di burbon per poi essere affinata con 3 varietà di vaniglia provenienti da Papua, Uganda e Madagascar. Il risultato è una birra nera, densa e corposa, dal caldo gusto alcolico dove le note dolci di vaniglia, cioccolato fondente e caffè esplodono nel palato in un sorso complesso e meditativo.

Triple Vanilla Bean Wondernight. Barrel Aged Imperial Stout, alc. 12,7% vol.
Brasseria della Fonte. Podere Fonte Bertusi di Sopra 73, Pienza (SI). Tel. 0578 749142. Sito. Facebook. Instagram.

Opperbacco – Nature Viva 2023 Sauvignon Blanc

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Nato nel 2009 “dalla volontà e dalla caparbietà del mastro birraio Luigi Recchiuti”, questo microbirrificio abruzzese, negli anni si è affermato come uno dei più apprezzati in Italia tra gli appassionati, riuscendo ad aggiudicarsi anche premi importanti del settore, come il premio Birra dell’Anno 2024 in due differenti categorie. La Nature Viva 2023 Sauvignon Blanc, presentata in anteprima durante questa edizione dell’EurHop, è una Sour IGA (Italian Grape Ale) e fa parte delle “Nature”, prodotte dall’azienda. Queste birre nascono da cereali tipici della zona di produzione e tramite lieviti selezionati dalle bucce di uve Montepulciano d’ Abruzzo, per poi fermentare in botte. In questo caso, si è utilizzato un pied de cuve a base di uve di Sauviognon Blanc. Al bicchiere, questa bionda ricorda i vini naturali, con una acidità piacevole e non invasiva, una delicata frizzantezza e un profilo aromatico che rimanda al mosto d’uva, agli agrumi e alla crosta di pane. La bocca resta “pulita” e ogni sorso ne richiama un altro.

Nature Viva 2023 Sauvignon Blanc. Sour IGA, alc. 7,5% vol.
Opperbacco.
Via Casarino 19, Notaresco (TE). Tel. 085 7994332. Sito. Facebook. Instagram.

CR/AK Brewery – Mansueto Riserva Caroni Rum 2019

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Questa azienda brassicola della provincia di Padova, porta nel nome la sua filosofia di rottura, di sperimentazione e di creatività (Creative Revolution / Alterntive Knowledge). La loro Barley Wine Mansueto, premiata nel 2024 come Birra dell’Anno nella sua categoria, ne è un perfetto esempio: un blend di diverse Barley Wine lasciate invecchiare per minimo due anni in botti pregiate e attentamente selezionate, così da ottenere una birra complessa, profumata e avvolgente. Quando alcune di queste botti danno un risultato particolarmente eccellente, creando un legame unico con la birra, il birrificio ne fa una riserva da imbottigliare in “mono-origine”, invece che in blend. È questo il caso della Riserva Caroni 2019: invecchia per 3 anni in barrique di Rum Caroni e poi viene fatta affinare per ulteriori 24 mesi in bottiglia, per arrotondarne il gusto. Le note principali di rum, frutti rossi e caffè, vengono avvolti dal calore alcolico della beva, per poi lasciare spazio al caramello, all’uvetta e alla frutta matura. Un bicchiere unico che non possiamo non consigliare a ogni appassionato.

Mansueto Riserva Caroni Rum 2019. Barrel Aged Barley Wine, alc. 13,0% vol.
CR/AK. Via Pontarola 9, Campodarsego (PD). Tel. 049 742 3095. Sito. Facebook. Instagram.

Cantina Errante – Kveik Ginepro

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Questa birra nasce dalla collaborazione dell’azienda brassicola toscana con il microbirrificio Eik&Tid di Oslo. Tutto parte da una scaglia dello Kveik (lievito selvaggio) di Eik&Tid, allevato in perpetua, il sistema di fermentazione e rigenerazione della microflora spontanea, ispirato ai vini pre-british di Marsala e adottato da Cantina Errante. La fermentazione spontanea viene arricchita con una macerazione di bacche di ginepro fresche del territorio e luppoli suranee, tipici delle Lambic. Dopo la spillatura, la birra risulta chiara nello stile delle Ka prodotte dall’azienda. I profumi del luppolo invecchiato e del ginepro si concentrano ancora di più nel gusto, unendosi a delicati sentori di resina e ad una gradevole acidità, con un fondo lievemente amaro. Un bicchiere fresco, rustico e piacevolmente aromatico che non stanca mai, sorso dopo sorso.

Kveik Ginepro. Perpetua con ginepro, alc. 7,0% vol.
Cantina Errante. Loc. Barberino, Via Giacomo Puccini 13, Barberino Tavarnelle (FI). Tel. 055 518 0040. Sito. Instagram.

 

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