Cos’è il maracuoccio, il legume cilentano sconosciuto visto a Masterchef 13 (ma in farina)

Cos’è il maracuoccio, il legume cilentano sconosciuto, e presidio Slow Food, visto a Masterchef 13

 

La puntata di Masterchef 13 del 15 febbraio inizia con una Mistery Box all’insegna degli ingredienti internazionali, tutti tranne uno. I concorrenti, prima di cucinare, hanno dovuto indovinare la provenienza di questi prodotti, e quello che li ha messi più in difficoltà è stata la farina di maracuoccio, che quasi nessuno ha riconosciuto come ingrediente campano (con grande disappunto dello chef Cannavacciuolo).

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Le origini 

Il maracuoccio, infatti, è un antico legume cilentano che è stato riscoperto (il maracuoccio di Lentiscosa dal 2016 è presidio Slow Food, nella frazione del comune di Camerota, nella parte sud del Parco Nazionale del Cilento). All’aspetto simile a un pisello, ha forma squadrata, il suo colore può variare, dal marrone al rossastro, e di solito ha un sapore abbastanza amarognolo.

Un legume di origine antiche, dicevamo, come riportato anche nel sito della Fondazione Slow Food e come si evince dall’etimologia del nome: la radice “mar” di origine semitica, a indicare qualcosa di amaro, e la parola cuoccio, dal latino, che indica il baccello.

La sua produzione attuale, grazie ad alcune famiglie di Lentiscosa, segue la tradizione. Si prepara il terreno a ottobre-novembre, la semina invece c’è da gennaio a marzo, infine il raccolto c’è alla fine di giugno. È in questo momento che i baccelli raggiungono la completa essiccazione e sono pronti per essere battuti.

Gli utilizzi 

maracuoccio (farina)

A Masterchef 13 lo abbiamo visto sotto forma di farina. E questo è sicuramente uno degli utilizzi più diffusi, con cui poi si prepara la maracucciata, polenta ottenuta con un mix di farina, metà da maracuoccio, metà da grano.

 

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